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Gli Stati Uniti hanno ancora la capacità di stupire il mondo

 

 La straordinaria vittoria di Obama entrerà di diritto in ogni manuale di Storia che si rispetti. Un “giovane” afroamericano alla presidenza è sicuramente cosa degna di nota e su cui meditare, il mondo cerca una svolta un cambiamento in maniera forte e decisa.

Ma la cosa  sorprendente non è stata soltanto la vittoria di Obama, su cui si era quasi certi da tempo, ma anche la straordinaria reazione del suo avversario McCain che si è congratulato con sentite e profonde parole con il neoletto presidente. McCain ha chiesto ai suoi rispetto per Obama e  ha immediatamente riconosciuto con onore “il suo nuovo presidente”.

Mi chiedo, quando mai un politico Italiano avrà un tale rispetto dell’avversario? E proprio il rispetto dell’avversario mostrato da McCain è una lezione di stile e di buona politica rivolta al mondo intero.

Complimenti ad Obama, al presidente Obama, complimenti al gentiluomo McCain. Passa in secondo piano la piagnucolante reazione della vice scelta da McCain; questo è stato sicuramente uno dei suoi errori che lo hanno portato a scusarsi con i gli elettori per la sconfitta.

Gli Stati Uniti riescono ancora a stupire il mondo e a dare una lezione di democrazia senza eguali. Facciano ammenda gli arroganti politici nostrani. 

Commenti all'articolo

  • Di DD (---.---.---.140) 6 novembre 2008 11:13

    E’ veramente inspiegabile questo entusiasmo per la vittoria di Obama, dopo che la Storia ha dimostrato come i Presidenti Americani (chi più chi meno) siano delle marionette in mano ad altri poteri (quali sono questi poteri? Questa dovrebbe essere la domanda primaria per ognuno di noi dovrebbe porsi).
    Penso non ci sia niente di peggio e di ipocrita dei complimenti che McCain ha fatto a Obama. Prima gli dava del comuniosta estremo (e questa, storicamente parlando, non è un’offesa qualunque) e poi gli fa i complimenti. Questi non sono ovvi giochi politici della campagna elettorale. Sono trucchi psicologici per far dire alla gente: "MCain è uscito a testa alta", "In America si che c’è democrazia" e altre troiate del genere.
    Vedremo il tempo cosa ci dirà. Si da il fatto che quello che Voi scambiate per elevato senso civico politico, non è altro che la miglior metafora dell’ipocrisia che governa il mondo. Forse si, dovrei brevettare questa idea che in questo periodo mi frulla per la testa.
    Nei nostri tempi la guerra non è più fatta tra etnie, paesi e altri criteri, bensi’ tra mentalità.
    Anche Cordoleeza Rice era nera ma ha fatto delle porcherie con Bush.
    Vogliono chiudere Guantanamo? Chi paga questi errori? E gli esempi potrebbero moltiplicarsi in un battibaleno, ma mi fermo.
    Vedremo la crisi, come la risolverà. Con il potere che hanno oggi certi gruppi e certi personaggi, Osama sarà solo un leggero prurito....
    Chissà che,dimostrate nel tempo, queste visioni, per le prossime elezioni non ci sia lo stesso nauseante entusiasmo.
    Cosa volete che sia un nero al potere ormai? E’ da anni che i Generali neri Americani fanno porcherie in giro per il mondo. Non nego che simbolicamente un nero in un posto cosi’ alto nella scala sociale non sia nulla, ma si è illusi se si pensa che qualcosa cambierà.
    I comunisti europei sono proprio ingenui.....

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