• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Giustizia: Lecce nel caos, serve un altro tribunale

Giustizia: Lecce nel caos, serve un altro tribunale

Raccolte migliaia di firme per la proposta di istituzione del "Tribunale del Basso Salento" in seguito ai malumori della cosiddetta riforma della "geografia giudiziaria" voluta dal governo Monti in tempi di spending review. La petizione andrà avanti fino a metà agosto. Il comitato promotore: "Iniziativa storica".

Andrà avanti fino alla metà di agosto la raccolta firme per l'istituzione del "Tribunale del Basso Salento", iniziativa popolare avviata in seguito alle conseguenze della cosiddetta riforma della "geografia giudiziaria", avviata con il Governo Monti e portata a compimento dall'attuale esecutivo guidato da Matteo Renzi.

Ispiratrici della riforma in tempi di spending review erano state le ex ministre Paola Severino e Anna Maria Cancellieri, le quali hanno provveduto ad un taglio radicale di gran parte delle sedi distaccate dei tribunali, concentrando così il carico giudiziario sulle sedi centrali. Particolarmente colpito in negativo da una riforma basata su una mera visione geografica senza approfondimento delle problematicità dei singoli territori è stato il Tribunale di Lecce, il quale si è visto aggravare il carico di lavoro in una situazione già caotica.

La provincia di Lecce è un territorio molto esteso che conta quasi 500 mila abitanti. Se oltre al numero elevato della popolazione si considera l'inadeguatezza della rete di trasporto pubblico (quasi inesistente) e l'insufficiente rete stradale che costringe comunque l'utenza a spostamenti in macchina verso il capoluogo con costi significativi (i comuni più a sud della provincia distano dalla città di Lecce oltre 80km), l'utilità che potrebbe assumere l'istituzione di un nuovo tribunale che comprenda il circondario dei comuni più a sud della provincia è sotto agli occhi di tutti.

La mobilitazione per raccogliere le firme da presentare a Roma al tavolo del Governo è partita da Casarano, città nel cuore della provincia di Lecce e già sede di tribunale prima della riforma. Le strutture per ospitare l'eventuale nuovo tribunale, quindi, ci sono ma bisogna fare i conti con la volontà politica del Governo. Per questo i promotori della petizione auspicano un'ampia partecipazione della cittadinanza.

Secondo il cancelliere del tribunale di Casarano e membro del comitato che si è attivato per la petizione, Vincenzo Marinosci, ad oggi sono state già raccolte migliaia di firme in tutto il basso Salento di cui un migliaio nel solo tribunale di Casarano.

"Si possono raccogliere ancora altre migliaia di firme - prosegue Marinosci - sino alla metà di agosto. Occorre che i cittadini riscoprano un minimo di senso civico e di orgoglio firmando la petizione presso ogni Comune, Pro Loco ed ogni esercizio pubblico del basso Salento".
I promotori della petizione si appellano anche alla stampa affinché "non continui ad ignorare un'iniziativa storica
".

L'iniziativa salentina non è l'unica di questo tipo in Italia avviata in seguito ai malumori suscitati dalla riforma ma è senza dubbio un segnale di come l'assetto della giustizia in Italia è ancora lontano dal trovare una situazione di efficienza e di come, nel caso specifico, ci sia scarsa attenzione per il meridione. L'auspicio è che la politica intervenga al più presto per evitare che l'ingolfamento della macchina giudiziaria non si ripercuota in modo irreparabile sugli operatori del diritto e sui cittadini, già vittime di un sistema lento e non sempre soddisfacente.
 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità