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Giubileo: Papa Francesco apostolo di speranza tra noi

Il Papa atterra a Bangui, nella repubblica Centrafricana per aprire il Giubileo. Papa Francesco non ha cambiato la scaletta del suo programma di viaggio , arrivando in una realtà sconquassata da tre anni di guerra civile tra fazioni musulmane e cristiane.

Un territorio ricco la Repubblica Centrafricana, che racchiude nelle sue viscere uranio, giacimenti d'oro, e persino legno, avara sul suolo con i suoi figli poveri, dal volto sofferente, che per colpa di pochi, mantiene ai margini popoli privati di ogni dignità. Il Papa arriva tra loro come "Apostolo di fede e di speranza", una speranza sempre più fioca per via di guerre che insanguinano il mondo, in preda all'odio ed alla violenza.

Francesco in questi tre giorni non si è risparmiato e parlando davanti ad una folla immensa a Nairobi, ha denunciato quanto sia letale la corruzione, dolce come lo zucchero, corrosiva come l'acido che uccide ogni forma di sentimento, desertifica l'anima insinuandosi in ogni forma di vita attaccando roccaforti di fede come il Vaticano, divenuto il simbolo di un sottobosco di affari e speculazioni che rischia di cancellare la cristianità.

La pioggia il fango, non hanno fermato giovani, vecchi, bambini dall'accorrere festanti verso il Pastore, l'unico che ha visitato le bidoville, ha toccato con mano la miseria, per farsi carico dei mali del mondo che stanno producendo indifferenza ed incapacità nell'ascoltare il grido di aiuto dei propri fratelli. Francesco ritorna sempre su quanto la vita sia importante rispetto al vile potere del denaro, e di come le famiglie andrebbero supportate, aiutate per avere accesso ai servizi,come l'acqua bene di tutti, utilizzata invece da multinazionali come fonte di sfruttamento e di profitti. Ogni uomo ha diritto ad una casa, alla terra, al lavoro, condizioni facili da attuare se solo si avesse a cuore di abbattere i muri della disuguaglianza, ridando fiato all'Amore che dovrebbe da solo bastare a fare del mondo un regno di pace e di armonia.

Pace, una parola piccola che racchiude in se un grande significato, ma che continua ad essere usata nei discorsi pomposi ed aulici del "faremo", alla stregua di un segno di punteggiatura, che rimane lettera morta per tutto quello che sta succedendo.

Papa Francesco è Storia; rappresenta la Storia di un' umanità ferita, oltraggiata dimenticata, ma che grazie al cammino instancabile di questo profeta, viene sollevata dalla polvere e dal fango. Gli uomini in carne ed ossa hanno il sangue che scorre sotto la pelle, un cuore che batte e nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di considerarla merce, di finalizzare il corso dell'esistenza ad affari solo per sentirsi forte di un potere terreno vacuo, inutile, effimero.

Il vero potere è la pace dei cuori e questa pace viene soltanto dalla bellezza dell'universo, regalatoci dal Creatore che nessuno può o deve sognarsi di distruggere. Finché il Papa sarà tra noi a guidare i nostri passi, ad essere il nostro faro, noi avanzeremo in nome di quell'Amore tenendoci per mano ed essere i nuovi semi della Speranza. Il Papa sa cosa sia la miseria ed andando nei luoghi di sofferenza è come se dissetasse chi ha bisogno di acqua pura. 

 

Foto: Wikimedia

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