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Giovanni Ilarda: Controsensi, morale ed etica politica

Diceva Binnu Provenzano che se l’antimafia non la puoi combattere allora falla, ed è così con la semplice frase di un contadino che voglio raccontarvi l’ultimo episodio di malapolitica della nostra regione. Nella giunta “Lombardo”, non lombarda attenzione, per favorire la legalità e la trasparenza sono stati inseriti due magistrati. Di uno dei due oggi voglio raccontarvi un breve fatto denunciato dai sindacati in questi giorni. Parliamo di Giovanni Ilarda, Assessore al Personale della Regione Sicilia, appunto ex-magistrato.

Gianni si è fatto notare in questi pochi mesi della legislatura per aver cavalcato l’onda Brunetta contro i fannulloni all’interno delle amministrazioni pubbliche. E’ di luglio la dichiarazione "ho portato una ventata di salute", parlando dei suoi provvedimenti contro i fannulloni e contro i favoritismi clienterali.

Ma come sempre entrare in certi giri ti porta “forzatamente” ad assuefarti alle regole del gioco. Ed è così che in un comunicato stampa che porta la firma dei sindacati Ugl, Sadirs/Cisas, Siad e Cobas/Codir si scopre che la figlia dell’Assessore è entrata a far parte dell’ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale ai beni culturali per chiamata diretta, assessorato che al suo interno, così tanto per essere chiari, ha già in squadra ben 379 dirigenti.
I sindacati chiedono al Presidente Lombardo "nell’ambito dell’azione di contenimento dei costi, di porre fine a queste contraddizioni tra la politica del rigore vantata da questo governo e la triste realtà che passa anche da questi scandalosi privilegi della politica. Inoltre auspichiamo che il dottor Ilarda, dopo quattro mesi, inizi a fare l’assessore avviando il confronto con i sindacati per rilanciare l’azione amministrativa nell’interesse dei cittadini".

Ma l’impavido paladino Ilarda non fa attendere la sua risposta ed usa la tipica e rituale formula:


"Ritengo di dovere precisare che mia figlia - dice Ilarda -, che si è laureata in discipline artistiche con 110 e lode, parla correntemente due lingue straniere ed è un’esperta d’informatica, ha messo a disposizione le sue professionalità per un periodo di tempo limitato proprio nel settore di diretto riferimento, quello dei beni culturali. Il tutto come accade anche nelle altre regioni e nello Stato, soltanto e sempre nel più rigoroso rispetto delle norme di legge".

Quante volte l’abbiamo già sentita questa frase? E’ il solito tentativo di giustificare una “malefatta” facendosi forza sul rispetto delle norme di legge. Siamo alle solite, il mancato rispetto della morale e dell’etica professionale che ogni buon politico dovrebbe avere viene sempre accantonata nel nome della legge.
Una questione morale che non viene mai chiamata in causa quando serve ed una legge che non ci tutela e come al solito rende i politici più uguali degli altri, vedi lodo Alfano.

Tornando al fatto l’ex-magistrato ha infine dichiarto che per evitare ogni ulteriore facile strumentalizzazione, mia figlia stessa, ha manifestato la sua volontà di dimettersi oggi stesso e io non posso che condividere tale decisione.

Grazie Ilarda, potevi pensarci prima, tutta colpa dei maligni strumentalizzatori...

Commenti all'articolo

  • Di Paolo (---.---.---.65) 24 settembre 2008 21:11

    So che per il presidente Lombardo ci sarà tantissimo lavoro da fare oltre che per l’assessore Ilarda.
    A partire dalla sanità dove la fetta maggiore del finanziamento pubblico và alle strutture sanitarie private e qualcuno ancora non ce l’ha saputo spiegare il perchè.
    Dove nell’amministrazione pubblica ci sono più impiegati che in Lombardia.
    Dove ci sono 33000 guardie forestali come in tutto il nord italia.
    E potrei dire cento altre situazioni assurde..
    Pertanto queste da lei riportate sono bazzeccole, ma comunque segno che anche nei nuovi arrivati non c’è segno di cambiamento.
    Aspettiamo, ma prima di un’altra generazione riusciremo a cambiare poco, che ne pensi?



    • Di carmelo (---.---.---.76) 25 settembre 2008 11:00

      Sono proprio convinto che l’operazione Lombardo sia proprio un segnale di continuità con le vecchie amministrazioni, alla fine è cambiato il nome del presidente, ma la giunta e i deputati sono sempre gli stessi, Lombardo compreso, quindi cosa vuoi che cambierà?
      E non sarebbe cambiato neanche con la Finocchiaro che rappresenta lo stesso sistema politico e le stesse prassi. Infondo fa politica dalla notte dei tempi e discende da una famiglia che ha sempre fatto politica, era lei che poteva cambiare il firmamento regionale siciliano?

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