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Gesù era palestinese: un extracomunitario

Il sentimento di razzismo, nasce da due criteri: ignoranza e preconcetto. Chi non conosce, chi non è informato, chi non sa, chi ignora, facilmente cade nel sentimento del razzismo che, di conseguenza, genera il preconcetto. E viceversa.

Preconcetto, significa avere un’idea delle cose ancora prima di conoscerle. Una convinzione che si concepisce senza in realtà conoscere e spesso, basata su opinioni altrui. Chi si lascia fuorviare dal preconcetto in pratica, è una persona ignorante (che ignora) e che malgrado ciò, tende ad accettare una falsa idea, basandosi su idee altrui, ovviamente errate.

Per ciò che riguarda il sentimento razzista, è sufficiente che qualcuno che abbia un grosso ascendente su una buona parte della popolazione, lanci una campagna razzista, fondata in special modo sull’emozione e non su dati reali, per far sì che le persone con una minore capacità critica, diventino razziste o esaltino il sentimento di razzismo che alberga nella loro anima.

Facciamo un esperimento. Se vi dico che Gesù ha la pelle bianca, i capelli lunghi, folti e biondi e gli occhi azzurri, questa immagine vi è familiare. E’ così che nei secoli la Chiesa cristiana ha rappresentato Gesù, figlio di Dio, da lui inviato sulla terra per salvarci tutti. Di seguito, un’immagine cui tutti siamo abituati:

 

Avete mai visto un palestinese biondo, con la pelle chiara e gli occhi chiari? Tutto è possibile, per carità, parliamo oltretutto del figlio di Dio, che potrebbe aver deciso di dargli queste sembianze ma… quale fosse la vera immagine di Gesù, non è dato sapere con certezza. Se però ricordiamo il fatto che Giuda baciò Cristo per far si che venisse riconosciuto, si evince come Gesù dovesse avere sembianze comuni, non particolari e di conseguenza, essere simile ai suoi simili. Ergo, non certamente le sembianze che ci vengono proposte da secoli.

Di seguito, l’immagine che la BBC ha ricostruito di Gesù, seguendo alcuni parametri:

Palestinese doc, come molti dei migranti che approdano sul nostro territorio, e che molti italiani, spinti all’odio razziale attraverso attente campagne propagandistiche sviluppate negli ambienti politici nazionali, vorrebbero cacciare via – nella migliore delle ipotesi – o veder morti (vi basta entrare su un social come Facebook per leggere le frasi scritte da cittadini razzisti che non si limitano alle battute di spirito)

Queste considerazioni, dovrebbero servire a far riflettere. Sul tema del razzismo. Su come la mente umana sia facilmente manipolabile soprattutto se si lavora sulle emozioni. Su come molte persone non fanno altro che farsi deviare dai dettami ordinati da altri esseri umani che detengono non solo un potere politico o economico, quanto un potere di manipolazione delle convinzioni.

Al di là di tutto questo, anche considerando come nei millenni le razze di pelle scura e gli asiatici siano stati dominati dagli occidentali, per motivi che sono spiegati magistralmente nel saggio “Armi, acciaio e malattie” di Jared Diamond, bisognerebbe staccare due criteri. Il primo, quello puramente razzista, che fa vedere rosso chiunque provi rigetto contro persone di determinate etnie. Il secondo, che non è collegato al primo, ed è relativo alla gestione, sfruttamento e manipolazione del tema dei flussi migratori, da cui la politica trae parecchi vantaggi da circa vent’anni nel nostro paese.

Per dirla tutta, se Gesù fosse arrivato oggi su un barcone dalla Palestina sulle nostre coste, e, confuso fra gli altri migranti fosse stato trattato come tale, oggi la storia dell’uomo su questo pianeta, sarebbe molto, molto diversa.

Come si dice a volte: la fortuna di un individuo dipende anche dal periodo storico in cui nasce…

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Alberto (---.---.---.149) 26 dicembre 2017 21:01

    Per cortesia, corregga il marchiano errore: rav Yehoshua ben Yosef più noto come Gesù era ebreo, non palestinese! Egli era pienamente ebreo anche nell’uso della lingua, anche se è molto probabile che colloquiasse sovente in aramaico, intercalare comune e dialettale della Galilea, regione in cui visse. Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf, Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle, Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici. Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.

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