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Gentilini a La Zanzara: "Io come il Duce". Si ricandida lo "sceriffo" di Treviso

A volte ritornano. Giancarlo Gentilini, ex sindaco di Treviso e consigliere comunale, sempre in quota leghista, ha annunciato alla trasmissione radiofonica La Zanzara il suo intento di ricandidarsi a primo cittadino. "Non sono io a volerlo", ha precisato. "E’ il popolo che vuole che mi ricandidi come sindaco di Treviso. E’ un grido di dolore che nasce dal mio popolo. Voglio completare un ventennio come il Duce“.

“Bisogna avere il pugno di ferro in un guanto di velluto. Ma - ha spiegato - sotto il guanto io voglio le punte d’acciaio, perché è finito il tempo del buonismo e della tolleranza”.

La verve di Gentilini è ormai nota praticamente a tutti. Sin dalla sua prima esperienza di sindaco, nell'ormai lontano 1996, si è distinto per le sue idee di governo, inperniate sul razzismo e la tolleranza zero. Riportiamo di seguito alcune sue "perle di saggezza": 

"Qui dopo Dio comando io. Questo è il mio motto, perché io sono di quella maschia gioventù dei tempi del '38 e '39 in cui uno solo comandava".

"Darò immediatamente disposizioni alla mia comandante dei vigili urbani affinché faccia pulizia etnica dei culattoni. I culattoni devono andare in altri capoluoghi di regione che so che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c'è nessuna possibilità per culattoni o simili".

"I gommoni degli immigrati devono essere affondati a colpi di bazooka".

"Io voglio la rivoluzione contro gli extracomunitari clandestini! Voglio la pulizia dalle strade di tutte queste etnie che distruggono il nostro Paese! Voglio la rivoluzione nei confronti dei nomadi, dei zingari! Ho distrutto due campi di nomadi e di zingari a Treviso, non ci sono zingari! Voglio eliminare tutti i bambini dei zingari che vanno a rubare dagli anziani. Voglio tolleranza a doppio zero,Maroni dice "a zero", io voglio "a doppio zero". 

"Voglio la rivoluzione nei confronti di quelle aperture dei phone center, dei negozi di cose straniere! Ogni notte devo mandare i miei vigili e la polizia a controllare questi posti, perché gli avventori tutti si mettono a mangiare e bere in piena notte e pisciano sui muri! Che vadano a pisciare nelle loro moschee se occorre, ma non nelle città italiane! È tempo di finirla!".

Ques' uomo dunque si candiderà seriamente a una poltrona di primo cittadino alle prossime elezioni. C'è da sperare che i Trevigiani rinsaviscano...

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