Gad Lerner, Taranto e l’Ilva

Non si può tacere quando Gad Lerner viene a Taranto per fare audience seguendo la moda del momento. Non si può tacere quando Gad Lerner mostra e dà voce alla Taranto del piccolo volgo, con tutto il sacrosanto rispetto per quella nostra gente.

Non si può tacere quando quei poveri abitanti di Taranto non riescono a parlare davanti alle telecamere, perché non ne sono avezzi, e riescono a comunicare solo gridando i loro slogan. Non si può tacere quando Gad Lerner invita una pediatra tarantina, avvisata una settimana prima, che ha preparato dati e statistiche dal 65 in poi, e poi non le cede la parola, lasciando che la povera gente continui nel proprio sfogo, così come non si può tacere quando Lerner dimostra di essere opportunista e seguire l'onda mediatica per i propri interessi e quelli di La7.

Non si può tacere quando quella trasmissione diventa un boomerang per gli stessi tarantini avviliti ed afflitti. In questo modo il resto d'Italia non ha compreso bene, il resto d'Italia pensa che a Taranto non ci siano argomentazioni valide per dimostrare lo scempio perpetrato in 50 anni. Il resto d'Italia, quello del nord pensa: "I soliti terroni". Sì, ho scritto proprio ciò che leggete. Non scandalizzatevi. Io ci vivo in "quel-resto-d'Italia-quella-del-nord" e vi assicuro che dopo la puntata de L'Infedele Taranto e i tarantini non ne escono bene.

Ed allora penso, rifletto e confermo ciò che ieri sera ho detto ad una mia amica tarantina. Non la vedrò la trasmissione: perché è ad uso e consumo dell'editore, perché sarà strumentalizzata, perché non ci sarà obiettività.

Il vero potere forte sono la televisione, i giornali. Liberatevi dal mostro, non credetegli sempre ad occhi chiusi, la manipolazione è ovunque. Anche e proprio dove vi vogliono far credere il contrario.

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