Funerali di Pietro Ingrao: forse è meglio che il PD eviti di partecipare

Pietro Ingrao è nostro, non solo di noi che apparteniamo alla sinistra, ma di tutti quelli che credono in un‘ideologia, in una politica che non è sceneggiata, in un partito, che deve essere una fabbrica di idee, progetti e valori, e non un comitato elettorale.

Rendere omaggio ad una persona come Ingrao, significa rendere omaggio alla lotta, che non richiede vittorie per esistere, ma adesione convinta ad un’idea. Ad una politica che è un remare controcorrente, che non diventa mai populismo o settarismo. Ad una politica che non si riduce ad uno spot, ma è analisi ragionamento e partecipazione.

Per questo, un moto di fastidio potrebbe attraversare il popolo della sinistra, qualora il PD volesse rendere omaggio a Pietro. La stessa cosa non avvenne quando il MSI, con Almirante, partecipò ai funerali di Berlinguer, perché in quel partito e nel suo segretario, c’era il calore dell’ideologia. Certamente agli antipodi, dei valori e dei principi della sinistra. 

Sono volati pugni, ma benedetti quei pugni che parlavano di cuore di passione, di analisi e ragionamenti. Ma in Renzi e nei suoi amici c’è la freddezza della finanza, la superficialità e l'indegnità dello spot, del pragmatismo di una destra radicale, che antepone la quadratura dei conti alla fame al freddo alla dignità, ai diritti della persona.

Il Pd non è un’anima della sinistra, e neppure della destra, è senza anima. Per questo è meglio che il PD eviti di partecipare ai funerali di Pietro.