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 Home page > Tribuna Libera > Funerale Casamonica: perché tutti i responsabili si devono dimettere

Funerale Casamonica: perché tutti i responsabili si devono dimettere

Certo, che a sentire la conferenza stampa del prefetto Gabrielli sulle reponsabilità, gli errori e i relativi rimedi connessi alla vicenda del funerale del boss Casamonica sono tanti gli interrogativi, i dubbi e le peplessità, che sorgono. Per il prefetto c’è stato un flusso informativo che non ha viaggiato, che non ha consentito ai responsabili di assumere decisioni.

Numerosi sono stati gli arresti dipolizia e carabinieri nel clan dei Casamonoca. Nasce un centro di cordinamento interforze che fa capo al prefetto, per monitorare l’ordine pubblico. 

E' questa la risposta dello stato? Un errore, una responsabilità non sanzionata?

Certo non può essere il prefetto a infliggere sanzioi,ma certamente può sollecitarle.

Può spiegare a chi spetta decidere e sanzionare, che c’è un solo modo per combattere la mafia: i fatti. Le parole non servono a niente: sono fiato sprecato.

I fatti, ma quali fatti?

La mafia agisce attraverso segnali. Il funerale del capo dei Casamonica non è stato solo il segno di uno sfarzo di potenza, ma un messaggio diretto ai romani, alle forze dell’ordine, alle altre organizzazioni criminali, alle istituzioni e alla Chiesa. Anche le istituzioni devono mandare il loro segnale.


C’è stata una catena di errori.

Le istituzioni civili e religiose possono restare inerti? Chi ha sbagliato può rimanere al suo posto?

Sono troppo importanti e drammatiche le questioni in campo per perdersi nei meandri di una tolleranza senza senso. E questo nessuna istituzione se lo può permettere, specie quelle impegnate in un lotta senza quartiere contro la mafia. Una lotta che vive di credibilità e muore senza credibilità. 

Un parroco che autorizza l'affissione di manifesti offensivi per la Chiesa; un questore che ha un sistema informativo che non funziona e per questo non controlla il territorio enon avvisa la prefettura; il capo dei vigili che manda 22 pattuglie ai funerali del boss... possono restare al loro posto?

Nessuno è esente da responsabiltà, nessuno poteva dire di non sapere. Ripetere questo ritornello senza senso, significa rendersi ridicoli agli occhi del mondo.

La risposta dignitosa a questo stato di cose è una, e una sola: le dimmissioni del questore, del, prefetto e del capo dei vigili, ma anche del parroco.

Le istituzioni devono fare pulizia al loro interno, non si possono presentare in società, ammonire e redarguire, con le mani sporche di un’accondiscendenza alla criminalità senza giustificazione.


Se nessuna reazione si verifica si manda un messaggio di tolleranza di accetttazione del padrinaggio di questa famiglia.

E quelli che nella mente delle persone erano solo dubbi di qualche inciucio o intrallazzo, di impotenza e complicità con la criminalità organizzata diventano certezze.

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