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Fini, un poco di chiarezza, ma poco poco

Che dire del discorso di Mirabello di Fini? A parte la non sorprendente serie di accuse livorose verso Berlusconi e il PdL, due sono i fatti essenziali: che FLI è un nuovo partito e che (almeno a parole) i fuoriusciti si dichiarano fedeli al mandato ricevuto dagli elettori.

Mi sembra quindi che a questo punto Fini come capofazione belligerante non abbia più alcun titolo per mantenere la carica di Presidente della Camera. Già la vicenda Montecarlo avrebbe suggerito che Fini presentasse le dimissioni: in fondo quella vicenda illustra un caso di moral hazard sfociato in una probabile appropiazione indebita: una questione per nulla onorevole. Anche la vicenda del cognato e della compagna sono più adatti alle cronache sui furbetti del quartierino piuttosto che ad ornare il curriculum del Presidente della Camera. A questo punto forse Fini dovrebbe rendersi conto che continuare a nascondersi dietro la sua carica è una cosa un po’ ridicola e impropria: infatti la stampa continuerà a rimestare nella questione, tanto più dopo che egli si è palesato a capo della sua nuova formazione.

Quindi i casi sono due: o Fini rassegna le dimissioni; o Napolitano si rassegna a vedere il presidente della camera alla berlina sui giornali. Direi che il capo dello stato farebbe bene ad evitare di imporre silenzi stampa come ha tentato di fare qualche settimana fa. E’ una cosa ipocrita e stupida, oltre che inutile, visto che siamo in una democrazia occidentale e non in un totalitarismo comunista.

Sul secondo punto emerso, la dichiarata fedeltà dei finiani al mandato elettorale, ho i miei forti dubbi soprattutto dopo un discorso imbevuto di livore come quello di domenica. Ho i miei dubbi anche perché Fini ha sollevato questioni che con il mandato elettorale hanno poca attinenza. Non mi risulta che il programma del PdL preveda di foraggiare a spese dei cittadini programmi assistenzialisti, né mi risulta che un obiettivo della legislatura sia la modifica delle legge elettorale. E ho i miei dubbi considerando soggetti come Granata e Briguglio. Comunque la soluzione alla questione è semplice: che il governo continui la sua azione; alla prima fiducia che venga meno la cosa sarà chiarita.

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