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Finali italiane del Campionato primavera: Imperia fuori tempo massimo è beffata, al suo posto Chiavari

Mugugnano gli appassionati di calcio dell'estremo ponente ligure e dicono: "Decisione politica". 

Sino a ieri sembrava che fosse cosa fatta per Imperia: ufficiosamente era confermata l'indiscrezione secondo cui le Leghe di serie "A" e di serie "B" avrebbero scelto lo stadio cittadino, il "Nino Ciccione", totalmente ricostruito nel 1967, come teatro delle fasi finali del campionato italiano Primavera da disputarsi nella tarda primavera di quest'anno.

Poi la doccia fredda con la pubblicazione da parte della Lega di Serie "A", presieduta da Massimo Beretta, del comunicato ufficiale relativo alla localizzazione degli stadi, ove disputare tale fase finale nel territorio della Regione Liguria, prescelta da tempo per lo scopo, grazie ai buoni uffici dell'Assessore regionale allo sport Matteo Rossi, eletto nelle fila di Sel ed ora schierato, in vista delle elezioni regionali liguri del trenta Maggio, con il candidato del Pd Raffaella Paita. Nel comunicato ufficiale della Lega, infatti, scompariva il nome della città di Imperia quale sede prescelta e la stessa veniva sostituita dal capoluogo del Tigullio Chiavari. Le partite si disputeranno quindi a Savona, nella stadio Bacigalupo, che quasi sicuramente ospiterà la finale, alla " Sciorba" di Genova ed al Comunale di Chiavari, teatro quasi sicuramente di una delle semifinali, ove incrocia abitualmente i tacchetti l'Entella, che staziona nei bassifondi della serie B. Una vera e propria doccia gelata per gli appassionati di calcio dell'estremo Ponente ligure che, dopo aver digerito l'esclusione dalla competizione di Sanremo oggettivamente città priva di uno stadio in discrete condizioni, ora si trovano di fronte pure alla bocciatura del "Nino Ciccione di Imperia, struttura completamente ricostruita con criteri moderni nel 1967, che è in grado di ospitare tremilatrecento spettatori e che è omologata per partite anche di terza serie.

"E' una decisione politica nata all'interno di un ristretto numero di addetti ai lavori", dicono polemicamente ad Imperia ma sicuramente su di essa hanno influito le vicende del recente torneo di Viareggio. Alla Coppa Carnevale, come si ricorderà, la Juventus non partecipò in segno di protesta contro la fatiscenza delle condizioni dello Stadio dei Pini della capitale della Versilia, e difatti la finale si giocò all'Arena Garibaldi di Pisa, mentre il Milan minacciò di non partecipare più al torneo se le cose non fossero migliorate. Il fatto è che sia i bianco- neri che i rosso- neri sono tra i principali pretendenti, insieme all'Inter, allo scudetto tricolore Primavera e, quindi, è facile pensare come la Lega abbia preferito non rischiare prevedendo partite da disputare in stadi teatro, al massimo, delle gesta di squadre iscritte solamente ai massimi campionati dilettantistici regionali.

 

 

 

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