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Feltri-Vaticano: Mons Marchetto aveva chiesto da più di un’anno al Papa di essere pensionato

Il fatto che Il Giornale di Vittorio Feltri abbia lanciato in anteprima mercoledì la notizia lascia presagire che disponga di un informatore in Vaticano. Torna alla mente il caso Boffo

Quanto suggerito mercoledì dal Giornale di Vittorio Feltri e cioè che Mons. Agostino Marchetto, nato a Vicenza il 28 Agosto di settant’anni fa, fosse stato destituito dall’incarico a causa delle sue prese di posizione a favore dell’integrazione dei Rom in Francia ed Italia e contro le politiche anti-immigratorie, senza distinzione tra immigrazione comunitaria ed extracomunitaria, dei due paesi latini, è totalmente falso. E’ lo stesso Marchetto a raccontarlo ai giornalisti del quotidiano cattolico Avvenire. “Nessuna dietrologia - afferma il prelato veneto - in vista del compimento dei settant’anni, età in cui chi è stato Nunzio Apostolico può andare in pensione, un anno fa avevo chiesto al Santo Padre di essere dispensato da ogni incarico anche a causa della grave malattia che mi colpì quattordici anni fa. Il giorno del mio settantesimo compleanno, lo scorso ventotto agosto, sono stato accontentato”: al di là di ogni dietrologia e compiacimento da parte del centrodestra che già fantasticava su chissà quale ascendente tra le alte sfere vaticane, quella fornita dall’arcivescovo è stata una giustificazione molto semplice e lineare.
 
Ciò che sorprende e fa riflettere è comunque il fatto che Il Giornale di Vittorio Feltri, la cui proprietà per interposta persona è saldamente nelle mani di Silvio Berlusconi, abbia divulgato la notizia liberatoria per il centro-destra non solo italiano, ben prima che la Sala Stampa vaticana diffondesse il rituale comunicato tanto da costringerla ad un affannoso recupero ieri in serata. “Di solito il Vaticano comunica le dimissioni da una compito istituzionale solamente dopo la nomina del successore, spiega Mons. Lombardi, ma in questo caso la deprecabile fuga di notizie ci ha costretti ad intervenire”.
 
Il Giornale di Feltri dunque è stato più rapido della sala stampa, probabilmente perché ha una talpa all’interno delle mura leonine, forse alla stessa Segreteria di Stato. La mente corre allora al noto “Caso- Boffo”, la campagna di stampa ordita dal direttore del Giornale Feltri contro l’allora cattolicissimo direttore di Avvenire reo solamente di aver criticato il governo Berlusconi in qualche suo editoriale che trattava sulla spinosa questione dell’immigrazione. In quell’occasione era stata pubblicata sul quotidiano milanese una falsa informativa di polizia che raccontava le strane tendenze sessuali di quello che ad Avvenire tutti ricordano come il Direttore- galantuomo. Feltri non seppe giustificare la provenienza di tale patacca e qualcuno ipotizzo l’esistenza di un depistatore proprio all’interno del Vaticano, probabilmente un laico. E’ la stessa talpa che ha passato in anteprima l’informazione sulle dimissioni di Marchetto? Non si sa, però il sospetto rimane. Di certo da oggi Mons. Marchetto, ordinato Vescovo nel 1985 e già Nunzio apostolico in Madagascar, Tanzania , Bielorussia e nelle Isole Mauritius, lascia l’incarico a cui l’aveva chiamato nel 2001 Papa Wojitila e si dedicherà di più allo studio degli atti del Consilio Vaticano II° ma continuerà a denunciare ogni sorta di ingiustizia. “E’ l’amore per Gesù ed il Vangelo che me lo impone” chiosa. 

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