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Filosofi contro

Ricostruiamo l’emergenza rifiuti contrariamente a quanto fa la decostruzione del pensiero e l’analisi degli oggetti del godimento al monito di " Separare il cielo dalla terra" è un atto improprio... "

 

Non si esita pertanto ad esibire un ordinato elenco, dalla A alla zeta, delle inchieste, i clan, i comuni sciolti per illeggittimità, i funzionari coinvolti, i veleni, i rifiuti, le discariche abusive, i mercati globali.

Le inchieste: ANZALONE , BETON, BROKLYN, CHERNOBYL, DIRTY PACK, DOLCE FANGO, ECO4, ECOBOSS, EXPORT, GERIONE, GHEOS, GIROTONDO, GREEN, HOUDINI, IRON TRASH, LONGA MANUS, LUCIGNOLO, MADRE TERRA, MADRE TERRA 2, MATRIX, MONEY LUFF, MUNDA MUNDIS, NERONE, ORSO BRUNO, PSEUDO COMPOST, RABBIT, RE MIDA, RONIN, SABBIE MOBILI, SINBA, STACCIONATA, TERRA BRUCIATA, ULTIMO ATTO, VELENO, VIVAIO.

Dal Rapporto Ecomafie di Legambiente 39 i Clan dell’ecomafia nel settore del riciclo dei rifiuti con un fatturato di 4.432 milioni di euro nel 2007:’ NDRANGHETA CROTONESE, COSCA DI MONREALE, ALFIERI DI NAPOLI, ANNACONDADI BARI, ARANITIDI DI REGGIO CALABRIA, BELFORTE DI CASERTA, BIDOGNETTI DI CASERTA, CASALESI DI CASERTA - LATINA - FROSINONE, CONDELLO, SERRANO DI REGGIO CALABRIA, CORLEONESI DI PALERMO - TRAPANI, COSA NOSTRA DI PALERMO, COSA NOSTRA DI TORINO, COSA NOSTRA – MONREALESI, CRIMALDI DI NAPOLI E PROVINCIA, DE STEFANO – LATELLA DI REGGIO CALABRIA, DI FALCO DI AGRIGENTO, EMMANUELLO DI GELA, GAETA DI FOGGIA, GALASSO DI SARNO, GALLACE DI COSENZA, GENTILE – AFRICANO DI COSENZA, GALLACE DI AMANTEA, GULLACE DI PONENTE LIGURE, LA TORRE DI LITORALE DOMIZIO FLEGRE, LIBRI DI REGGIO CALABRIA, MARFELLA DI NAPOLI, MAZZAROTI DI BARCELLONA, MOCCIA MAIONE DI NAPOLI, NOVELLA DI GUARDAVALLE, NUVOLETTA DI CASERTA, PULVIRENTI DI CATANIA, RASO GULLACE ALBANESE DI REGGIO CALABRIA, SANTANGELO DI CATANIA, SCARLINO DI LECCE, STIDDA COSA NOSTRA DI GELA, TEGANO DI REGGIO CALABRIA, VINCETI DI SURBO, VIRGA DI TRAPANI, ZAVATTIERI REGGIO CALABRIA.

Comuni che si sono sciolti per illeggittimità in ordine al servizio rifiuti: AFRAGOLA, CASORIA, POZZUOLI,TORRE DEL GRECO, POMIGLIANO D’ARCO...

Funzionari ed operatori coinvolti: AMMINISTRATORI, ASSESSORI ALL’AMBIENTE, COMANDANTI DEI VIGILI URBANI, DIRETTORI DI DISCARICA, DIRETTORI TECNICI, DIRETTORI SANITARI, FUNZIONARI PUBBLICI, FUNZIONARI COMUNALI, GUARDIE DI FINANZA, GESTORI, IMPIEGATI, ISPETTORI ARPA, PRESIDENTI DI PROVINCIA, PRESIDENTI DI SOCIETA’, RAPPRESENTANTI DI SERVIZIO, SEGRETARI COMUNALI, TECNICI COMUNALI, TRASPORTATORI , UN UOMO DEL SINDACO, VIGILESSE.


I veleni: ALCALI, ALLUMINIO, AMIANTO, ARSENICO, BENZOAPIRENE AERODISPERSO, CADMIO, CARBONIO ORGANICO, CLORO, CLORURI CROMOESAVALENTI, DIOSSINA, IDROCARBURI, MERCURIO, NICHEL,
NITRATI, OLIO DI CRESOTO, PBC, PIOMBO ANTIMONIO, SODA, SOLFURI, SOLVENTI INDUSTRIALI, ZOLFO.

222 Discariche abusive di cui 40 in 1 km quadro, nel "triangolo dei fuochi " di Qualiano, Giugliano e Villaricca.

I rifiuti: Accumulatori di corrente, Acque reflue, Acque reflue di frantoio, Alluminio, Asfalto, Autocarri, Barattolo con embrione in formaldeide, Batterie esauste, Bitume, Bombole di gas, Camion sotterrati, Ceneri di combustione dell’impianto di cremazione salme, Copertoni di automobile, Eternit, Fanghi di risulta, Frigoriferi, Fusti di plastica, Imbarcazioni in vetro resina, Lamiere, Laterizi in amianto, Lavatrici, Materassi, Materiali di risulta di cantieri edili, Morchie di nafta, Pesticidi, Polveri di ciminiere, Provette di sangue, Profilati di di ferro, Pvc, Residui di set cinematografici, Rifiuti siderugici, Rocce da scavo, Scorie di fonderie, Scaldabagni, Serbatoi di lubrificanti usati, Tettoie.

Rifiuti cosiddetti “fantasma”, di cui si conosce la produzione ma non il destino, per un volume di 19,7 milioni di tonnellate equivalenti ad una raccapricciante montagna di tre ettari di base per una altezza di di 1970 metri, finiscono nel circuito illegale dello sversamento nell’ambiente e in discariche abusive, non solo in Campania.

Mercati globali: DALL’ITALIA I RIFIUTI ESCONO VERSO HONG KONG, TUNISIA, PAKISTAN, SENEGAL E CINA; ENTRANO DALLA CROAZIA, DALLA SERBIA, DALL’ALBANIA.

Non è facile trovare un senso ai rifiuti al di là dei fatti di clamore o dei fatti di cronaca sui quali spesso il ruolo mediatico ha funzione di sublimazione e costruzione di un discorso ideologico. Sebbene l’umanità debba godere di libertà e di lasciare traccia o un resto della sua stessa esistenza di cui i anche i rifiuti sono in qualche modo testimonianza, se è impossibile azzerare i rifiuti perchè ciò equivarrebbe alla distruzione della specie umana che trae godimento dal consumo, che le giuste soluzioni infine si trovano solo al colmo della misura, ce lo spiegano i filosofi, appare evidente come quel limite sia giunto. 

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