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Eurostar ispezionati: allarme H1N1

Viaggiare in treno, si sa, è meno pericoloso.

Forse non la penseranno più così i viaggiatori di due Eurostar che ieri sera hanno, loro malgrado, assistito dal vivo alla scena di un film thriller.

Ricostruiamo la vicenda: a Prato l’Eurostar arriva alle 21:40, ad attenderlo la Polfer.

Subito dopo sono arrivati gli agenti delle volanti coordinati dal dirigente Fabio Pichierri e sono scattati i controlli. Tutti i vagoni sono stati passati al setaccio due volte, avanti e indietro, con l’ausilio dei volontari del 118. Ad effettuare i controlli uomini con tute bianche e mascherine sulla bocca, la gente allarmata e lasciata all’oscuro comincia a portarsi fazzoletti o magliette sulla bocca non sapendo bene da cosa difendersi. Sul quel treno pendolari, donne e bambini.

Il treno è fermo, l’agitazione è evidente e snervante, le persone provano a domandare, si guardano spaventate in viso, ma le tute bianche non hanno tempo per fermarsi e spiegare cosa sta avvenendo. Corrono avanti e indietro con i loro marchingegni da laboratorio. Qualcuno addirittura pensa ad una bomba, un attentato visto il delicato periodo che stiamo vivendo. Altri ridono, sdrammatizzando o esorcizzando la paura. Si verrà poi a sapere che si cerca una giovane americana di 15 anni risultata positiva all’influenza messicana AH1/N1. Al primo esame era risultata negativa, ma ad un secondo esame di laboratorio effettuato nello stesso ospedale, la tremenda verità, positiva al test della AH/N1. La messicana.

Dopo il primissimo esame che aveva dato esito negativo, la madre con la giovane ragazza americana, si sarebbero allontanate dall’ospedale di Venezia. Così sono scattate immediatamente le ricerche delle due donne. Il personale sanitario dell’ospedale di Venezia era a conoscenza del fatto che le due donne, in vacanza in Italia, volevano recarsi in visita a Roma. Dunque hanno avvertito le Ferrovie dello Stato del pericolo per i passeggeri che viaggiavano con le due donne e per la stessa ragazza, che avrebbe dovuto essere subito ricoverata. Sull’eurostar diretto a Roma delle due donne nemmeno l’ombra, così hanno ispezionato un altro eurostar sempre diretto a Roma, ma niente, delle due donna nessuna traccia. Grazie all’identikit la ragazza è stata rintracciata in nottata in un albergo di Roma in un vicolo del Babbuccio e ora, lei e gli ospiti dell’albergo stanno facendo esami e profilassi.

Dopo la paura, la riflessione doverosa che si sintetizza in uno “sconcertante" episodio di isterismo generale, conseguenza dello status nel quale i potenti ci stanno facendo vivere, molto simile alla

  • Strategia della tensione

Intanto continuano le indagine segrete da parte di istituti privati e non per accertare la possibilità che tale virus, AH/N1 sia “ scappato “ da un laboratorio scientifico militare nel quale si mettono a punto nuove armi chimiche di distruzione di massa. Oppure alla ipotesi non meno sconcertante che tale virus sia stato inventato e lasciato libero di infettare per permettere a case farmaceutiche potenti di far soldi con il vaccino.

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