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Europa League. Lo Slovan vince 1 a 0: la Roma che non ti aspetti…

Slovan-Roma 1-0. Ho atteso la prima sfida ufficiale prima di esprimere una opinione netta. Ora è il momento di dire le cose come stanno. La ‘nuova’ Roma non va. Ci sono tanti motivi per sostenere questa ipotesi, vorrei sintetizzarli in tre punti principali:

Società:
Proprio ieri c’è stato il definitivo passaggio di consegne da Unicredit a Di Benedetto e soci. I nuovi arrivati hanno già piazzato i loro uomini (Baldini, Sabatini in primis) da tempo ma il ritardo nella fine della trattativa ha fatto si che il mercato della Roma fosse rallentato. Possibile che siano stati necessari nove mesi per terminare una trattativa che doveva chiudersi in pochi giorni? Peraltro non c’è ancora un obiettivo chiaro per i nuovi proprietari.

Mercato


In piu la gestione Unicredit nell’ultimo anno è sembrata simile a quella dei Sensi, con giocatori lasciati all’ultimo anno di contratto (Vucinic, Menez) poi ceduti a cifre risibili a causa del rischio ‘cessione a parametro zero’ a gennaio.

Il mercato sin qui fatto non è pienamente sufficiente. Sono arrivati buoni giocatori come Lamela, Bojan e Stekelemburg ma si sono persi pezzi pregiati come Mexes, Menez, Vucinic, Riise. La difesa è da ricostruire, il centrocampo è debole e gli arrivi di Heinze e Josè Angel non bastano a riequilibrare la squadra.

Dirigenza:
Nulla da dire su Sabatini, sicuramente meno riuscito il ritorno di Baldini. Le prime interviste del direttore generale hanno un tono caustico verso Francesco Totti. Non mi sembra un buon viatico per creare un clima ottimane nella squadra. Anche il rinnovo di De Rossi procede lentamente e rappresenta un altro campanello d’allarme. Da questi primi segnali i maliziosi potrebbero pensare che la nuova società voglia decapitare la Roma delle sue stelle piu grandi, facendo cassa, per poi iniziare un nuovo ciclo con i giovani, alcuni dei quali già arrivati alla corte di Luis Enrique. Ecco, l’ultimo tassello di un progetto vacillante è proprio lui, l’allenatore. Giovane, senza alcuna esperienza in team di livello superiore, con un modulo di gioco aggressivo per una squadra che ancora non se lo puo permettere, Luis Enrique rappresenta al momento il maggiore rischio della nuova Roma.

Le prime partite giocate stanno dimostrando la fragilità dei giallorossi, gli innesti ancora da acquistare avranno bisogno di tempo per ambientarsi ed abituarsi al modulo del tecnico spagnolo. Tempo, ci vuole tempo, proprio quello che la Roma non ha. La settimana prossima potrebbe già dover dire addio alla Europa League, tra una decina di giorni inizia il campionato e se queste sono le premesse, i capitolini potrebbero essere travolti dagli eventi. Quanta pazienza avranno i tifosi? Quanti errori saranno disposti a perdonare alla squadra? Quanto tempo sarà concesso a Luis Enrique?

Per carità, magari tra qualche giorno sarò smentito dai fatti, la Roma inizierà un percorso vincente e convincerà gli scettici. Lo spero davvero. Al momento, però, i dubbi rimangono. Tutti.

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