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Esclusivo: Camion con rifiuti radioattivi sequestrato a Terzigno

Il giorno 18 settembre 2010 presso la discarica, Cava Sari, veniva posto sotto sequestro un autocompattatore appartenente alla scuderia A.S.I.A Napoli spa. Ad un controllo si accertava la presenza di materiale altamente radioattivo tra i rifiuti solidi urbani provenienti da Napoli: il camion era pronto a sversare il suo carico di morte nella discarica di Terzigno.

Si legge sul verbale: «ritrovamento di rifiuti radioattivi nei rifiuti solidi urbani ai sensi dell’art. 25 punto 3 D. Legge 230/95» - continua il verbale - «Si comunica che il giorno 18/09/2010 è stato posto in fermo cautelativo, con il consenso della ditta proprietaria, presso la discarica “Cava Sari” in Terzigno, l’autocompattatore targato DL 253 ME della ditta A.S.I.A. Napoli S.p.a., adibito al trasporto di rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301) prodotti dal comune di Napoli, per la presenza a bordo di rifiuti radioattivi». La ditta A.S.I.A Napoli spa il 23 settembre 2010 informava del sequestro i seguenti soggetti cui nota giungeva con il numero di protocollo 141154: la Presidenza del Consiglio dei Ministri; il Dipartimento di Protezione Civile di Napoli area impiantistica ed operativa; il coordinatore missioni c\o; il Comando logistico sud; la stazione dei carabinieri di Terzigno; il Comando di polizia di Stato di San Giuseppe Vesuviano; il Comando dei vigili del fuoco; il Comune di Napoli. Di tale, importante, notizia la popolazione locale non ne ha saputo nulla e il diritto di cronaca?

Soltanto il Gr-rai ha pubblicato la notizia con il testo originale del verbale. Questa non è la prima volta che la ditta A.S.I.A, ad un controllo, subisce un sequestro perché trasportante rifiuto radioattivo, forse su questo la magistratura dovrebbe accendere i riflettori. O sul perché le strade di Napoli siano tornate ad invadersi di spazzatura: un mese la fa la ditta Sapna, società provinciale, partecipata di Palazzo Matteotti non aveva versato i fondi ad A.S.I.A per pagare i 150 dipendenti che hanno così incrociato le braccia. Premeditazione? Sarebbe altresì doveroso chiedere agli enti preposti e a tutti i ministri che hanno accusato il popolo vesuviano di protestare per mano della camorra se erano a conoscenza di questo verbale che assieme a tutti gli altri conferma al di là di ogni ragionevole dubbio che a Terzigno si sono sversati e continuano ad essere sversati veleni pericolosissimi per la salute di tutti gli abitanti. A trovar posto sui giornali e telegiornali solo il rinvenimento, da parte della Digos, di una dozzina di molotov trovate lungo il percorso praticato dai camion carichi di rifiuti; siamo certi non si tratti di un modo per delegittimare la pacifica protesta di tutti i vesuviani? Davvero i vesuviani protestano sulla base di false paure o nelle loro denunce c'è un fondo di verità? Dalla regione dichiarano che la magistratura è scesa in campo per accertare la presenza di infiltrazioni mafiose dietro la nuova emergenza rifiuti, ci auguriamo che la magistratura abbia la forza e la serenità per risalire ai veri responsabili di questa infinita tragedia. Amaro il doversi rendere conto che il cittadino ha valore solo quando bisogna chiedergli il voto.


ARCHIVIO: Terzigno. Rifiuti radioattivi nella discarica. I Verdi denunciano

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