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“Emmatar”: su YouTube lo spot non ufficiale per Emma Bonino

Il video creato per Emma Bonino non è uno spot ufficiale ma fa scattare una intuitiva e creativa campagna sul web, che imbratta meno e coinvolge di più.

“Emmatar”: su YouTube lo spot non ufficiale per Emma Bonino

Elezioni regionali del Lazio: si stanno organizzando le prime uscite pubbliche a Roma di Emma Bonino come candidata del Pd alla Presidenza. Come in ogni altra campagna si può temere per l’affissione selvaggia ed abusiva di manifesti elettorali.
 
Diverse inchieste hanno sottolineato l’impatto dell’abusivismo elettorale ai danni dell’immagine di città imbrattate da slogan, patti coi cittadini e faccioni dei politici. Per fortuna si digitalizza sempre di più e si riduce la C02, anche se pure il World Wide Web produce miliardi di rifiuti che ingombrano la rete.
 
La comunicazione digitale dunque impera e tutti i sistemi audiovisivi di ultima generazione concorrono alla promozione di prodotti, non solo commerciali: eventi culturali, impatti ambientali, denuncie sociali prendono sempre di più la forma dello spot, del trailer, del video mixato che gira in Internet.
 
Si può rifare anche il verso ad una produzione fantastica, quella popolata di Avatar, gli eroi immaginari della prosopopea dell’alter ego, della Second life, calzandola alla realtà in cui riconosciamo tutti e tutti i nostri guai.
 
Così “Emmatar”, il video creato per Emma Bonino e postato su YouTube da simpatizzanti radicali sulla parodia di Avatar che spopola nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, finisce su tutti i siti di informazione on line.
 
Non è uno spot ufficiale ma fa scattare una intuitiva e creativa campagna sul web, che imbratta meno e coinvolge di più, riduce i pasticci di carta, cellulosa e collanti e le squadre di affissione notturne a cottimo.
 
Gli Avatar non sono “indagati” solo dal cinema, a Roma lo scorso erano già stati utilizzati nello spettacolare evento teatrale “Blue Planet”, il toccante e visionario spettacolo multimediale di Greenaway e Saskia Boddeke sull’agonia del pianeta Terra. Per quanto riguarda Emmatar invece, padroni di non avere Avatar, ma in Second Life sì e questo almeno diverte.
 

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