Elezioni in Sicilia: una campagna elettorale a suon di tweet

La campagna elettorale per le prossime elezioni regionali in Sicilia è iniziata. Dopo le dimissioni del presidente Raffaele Lombardo la scorsa estate, in questi giorni si stanno ultimando i lavori per la definizione dei candidati alla presidenza e all’Assemblea Regionale Siciliana. Ovviamente, in questa fase di smarrimento politico generale, le contraddizioni e le alleanze più disparate non mancano.

I nomi certi che correranno per la prima poltrona a Palazzo d’Orleans sono Rosario Crocetta, che ha stranamente messo d’accordo PD e UDC, Nello Musumeci appoggiato dal PDL, Gianfranco Micciché con il partito da lui fondato Grande Sud, il giornalista Claudio Fava per SEL e Italia dei Valori, Giancarlo Cancelleri del Movimento Cinque Stelle e Mariano Ferro del Movimento dei Forconi.

In questa campagna elettorale, la grande novità a cui stiamo assistendo è l’ingresso dirompente e prepotente di “santini”, programmi, suggerimenti, proposte, consigli d’acquisti e soprattutto di voto nel misterioso e affascinante mondo di Twitter. Se fino a qualche settimana fa i nostri cari politici e politicanti siciliani si limitavano all’uso dei social network, principalmente di Facebook (frontiera comunicativa delle ultime campagne elettorali) per sponsorizzare di tanto in tanto qualche loro audace impresa, comunicato stampa e/o insulto ai rivali, oggi decine e decine di account vedono la luce per iniziare la prima campagna elettorale a suon di tweet, link e altre diavolerie.

Così se nelle informazioni del vostro account sul social network cinguettante avete indicato di risiedere in una località siciliana, è molto plausibile che tra i vostri nuovi follower ci sono utenti che promuovono sicilianità, partiti e futuri presidenti: tra tutti i candidati a spuntarla ci sono Claudio Fava e Gianfranco Micciché (i più seguiti e ritwittati), seguiti da Rosario Crocetta e Nello Musumeci. Per il Movimento dei Forconi troviamo lo stesso candidato Cancelleri Mariano Ferro, mentre aumentano i follower del gruppo @sicilia5stelle, dell'omonimo movimento. Innumerevoli, inoltre, sono gli account nuovi di zecca dei candidati all’ARS. Ed è proprio il concetto di “nuovo di zecca” che convince poco: chissà infatti se la “scoperta” e l’uso del social network si limiteranno alla campagna elettorale per un po’ di buon marketing alternativo oppure ci sarà spazio per un dialogo ed un’interazione anche dopo le elezioni, tra elettori e futuri eletti e vincitori (ai vinti concediamo anche la resa e il ritiro senza troppe spiegazioni).

Altro aspetto che interessa più da vicino gli attenti osservatori della rete è l’uso che i politicanti fanno del sito di microblogging. Ma, per questo, sul tavolo degli imputati dovremmo far salire non tanto i singoli candidati quanto i loro addetti stampa e portavoce che – si spera – siano in grado di comunicare come meglio riescono programmi e bugie tipiche delle migliori campagne elettorali. Ma per giudicare il loro operato si dovrà attendere almeno qualche settimana e, soprattutto, la sentenza e il verdetto definitivi del 28 ottobre, data in cui i siciliani saranno chiamati alle urne.