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Elezioni: il PdL non si presenterà. Perché fare tessere e congressi e poi far sparire il partito?


La voce è sempre più insistente, e anche il Corriere di oggi ne parla: alle prossime elezioni amministrative il simbolo del PdL potrebbe non essere più presente sulle schede elettorali. La scelta arriva direttamente da Silvio Berlusconi: l’idea è sua e pare che, dopo un iniziale scetticismo, molti big del partito se ne siamo convinti. Per il Corriere, addirittura, la proposta del Cavaliere va anche oltre: “La starebbe pensando anche in vista delle politiche”.

Il problema è sempre il solito: il PdL è dato nei sondaggi al 20% (qualcuno lo indica addirittura sotto questa importantissima soglia psicologica), e si tratta di ben 15 punti in meno rispetto alle elezioni Europee del 2009. Per evitare una sconfitta annunciata, Berlusconi ha pensato di togliere il PdL dalla competizione e affidarsi a liste civiche. Presentando (si spera) candidati giovani e legati al territorio.

Intanto, Silvio Berlusconi è molto irritato per le note polemiche intorno alle tessere e ai congressi del partito.

Certo che fare congressi e tesseramenti e poi far sparire il partito dalle liste non ci sembrano idee figlie della stessa strategia.

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