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 Home page > Attualità > Società > Due schiaffoni a Repubblica (e uno al NYT)

Due schiaffoni a Repubblica (e uno al NYT)

Partiamo da quello al New York Times, che però sarà risuonato anche dalle parti di Largo Fochetti e del Pd. Mario Platero, sul Sole24 Ore di oggi: «Sul piano della cronaca stretta, l’immagine d’insieme al Quirinale, la passeggiata e la chiacchierata con Berlusconi, le dichiarazioni di apprezzamento per il lavoro della presidenza italiana stridono con le versioni che abbiamo ascoltato da un paio di quotidiani anglosassoni, il Guardian e il New York Times». Ed ecco come David Axelrod, il principale consigliere di Obama, fuga i dubbi di Platero. «Ma tu credi ancora al New York Times?». Boom! Arrivare a dire che l’Italia rischia di essere esclusa dal G8 «non è solo falso», conclude Platero, ma è «hysterical», che «in inglese non vuol dire soltanto isterico, ma anche da morir dal ridere».


Ma veniamo agli schiaffoni a la Repubblica: il primo è il riconoscimento della forte leadership del governo italiano sui temi del G8 giunto da Obama e Gordon Brown - ovvero dai «due giganti della sinistra occidentale», osserva Christian Rocca su Il Foglio; il secondo, che forse brucia di più, è il "no" ricevuto dalla Casa Bianca all’intervista al presidente americano che sarebbe "spettata" al quotidiano di Largo Fochetti. La Casa Bianca infatti, spiega Rocca, «un paio di giorni prima della visita del presidente in Italia è solita garantire un’intervista ai giornali che accreditano i loro inviati ai viaggi con l’Air Press One». A turno, una volta tocca al Corriere della Sera, un’altra a La Stampa, e così via. Questa volta toccava a la Repubblica, ma Obama ha preferito Avvenire, facendo andare su tutte le furie Eugenio Scalfari, che nella sua consueta quanto inutile lenzuolata domenicale ha manifestato tutto il suo fastidio per questa scelta: «Non vende molto l’Avvenire, ma rappresenta la Conferenza episcopale», ha spiegato ai suoi lettori.

E intanto la sinistra è rimasta completamente spiazzata dal suo mito Obama. Non che si potesse realisticamente aspettare la delegittimazione del governo che reggeva la presidenza del G8, ma certo i riconoscimenti al lavoro svolto e alla leadership italiana sono andati ben al di là del rituale e suonano come una decisa sconfessione di chi pretende di rappresentare un’Italia da escludere dal G8 e un premier delegittimato per le polemiche sulla sua vita privata. Chissà che nelle prossime ore non assisteremo a un riallineamento sulla posizione di Obama...

Commenti all'articolo

  • Di Federico (---.---.---.58) 10 luglio 2009 14:32

    Carissimo Federico Punzi,

    mentre il G8 continua, mentre lei scriveva il suo articolo, mentre Berlusconi sembra preoccupato per le pene del mondo, per la fame , il debito dei paesi poveri, e la sete........
    BERLUSCONI RIMANE LO STESSO CHE IN ITALIA (E NON IN BURKINA FASO) STA PRIVATIZZANDO L’ACQUA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    QUESTO AGLI ITALIANI NON INTERESSA
    QUESTO E’ IL PARADOSSO - AIUTIAMO I PAESI POVERI AD AVERE L’ACQUA E AIUTIAMO I FESSI ITALIANI CHE L’ACQUA CE L’HANNO IN NATURA PER L’ABBONDANZA E LA NATURALE CONFORMAZIONE GEOGRAFICA AFFINCHE’ LA PAGHINO E LA PAGHINO CARA.........................................

    QUESTO E’ IL CULMINE DELL’IPOCRISIA

  • Di Ocram (---.---.---.76) 10 luglio 2009 14:52

    Perchè si ritiene Obama un leader "di sinistra"?
    Per adesso ha tenuto aperto Guantanamo, aumentato le truppe in Afghanistan, finanziato con soldi pubblici le banche internazionali, spinto a favore della globalizzazione in ogni occasione ufficiale.
    Solo gli ingenui pensano che non sia espressione degli stessi poteri che supportarono Bush, Clinton e compagnia presidenziale.

  • Di IVAR (---.---.---.110) 10 luglio 2009 15:54

    Pienamente d’accordo sull’aggettivo riservato alla lenzuolata di Scalfari (l’intervista ad Obama non sarebbe stata molto diversa, credo). Mi devi spiegare però una cosa, che non capisco. Scrivi: "i riconoscimenti al lavoro svolto e alla leadership italiana sono andati ben al di là del rituale". E questo chi lo avrebbe stabilito? Quale TG? (1-2-4-5 ?) Quale giornale? Chi? Quando? I riconoscimenti, così come il 99% dei discorsi fatti durante il summit, dai protagonisti e da chi ne ha parlato, sono parole vuote, quasi sempre dovute, protocollari, inutili. Come la lenzuolata di Scalfari. Come il tuo articolo. E come, evidentemente, anche questo mio commento. 

  • Di Pseudo (---.---.---.62) 10 luglio 2009 17:01

     Che brutto articolo. 

  • Di alberto fortuzzi (---.---.---.48) 10 luglio 2009 17:18

    Mi associo, che brutto articolo, ma soprattutto che brutta forma mentis che l’ha prodotto .
    mi sembra di riconoscere un certo timbro, fatto di sciocche rivalse , di vuote notizie urlate.
    molto eleganti anche le metafore....

  • Di Giorgio Floris (---.---.---.187) 10 luglio 2009 17:35

    Tutto sommato, pensateci bene, chi se ne importa di Repubblica e del New York Times?
    Hanno fatto delle sparate e ci sono state delle smentite.
    Il problema non è quello, è stata persa un’occasione per dare una spallata al vecchio satiro... bisogna insistere.

  • Di paolo praolini (---.---.---.104) 10 luglio 2009 18:59

    Guardian e NY Times non hanno nessuna autorità per determinare una defenestrazione dell’italia dal G8.
    Al di la di questo credo che questo sia l’ultimo che vedremo in quanto questa istituzione ha terminato la sua valenza, non è più rappresentativo per il mondo globale.
    E’ certo che la mossa di Obama ha spiazzato molti osservatori poi dietro questa scelta si possono costruire mille elucubrazioni.
    Come qualcuno ha detto i complimenti all’organizzazione del G8 ed alla leadership sono atti dovuti in incontri di rappresentanza, mi stupirei nel caso contrario.
    L’articolo mi sembra equilibrato e realista.

  • Di illupodeicieli.leonardo.it (---.---.---.53) 10 luglio 2009 21:02

    Come hanno fatto osservare anche altre persone ,me compreso , già da alcuni anni: quando fa comodo esiste la teleconferenza, youtube e il satellite: si potevano risparmiare soldi (che poi andassero a L’Aquila o per risollevare la nostra economia è un altro paio di maniche) e dare già da adesso il buon esempio, invece di fare defilè o sfruttare i microfoni per far aumentare le proprie quotazioni (non so chi e quando di costoro, i cosidetti grandi (!), avrà una resa dei conti alle elezioni o verifiche a casa propria. Quanto ai giornali ognuno dice ciò che vuole, ed è da sempre che si attendono smentite e rettifiche a un mucchio di notizie, false, ma che chi legge spesso prende per vere.E come diceva Mark Twain "Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso e pubblica il falso": e sappiamo che è molte volte succede proprio così.

  • Di georgia (---.---.---.189) 10 luglio 2009 23:59

    Che buffo questo articolo smiley più che brutto è proprio buffo.
    I riconoscimenti della forte leadership?

    ah ah ah ah ah ... l’unico riconoscimento che Obama abbia veramente fatto è stato quello a Napolitano per il resto ... suvvia non siamo ridicoli ...

    Ma che avrebbe dovuto fare Obama se fosse stato di sinistra? sputare in un occhio al presidente del governo italiano che è l’organizzatore del G8 e soprattutto alleato degli Usa da sempre? Ma via non siamo ridicoli ... nelle democrazie i presidenti cambiano, le alleanze rimangono ... berlusconi è una zanzarina e non è certo un problema per Obama o per Brown ... berlusconi scodinzolerà a qualsiasi presidente americano ... berlusconi farà tutto quello che gli chiederà Obama, come ha fatto con bush. Diciamo che con bush lo faceva più volentieri e con Obama meno, ma non è certo un problema di Obama che berlusconi goda o meno smiley

    Il microbo berlusconi non è un problema per Obama, è un problema per noi italiani perchè ci sta divorando tutto, anche la dignità nazionale. Ora addirittura ha usato i terremotati per farsi pubblicità ... già ai telegiornali (tg2) per evitare di far vedere troppo la faccina un po’ umiliata di berlusconi all’ombra di Obama che (diciamocelo) non lo cacava neppure se non per fargli un buffetto sulla guancia ogni tanto, i telegiornali parlavano solo di pubblicità, si, c’era vera pubblicità con nomi e cognomi e indirizzi di tutto quello che c’era al G8, pitali compresi ... già ... ad un certo punto hanno fatto vedere una giacca a vento su disegno di … Silvio Berlusconi ... sì, lo so che è difficile crederci se non lo avete visto, ma è VERO, del resto c’è il precedente della collana berlusconi della mondadori con sua introduzione a Erasmo da Rotterdam ... cose da ceausescu smiley)). 

    Ora a Obama, se noi abbiamo un presidente fesso che ci usa e ci divora, non gliene potrebbe fregar di meno, ma ... a noi dovrebbe fregare invece ... se fossimo normali ...
     

    La storia dell’intervista all’Avvenire invece è una cosa direi di grande interesse e di profondo significato politico

     potrebbe essere veramente un grosso schiaffo a berlusconi ... visto che è stato attaccato politikamente proprio da quel versante.

     Potrebbe essere una mano tesa per sciogliere un po’ il grande gelo creato da alcune sue posizioni non proprio gradite al Vaticano (anzi direi che sia proprio questo il motivo)

     E poi potrebbe ... Ricordo sulla Repubblica un bellissimo articolo di Garboli all’epoca dell’approssimarsi della guerra in Iraq ... l’Italia era ridicola come ora, con lo stesso buffone inaffidabile al governo, con ministri ridicoli (anche se allora ci aveva risparmiato l’umiliazione di eleggere le sue escort)… e Garboli scrisse: …

    Va beh questo non è certo il luogo per fare un post, quindi mi ritiro nel mio blog e forse scriverò qualcosa, là, su questo buffo articolo smiley
    geo

  • Di kthrcds (---.---.---.50) 11 luglio 2009 12:47

    I riconoscimenti all’organizzazione del G8 a L’Aquila sono stilati in base ai canoni diplomatici. All’apertura del G8, ad esempio, con le parole “la presidenza italiana ha fatto uno splendido lavoro nell’organizzare l’agenda del vertice” la Casa bianca fa riferimento più all’aspetto “coreografico” dell’evento che alla sua effettiva rilevanza sul piano politico. Quando il funzionario della Casa Bianca Mike Froman dichiara che “abbiamo fatto una conferenza telefonica per preparare il G20 di Pittsburgh a settembre. Ma questo non ha niente a che fare col G8”, intende dire che il lavoro vero si farà a Pittsburgh, e non al G8 de L’Aquila – che, poi, nemmeno a Pittsburgh si risolveranno i problemi del pianeta, è un altro paio di maniche.

    È più o meno ciò che è successo durante la visita del premier cinese a Roma, Hu Jintao. Il Presidente Napolitano non lo ha apostrofato dicendogli “è intollerabile che la sua polizia stia massacrando gli uiguri mentre lei è in visita qui a Roma, e lei ci fa ribrezzo”, ma si è limitato ad auspicare il rispetto dei diritti umani.

     

    Dal momento che in Italia sono dislocate decine di basi militari statunitensi, con decine di testate nucleari, risulta facilmente comprensibile che qualsiasi presidente americano eviterà con cura di creare inutili attriti con le autorità italiane, da “chiunque” esse siano rappresentate, compreso Berlusconi. Ciò non significa, però, che lo stimino.

    Basta pensare al kit consegnato ai giornalisti americani sul presidente del Consiglio: «Sette-righe-sette di micro biografia. Data e luogo di nascita, nazionalità, professione, ultima vittoria elettorale, data d’inizio del nuovo governo. […] Contro le tre pagine di Giorgio Napolitano. Con la precisazione, vagamente offensiva, che quelle poche note sono tratte da BBC News e da un’agenzia della Associated Press.». http://www.corriere.it/politica/09_luglio_09/stella_righe_e3576fda-6c47-11de-864b-00144f02aabc.shtml

     

    Non gli andò meglio neppure ai tempi del G8 in Giappone:

     

    http://politica.excite.it/news/10313/Gaffe-USA-insulti-a-Berlusconi-nel-press-kit-del-G8

     

    http://www.corrispondenti.net/?id=24317

     

    Dovrebbe anche far riflettere il fatto che “Il G8 costa più dell’intero bilancio che l’Italia dedica alla lotta alla povertà. 400 milioni di euro contro i miseri 321,8 milioni stanziati quest’anno dal Governo italiano per lottare contro la morte per fame e la miseria nel mondo”. Lo denuncia Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace.
    (www.unimondo.org)

     

    In definitiva, è stato allestito un sontuoso banchetto per i “potenti” della Terra sulle macerie di una città devastata, con Berlusconi felice nel suo ruolo di maestro di cerimonie.

    C’è chi si fa un vanto di questo evento, e lo definisce un “successo” italiano.

    Personalmente, di questi successi farei a meno.

  • Di kthrcds (---.---.---.50) 11 luglio 2009 12:58

    Ho dimenticato di esprimere il mio apprezzamento per il commento di georgia  (10 luglio 23:59). Lo faccio ora.

  • Di Andrea (---.---.---.132) 11 luglio 2009 13:19

    Ma quale sinistra?

  • Di Paolo Cufino (---.---.---.242) 13 luglio 2009 01:39

    Concordo pienamente con Georgia: l’articolo più che brutto è buffo. Cosa mai avrebbe potuto dire o fare Obama? Manifestare apertamente la sua poca stima verso il presidente del consiglio di un popolo amico?
    Chi è intelligente e chi non ha necessità (pena la perdita del lavoro) di fare il finto tonto ha capito che la sottolineatura sull’alta moralità del presidente della repubblica altro non era che un apprezzamento, per contrasto, della mancanza totale di questa virtù da parte del signore delle televisioni.

  • Di jabawack79 (---.---.---.170) 14 luglio 2009 17:00

    sto morendo dal ridere.
    QUESTE sono le cose che ti sputtanano all’estero non le foto rubate nella villa di un riccona.
    La sinisitra in italia é FINITA.
    è spsrita dal parlamento, poi dal parlamento europeo.
    Poi tocchera alla tv, poi alla rete.
    E infine alla piazze.
    Manica di sfigati!

  • Di PARDO (---.---.---.121) 17 luglio 2009 09:46

    COME AL SOLITO NON SI VUOLE VEDERE LA TRAVE E CI SI DIVERTE A PIZZICARE SINGOLI EPISODI CHE OCCASIONALMENTE POSSONO FAVORIRE IL NOSTRO PREMIER. SE POI CI SI  VUOLE CONCENTRARE SUL G8 POSSIAMO DIRE CHE SIAMO IN PRESENZA DI UN LEADERSHIP FORTE SU DI UN QUADRO DECISIONALE ASSOLUTAMENTE DELUDENTE.

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