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Due Euro per Berlusconi

 

Quest’anno il nostro Presidente del Consiglio ha guadagnato 10 volte meno che l’anno scorso (da 139 a 14 milioni di euro). Se va avanti così, Berlusconi rischia la fame entro pochi anni. Nel 2014 infatti guadagnerebbe solo 140 euro


Poiché siamo sinceramente convinti che un uomo così sia una risorsa per la nazione, non solo come cibo per comici, ma proprio per far vedere la differenza tra un vero uomo di governo e uno che non gli somiglia per niente;

poiché inoltre, e non secondariamente, è una questione di tradizione e di orgoglio nazionale che il cittadino più influente abbia anche tutti i privilegi più sfacciati, non uno di meno;

poiché infine siamo convinti che un capo del governo sereno dia serenità al Paese, mentre uno che rasenta la povertà sia pericolosamente soggetto a corruzione (tanto poté la sorte, che ribaltò i ruoli…);

per tutti questi motivi chiediamo ad ogni cittadino della Repubblica di donare due euro per Berlusconi.

Inclusi immigrati, bambini e moribondi, siamo circa 60 milioni; a due euro a testa, ce la si fa.

Ma non fate i furbi: 2 euro per ogni italiano vuol dire che dovete versare 2 euro per ogni componente della vostra famiglia, più uno in contributo per i clandestini, più uno per gli indigenti nazionali, più uno per chi non ha internet e quindi non sa. Più altri due perché non si sa mai e perché è sempre meglio abbondare (un euro per ciascun detto…:-).

Insomma, il numero dei componenti la tua famiglia, per due, più cinque. Se siete in tre, fa undici euro; se siete in tredici, trentuno e così via. Se siete Emilio Fede, potete abbondare…

Gli italiani resteranno senza ammortizzatori sociali, ma almeno il Presidente del Consiglio ce l’avrà, e adeguato. Noi continueremo a rimanere senza uno Stato decente, e anche lui, che così condividerà generosamente il nostro destino (è chiaro, ognuno al suo livello…).

In cambio, gli chiediamo solo di mantenere le promesse elettorali.
A cominciare dall’abolizione delle Province e dalla (drastica) riduzione del numero dei parlamentari, dei ministri e deisottosegretari, con relativi sottoboschi clientelari.

Così l’investimento ci rientrerà abbondantemente e moltiplicheremo i soldi spesi.
In più, il Presidente avrà la possibilità di dimostrare che è davvero l’Unto del Signore, e in quanto tale capace di moltiplicare, se non pane e pesci, almeno gli euro.

I nostri, una volta tanto. Insomma, l’affare del secolo.

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