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Dubbi nucleare

Per molte persone il tema del nucleare è un mistero, poiché le fonti d'informazione non sempre usano lo stesso metro di giudizio. L'attuale governo ad esempio dichiara che il nucleare non è una delle soluzioni migliori, ma l'unica soluzione. C'è chi invece non né dello stesso giudizio, e a dirlo sono scienziati e medici di fama mondiale che hanno studiato gli effetti del nucleare sull'uomo e sull'ambiente circostante.

Quindi un cittadino comune ovviamente si troverà davanti ad un bivio non riuscendo a capire quale sia la risposta esatta alla domanda nucleare SI o nucleare NO?

L'unica cosa vera, che ormai credo sia scontata, e che fidarsi di quello che dice un politico o un giornalista viene sempre più difficile, specialmente se il politico è il datore di lavoro del giornalista.

L'unica cosa che possiamo fare è quella di essere giornalisti di noi stessi, quindi non fermarsi a quelle poche fonti di informazione che stanno all'interno del teleschermo o su di un pezzo di carta.

La prima cosa da fare ora e capire che cose è una centrale nucleare e come funziona.

  • LA CENTRALE NUCLEARE

Con centrale nucleare o atomica, si intende generalmente una centrale elettrica che, attraverso l'uso di uno o più reattori nucleari, sfrutta il calore prodotto da una reazione di fissione nucleare a catena autoalimentata e controllata per generare vapore (o gas come l'anidride carbonica) a temperatura e pressione elevate col fine di alimentare turbine connesse ad alternatori e producendo quindi elettricità.Si sente parlare anche di reattore nucleare a fusione, che è un fantomatico sistema in grado di gestire una reazione di fusione nucleare in modo più sicuro e stabile. Attualmente non esistono reattori nucleari a fusione operativi per produrre energia nucleare.

  • CENTRALE NUCLEARE A FISSIONE

In una centrale nucleare a fissione l'acqua è un elemento molto essenziale per poter raffreddare i reattori.Una piccola centrale da 1000 MWatt (1 GWatt) ha bisogno di 1.800.000 litri di acqua ogni minuto, cioè 30.000 litri al secondo, circa un terzo della portata del nostro Po, solo per raffreddare i reattori.
Questo è il motivo per cui le centrali vengono costruite vicino a fonti di acqua fresca: mari, laghi e fiumi.

In Francia, il 40% di tutta l’acqua consumata in un solo anno viene usata per raffreddare i propri reattori nucleari.Il principio fisico alla base della generazione del calore in una centrale nucleare a fissione è dunque la fissione nucleare, ovvero la scissione del nucleo di atomi pesanti quali Uranio e Plutonio.

Ad agosto 2007 vi erano 439 centrali nucleari operative nel mondo, in 31 diversi stati, che attualmente producono il 17% dell'energia elettrica mondiale.

La vita operativa di una centrale nucleare attuale è in genere intorno ai 25-30 anni, anche se oggi si progettano centrali che, mediante la sostituzione periodica di importanti componenti, si ritiene che possano arrivare a 60 anni. Al termine di questo periodo l'impianto va smantellato, il terreno bonificato e le scorie stoccate adeguatamente. Questi aspetti, in parte comuni ad esempio alle miniere ed agli impianti chimici, assumono particolare rilevanza tecnica ed economica per le centrali nucleari, riducendo il vantaggio dovuto al basso costo del combustibile. Il costo di smantellamento viene oggi ridotto prevedendo un lungo periodo di chiusura della centrale, che permette di lasciar decadere naturalmente le scorie radioattive poco durevoli, costituite dalle parti di edificio sottoposte a bombardamento neutronico.

  • SICUREZZA

Ad Hannover, in Germania, il dott. Catch e il dott. Hoffmann ed altri epidemiologi hanno realizzato uno studio dal 2004 al 2007 analizzando, con risultati evidenti, che tutti i casi di leucemia dei bambini dai 0 a 5 anni erano dovuti dalla vicinanza alle centrali nucleari ed hanno scoperto che nella zona di cinque chilometri dalla centrale c’è un aumento di leucemia infantile di tre volte rispetto alla media.

In ogni caso, durante l'esercizio, una centrale nucleare emette piccole dosi di radioattività sotto forma di effluenti sia liquidi che gassosi, in particolare TRIZIO, isotopi del CESIO, del COBALTO, del FERRO, del RADIO e dello STRONZIO, tali emissioni perdurano anche a distanza di decenni dalla chiusura degli impianti.

La scala INES o scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici (International Nuclear and radiological Event Scale) con lo scopo di classificare incidenti nucleari e radiologici e rendere immediatamente percepibile al pubblico, in maniera corretta, la gravità di incidenti di tipo nucleare o radiologico, senza fare riferimento a dati tecnici di più difficile comprensione.

 

  • COSTI E SMALTIMENTO SCORIE

Il costo medio attuale di una centrale nucleare è di circa 2500-3000 Euro/kW elettrico installato, ovvero il costo in conto capitale di una centrale da 1000 MWe elettrico è di circa 3 miliardi di Euro. Il costo dell’EPR da 1600 MW elettrico (il reattore europeo di III Generazione fornito dalla franco-tedesca Areva) viene valutato attualmente, nei paesi occidentali, da 4 a 4,5 miliardi di euro.

Le scorie sono costituite dai prodotti di fissione dell’uranio-235 edel plutonio-239 e dagli elementi transuranici che sigenerano all’interno del nocciolo di un reattorenucleare. Questi elementi, che vanno dallo zinco ailantanidi, costituiscono circa il 3% della massa totaledei rifiuti e contengono circa il 95% della radioattivitàtotale generata dalla fissione nucleare. La loro quantitàe volume, tuttavia, sono assai ridotti.

Tutti gli oggetti esposti alle radiazioni assorbono radioattività, diventando scorie radioattive. Le scorie devono essere stoccate anche per molte migliaia di anni per far decadere il livello di radioattività. Attualmente nessuna tecnologia è in grado di distruggerle.

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