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Dove c’è strage c’è IMPREGILO

Il terremoto che ha colpito l’Abruzzo ha portato gravi conseguenze. Infatti, oltre a molte vittime e sfollati, ha anche distrutto l’ospedale la struttura che serviva di più. Ma chi l’ha costruito? La ditta COGEFAR, assorbita da IMPREGILO.
 
Dove c’è la possibilità di guadagnare, ci sono sempre gli stessi signori: è una regola fissa che distingue l’Italia. Ma se sbagliare è umano, perseverare è da stupidi e incoscienti. Nella città abruzzese oltre alle case private, sono crollati edifici controllati dalla regione e dagli enti pubblici, come l’università, la casa degllo studente e l’ospedale. Ma la struttura che forse era la più idonea in questo momento d’emergenza è sicuramente l’ospedale. Purtroppo l’ospedale è stato reso inagibile per il 90% della struttura e i tecnici hanno potuto appurare che sono stati trasgredite le più elementari regole dell’edilizia.

Ma chi ha potuto costruire un castello di sabbia al posto di un ospedale efficiente? La struttura sanitaria è stata edificata dalla ditta COGEFAR, assorbita da IMPREGILO. Alla fine ritorna sempre. Quella che ha causato l’emergenza rifiuti a Napoli. La stessa che è riuscita a incrementare le spese per i lavori della TAV con i quali ha causato danni ambientali enormi. Quella che lavora sulla Salerno-Reggio Calabria e ha chiesto e ottenuto un prolungamento della consegna dei lavori di altri tre anni, ottenendo ovviamente altri fondi. La stessa che ha vinto l’appalto per la costruzione del Ponte di Messina. La stessa che dovrà costruire sul nostro territorio le centrali nucleari. La stessa i cui vertici sono stati indagati a tutto spiano.

La costruzione dell’ospedale aquilano è stata iniziata nel 1972 appunto dalla ditta Cogefar, e terminata nel 1999. Il portavoce di IMPREGILO ha smentito qualsiasi responsabilità della ditta da lui rappresentata, dichiarando che l’azienda in considerazione ha ottenuto soltanto nel 1991 i lavori di rifiniture sull’ospedale, terminati nel 2002. Ha dichiarato inoltre che sono stati effettuati : pavimenti, bagni, impianti elettrici e meccanici, mobili, opere di cintura. Ma , come si può rilevare dal sito della compagnia di costruzioni, l’ospedale dell’Aquila è stata costruita dalla stessa. Infatti questa grandissima azienda ha costruito anche:

Ospedale di Lecco; Istituto Oncologico Europeo di Milano; Ospedale di Modena; Ospedale di Careggi; Ospedale di Poggibonsi; Ospedale di Viareggio; Ospedale Destra Secchia. Inoltre, ospedali a L’Aquila, Cerignola e Menaggio.

Un’impresa a cui, nonostante gli scandali, gli errori, le condanne, è stata permessa la costruzione di strutture sanitarie che dovrebbero servire in caso di emergenza. Ma ovviamente in Italia si persevera troppo, rendendo infinita la stupidità e soprattutto la cupidigia di alcuni signori. Della struttura sanitaria si è occupato anche il senato nel 2000, dichiarandola opera incompiuta, la relazione finale poteva essere recepita dal web, ma magicamente è sparita il 9 marzo. E’ tuttavia raggiungibile al seguente link: http://web.archive.org/web/20070331...

E cambierà mai qualcosa? Come fa a cambiare qualcosa in un paese dove si persevera.

Nel frattempo resteremo, come sempre, a guardare, tra un mese circa sarà tutto dimenticato, il terremoto sarà un brutto ricordo nelle teste di 28 mila persone e a nessuno interesserà più verificare a chi verranno dati gli appalti per la ricostruzione dei paesi distrutti. Nel frattempo la stessa azienda, che ha effettuato la messa in funzione di un ospedale che non aveva i presupposti per essere utilizzato, sarà impegnata a finire la A3, a costruirci il ponte sullo stretto di Messina, a progettare le centrali nucleari e a distruggerci il territorio con la TAV. Mentre 28 mila persone abiteranno in tende e bunker ancora per lunghissimo tempo. Come si sa ? perché siamo in Italia e in questo paese si persevera troppo.

Commenti all'articolo

  • Di cometa (---.---.---.149) 9 aprile 2009 15:50

    E ricordiamoci bene: era solo il 26 marzo scorso.
    "Gli uomini di Impregilo in Campania sono stati veri eroi che qualcuno ha cercato di ostacolare ma hanno tenuto duro", ha detto il premier riferendosi alla vicenda giudiziaria che ha visto il coinvolgimento della società. Vicenda sfociata in processo nei confronti delle società del gruppo che per anni hanno avuto il monopolio dello smaltimento rifiuti nella regione e che hanno costruito anche l’inceneritore di Acerra.
    La fonte è Virgilio Notizie.

    Tutti questi nodi devono venire al pettine.
    Ciao, cometa

  • Di eptor10 (---.---.---.243) 9 aprile 2009 18:36

     Ci hanno fatto affogare nella monnezza per anni, ci hanno riempito di balle tossiche che bruceranno nei loro impianti d’incenerimento obsoleti ed ora l’ospedale. BBBASTAAAA

  • Di Frattaglia (---.---.---.63) 9 aprile 2009 19:17

    E daranno l’appalto per la ricostruzione alla stessa Impregilo che a sua volta la darà in subappalto ad un’altra azienda. Perchè alla fine l’impregilo è solo una facciata per raccogliere soldi pubblici attraverso gli appalti pubblici per poi ripartire l’utile con chi gli ha concesso l’appalto. Il tutto in modo legale siccome l’italia non ha il conflitto di interessi e i politici possono essere titolari o dirigenti di aziende.

    GOVERNO >> IMPREGILO >> POLITICI >> GOVERNO >> IMPREGILO >> POLITICI.... e così via all’infinito

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