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Dopo le proteste in Italia, ecco che arriva l’Europa. Bruxelles si mobilita contro il DDL Gelmini

La riforma universitaria non piace nemmeno all’estero. Dopo le proteste in Italia, ecco che arriva l’Europa. Bruxelles si mobilita contro il DDL Gelmini
Il giorno della votazione alla camera, doppio appuntamento nella capitale europea. Gli studenti dicono no con un “Flash-Mob”.

Mentre su Internet si è diffuso un comunicato del Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, che invita gli studenti attraverso Youtube a “non farsi strumentalizzare”, un gruppo di ragazzi si organizza per manifestare a Bruxelles contro il controverso decreto legge sulla riforma universitaria.

L’appuntamento è stato dato a tutti, studenti, ricercatori, dottorandi, italiani e non, per martedì 30 novembre, giornata della votazione alla Camera del decreto legge 133/2008.

Due gli incontri e i luoghi prescelti: l’Université Libre di Bruxelles, comprensorio universitario della città dove i ragazzi si sono riuniti a mezzogiorno, e Place de Luxembourg, sede del Parlamento Europeo, dove la mobilitazione avrà luogo alle 16.30, mentre all’interno si starà svolgendo il quotidiano lavoro delle commissioni europee.

Il gruppo organizzativo ha scelto di manifestare sotto forma di “Flash-Mob”.

La regola è semplice: i partecipanti si accordano per compiere tutti la medesima azione, in sincrono, nello stesso luogo. Niente contestazioni politicizzate, solo libri alzati al cielo per reclamare il diritto allo studio, alla ricerca e al sapere.

Lo slogan della manifestazione è chiaro: “Il futuro non ha confini”.

Per questo motivo è stato deciso di coinvolgere non solo l’alto numero di “cervelli in fuga” (o in “esilio” come si definiscono gli stessi studenti italiani) ma anche i loro colleghi stranieri che, abituati a un sistema d’istruzione ben diverso, più accessibile a livello economico e ricco di possibilità lavorative, si uniranno per sostenere la mobilitazione.

Il gruppo sarà, infatti, molto eterogeneo: studenti italiani iscritti all’università in Belgio, partecipanti al programma di scambio europeo “Erasmus”, ricercatori, dottorandi, ragazzi e ragazze del posto, semplici sostenitori.

Invito al Flash-Mob

Lo scopo è comune: quello di unirsi per far comprendere l’importanza dell’istruzione, della ricerca e di un futuro certo, tutti valori che superano i confini nazionali.

Gli studenti di Bruxelles e dintorni si mobilitano, dunque, a sostegno dei loro colleghi in Italia, intenti a manifestare sopra i tetti delle università e per unirsi, da lontano, alla causa e agli sforzi finora compiuti.

Nei due “Flash-Mob” di oggi, infatti, sarà ripresentato lo stile dei così detti “book-block” di Roma, durante i quali gli studenti hanno manifestato indossando libri costruiti con cartoni, personale simbolo del “sapere”.

Il carattere transazionale della contestazione non solo supporta la critica mossa dagli studenti italiani alla riforma, ma ribadisce il valore universale del diritto all'istruzione, da non trasformare in un privilegio, che le istituzioni concedono o negano ai loro cittadini.

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