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Documenti segreti: il sotterfugio dell’Europa Unita (UE)

E’ cospicua la documentazione, finalmente desecretata, pubblicata dal quotidiano “ The Telegraph”, attestante, sin dai primi anni ’50, l’intervento degli USA nel finanziamento del sotterfugio conosciuto come Europa Unita (UE).

Quella scellerata iniziativa celava il timore dell’allora Presidente americano Truman, secondo il quale l’accordo di Yalta, stipulato con Stalin, manifestava preoccupanti cedimenti. Perciò egli si adoperò nell’intento di stabilire “un fronte unito volto a dissuadere il Kremlino dall’avvio di una maggiore espansione oltre i confini dell’est europeo”. Risulta significativa al riguardo, una nota del 26 luglio 1950, con la quale il generale William J. Donovan, già dirigente dell’ufficio dei servizi strategici americani, o OSS, precisava che “la campagna scatenata per promuovere il parlamento europeo” era “di pieno diritto”.

La documentazione resa disponibile dal giornale “ The Telegraph”, dimostra che “la CIA era solita trattare con alcuni dei ‘padri fondatori’ dell’EU come funzionari a contratto, impedendo attivamente la ricerca di un finanziamento alternativo che permettesse alla stessa di eludere la dipendenza da Washington”.

Una dichiarazione rilasciata dall’ex capo di stato maggiore americano, Robert Schuman, rivela che il graduale avvio del processo destinato a esitare nell’UE, fu approntato dal segretario di stato Decano Acheson, durante una riunione tenuta segreta a Foggy Botton. Nel contempo, l’amministrazione Truman, esercitava pressioni sulla Francia affinché si estendesse l’accordo anche con la Germania. Quelle pressioni vennero formulate nel corso di una animata riunione tenutasi nel mese di settembre del 1950, durante la quale gli USA minacciarono, nel caso di fallimento dello stesso, l’attuazione di manovre ritorsive sugli aiuti previsti dal Piano Marshall.

Riguardo uno degli osannati padri fondatori dell’EU, Jean Monnet, dalla documentazione disponibile emerge che egli fu un agente degli USA e che aveva trascorso molti anni in America come fiduciario del Presidente Franklin D. Roosewelt. Di questo era al corrente il generale De Gaulle, che perciò lo tenne a debita distanza.

Il quotidiano “The Telegraph”, rimarca ancora che quei figuri si macchiarono di “orribili errori” nel tentativo di dar vita con ogni mezzo disponibile alla famigerata unione monetaria europea. All’inizio, lo fecero in gran segreto, nell’attesa che “l’adozione di quelle proposte divenisse inevitabile”. A quella sciagurata iniziativa, seguirono poi le inevitabili “trappole” dei debiti degli Stati e della deflazione, unitamente con la piaga della sempre più ingravescente disoccupazione.

Tuttavia, l’amministrazione americana, ha registrato anche voci dissenzienti riguardo quel diabolico progetto. Una di queste voci, è quella di John Kormblum, responsabile delle questioni europee presso il Dipartimento di Stato negli anni ’90. Costui ha definito “un incubo” il tentativo di stabilire una intesa con Bruxelles. Precisando inoltre “di essere del tutto frustrato” dall’attuazione di quel diabolico disegno. Ma, ancor più, ha affermato: “Tanto il Regno Unito, come l’Occidente, sarebbero adesso in una situazione economica molto migliore se il Regno Unito uscisse fuori dall’UE”. Di fronte a questa situazione, viene da domandarsi se sapranno recepire questo pericoloso allarme i troppi creduloni convinti ancora di chissà quale utilità pratica dell’UE.

Il mantenimento dell’odierno assetto geopolitico europeo, costituisce, soprattutto grazie alla presenza inglese, una garanzia per gli USA nei confronti della Russia, la quale rappresenta per gli americani una costante minaccia militare. Su questo aspetto si sofferma il giornale “ The Telegraph”, il quale ricorda che la documentazione in suo possesso non sia semplicisticamente “una storia antica”, ma che sia invece la prova della intromissione “fino al collo”dei servizi segreti americani nelle questioni dell’UE.

Una così deprecabile ingerenza straniera negli affari interni europei, seguita tuttavia ad apparire ancora priva di pesanti conseguenze agli occhi dei tantissimi incapaci i quali, pur di fronte alla inoppugnabilità delle evidenze, seguitano a ritenere in sintonia con i principii della democrazia le trame e i conflitti peculiari delle tristemente note “giacche azzurre”. Nella loro miopia, queste ultime, responsabili dell'esecrabile ecatombe e della segregazione del popolo dei nativi americani, esprimerebbero, attraverso le loro compulsive spinte espansionistiche, niente meno che la più compiuta democrazia del pianeta! Omettendo, scientemente o per ignoranza, di precisare che la vera democrazia si collochi agli antipodi rispetto alla efferata autarchia americana, la quale, pur essendo sistematicamente ricusata dalle genti sottomesse, venga esportata con la forza degli intrighi e delle armi.

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