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Digg: ecco il primo colpo dei Social Saldi

I saldi sono iniziati da pochi giorni ed ecco messo a segno il primo grande colpo dei Social Saldi. Ieri infatti Digg il popolare sito di social news è stato venduto, meglio "svenduto", per 500 mila dollari a Betaworks, proprietaria anche di Bit.ly. E il prossimo?

La notizia sta facendo il giro del web ed è una di quelle notizie che fanno pensare. Si perché sebbene Digg, specie negli ultimi due anni, non abbia avuto vita facile con diverse vicissitudini, nessuno immaginava però che sarebbe stata svenduta alla prima occasione. Svenduta perché se pensate che solo poco tempo fa aveva ricevuto un finanziamento di ben 45 milioni di dollari, come riporta il Wall Street Journal, da Greylock Partners, che investe anche su Facebook, da Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn, e da Marc Andreessen, venture capitalist. E se a questo aggiungiamo che l’azienda che ha comprato Digg, Betaworks, è proprietaria tra gli altri brand anche di Bit.ly che solo tre giorni fa ha ricevuto un finanziamento di 15 milioni di dollari, allora si capisce che non è un affare, ma una pura e semplice svendita. Un saldo di fine estate.

Sul web, e non solo, fa ancora sensazione sapere che Facebook ha comprato Instagram pagando la cifra di un miliardo di dollarimeno di quanto Audi ha sborsato per comprare la storica azienda Ducati e anche mendo di quello che hanno sborsato gli Emiri del Qatar per comprare il marchio Valentino, tanto per citare due esempi a noi italiani molto vicini.

Quindi la notizia di Digg, fondata nel 2004 da Kevin Rose e indicata da sempre come una delle migliori startup della Silicon Valley, svenduta per 500 mila dollari, a fronte di una valutazione vicina ai 160 milioni di dollari, fa pensare. E stiamo parlando di un sito che nel mese di maggio ha fatto registrare 7 milioni di visitatori unici (fonte: comScore).

Betaworks fa sapere che disegnerà un nuovo Digg più snello, con un team più ridotto e non c’era da immaginarsi qualcosa di diverso.

Piuttosto, a fronte di questa “svendita”, ce ne saranno altre? Forse si, molto probabile. Anche perchè continuare a pensare che quelle cifre pagate da Facebook possano reggere a lungo è davvero difficile. E allora si sta sgonfiando la “social media bubble“? E quindi significa ammettere che esista, come scriveva qualche mese fa Rebecca Greenfiend su The Atlantic Wire, proprio a proposito dell’acquisizione di Instagram da parte di Facebook. Ma anche la stessa quotazione di Facebook a Wall Street è stata sovrastimata.

E quindi è lecito pensare che da qui in avanti ci si possa aspettare altri colpi da saldo? Voi che ne pensate?

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