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Davanti alla diaria, i cinque stelle votano contro Grillo: la vogliono tutta

3500 euro di mantenimento a Roma, circa 1000 euro di trasporti e taxi da e per l'aeroporto, e fino a 3086 di telefono all'anno. Parte della diaria cinquestellina, cosa farne?

Alle 21 di ieri sera si è concluso il sondaggio grillino con il quale si chiedeva ai parlamentari del Movimento cinque stelle cosa fare della diaria e delle parti accessorie dello stipendio, spese per collaboratori e attività politica, rimborsi per taxi e telefono. I 130 partecipanti su 163 tra deputati e senatori, hanno "disobbedito" in maggioranza, esprimendo la volontà di voler trattenere tutto e rendicontare, con restituzione eventuale volontaria della parte eccedente.

Così il 48% chiede di mantenere le diare, in contrasto con la direttiva di Grillo e Casaleggio, i quali in una nota proponevano di devolvere l'eccedenza ad una Onlus: "I parlamentari devono percepire solo 5.000 euro lordi di indennità e ogni altro rimborso relativo a spese effettivamente sostenute rendicontate periodicamente. La differenza dovrà essere destinata al fondo di solidarietà".


Suggerimento condiviso solo dal 36%, mentre la restante parte si divide tra una minoranza d'accordo a trattererla tutta per i primi quattro mesi per poi lanciare un nuovo sondaggio, un 8% combattuto tra mantenerla al completo o solo l'80%, mentre il 5,30% dei votanti opterebbe per un tetto di spesa secondo le macroaree.

In ogni caso, stando ai fatti, davanti ai 5000 euro lordi di stipendio, che diventano 2500 netti, i parlamentari sembrano agire tutti per la stessa direzione, e votano controcorrente; alcuni sarebbero tentati di chiedere una "personale" indennità, in base ai carichi familiari e situazione economica pre-incarico.

L'idea del leader comunque avrebbe messo da parte un bel gruzzoletto, intorno ai 5 milioni di euro, che sarebbero finiti in fondi non lucrativi, ma la maggioranza sembra esprimersi diversamente. La questione non si determina con il sondaggio, i Cinque Stelle saranno chiamati a discuterne di nuovo questa settimana in un'assemblea durante la quale si parlerà anche delle Commissioni parlamentari di Controllo.

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