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Dalla democrazia alla "mignottocrazia". Veronica Lario non ci sta e divorzia

Ovvero come si è involuta la nostra democrazia dal 1948 a oggi.

Se i padri costituenti avessero immaginato cosa sarebbe diventata 60 anni dopo la democrazia italiana, per la quale avevano lottato, superando anche profonde divisioni ideologiche al momento di redigere la Carta costituzionale, probabilmente avrebbero gettato la spugna o introdotto criteri più rigidi per tutelarla.

Sessantun’anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, l’Italia è passata dalla democrazia alla "mignottocrazia".

Il copyright della (geniale) definizione appartiene al senatore Paolo Guzzanti, ex penna prestigiosa di "Repubblica", poi passato alla corte di Berlusconi e oggi - dopo la nota vicenda che ha opposto la figlia Sabina al ministro Carfagna - tra i più acerrimi nemici dell’omino di Arcore.

C’è un passaggio intermedio, nella storia della nostra Repubblica, che però il senatore Guzzanti dimentica e che ha portato a questo stato di cose: la plutocrazia. Come recita il dizionario De Mauro, la "supremazia politica e sociale dei ceti che detengono le grandi ricchezze finanziarie e industriali".

La plutocrazia è il regno di Berlusconi che la impersonifica sin dal 1994.
Mai visto, infatti, in una democrazia occidentale, l’uomo più ricco del Paese divenire premier e ammansire, con i suoi soldi e le sue Tv, alleati riottosi e oppositori (alcuni dei quali passati allegramente tra le sue fila), inclusi alcuni comunisti di lungo corso - vedi il ministro Bondi, ex sindaco "rosso" di Fivizzano - folgorati sulla via di Damasco, pardon...di Arcore.

Adesso siamo passati alla terza fase: dalla plutocrazia alla mignottocrazia, appunto.


Dove basta accondiscendere alle voglie dell’Imperatore (la definizione non è mia, ma della moglie del premier, Veronica Lario) per fare carriera politica senza neanche gavetta o anticamera.

La faccenda si è resa ancor più visibile nelle ultime settimane con la scelta di Berlusconi di candidare belle ragazze senza alcuna esperienza politica precedente, molte delle quali con trascorsi in programmi televisivi piuttosto imbarazzanti.

In famiglia è stata la goccia che ha fatto trabocare il vaso: Veronica Lario, di fronte all’ennesima, volgare, sortita del marito "tombeur de femmes", ha prima sbottato sui gionali contro le candidate-veline definite "ciarpame senza pudore", poi - nonostante il ritiro di molte delle candidature "incriminate" - ha deciso che la misura era ormai colma. Oggi ha annunciato di voler divorziare, pur consapevole di ciò che l’aspetterà: un fuoco di fila da parte dei giornali e delle Tv berlusconiane schierate a difendere il padrone.

Gli italiani e le italiane dovrebbero sapere da che parte stare. Dalla parte della dignità. E del merito. Ma non sarà così. Vincerà ancora una volta la linea del premier.

In fondo agli italiani la figura del macho conquistatore, del donnaiolo impenitente è sempre piaciuta, sin dai tempi di Mussolini.

Se poi il macho conquistatore, di professione primo ministro, è un arzillo settantenne, ricco, spaccone e pieno di soldi, piace ancora di più.

La mignottocrazia è servita. La democrazia è morta. Facciamocene una ragione.

Commenti all'articolo

  • Di briante (---.---.---.190) 3 maggio 2009 13:39

    Non ci sono argomenti più importanti?

    • Di Roberto Calabrò (---.---.---.238) 3 maggio 2009 14:00

      Sicuramente ce ne sono. Ma se in 60 anni siamo passati da De Gasperi e Togliatti alla candidatura di soubrette senza alcuno spessore politico un motivo ci sarà. E’ un segno dei tempi (grami) che stiamo vivendo. Il pezzo vuole essere un semplice spunto di riflessione. E occasione di confronto. Non credi anche tu?


  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 3 maggio 2009 13:56

     francamente stai esagerando ed hai passato ampiamente il limite del ragionevole. Non è un partito per quanti voti esso abbia che decide sul sistema democratico. La tua analisi è sommaria e distruttiva, la conclusione logica dovrebbe essere "organizziamo la lotta partigiana" visto che ormai la trasformazione è avvenuta e la democrazia è morta. Ma già il fatto che tu abbia potuto scrivere questo articolo dimostra esattamente il contrario. E poi la tanta gente che ha preso posizione contraria, chi si batte per cambiar musica tutti questi sono contro le tue semplificazioni.
     Ci sono, è fuori dubbio, brutti segnali che vengono dalla pubblica opinione ma proprio perchè siamo in democrazia riusciremo a cambiare lo stato di cose esistente, riusciremo a ribaltare i processi degenerativi.
     Esiste in Italia una pubblica opinione che non si arrende e che si organizza nelle tante pieghe della società, cercala, aiutala, se vuoi dare una mano costruttiva, e non lasciar credere che la partita sia finita e che siamo in dittatura perchè questa è una grossa bugia.

    • Di Roberto Calabrò (---.---.---.238) 3 maggio 2009 14:22

      Non siamo, ancora, in dittatura. Ma ci avviciniamo, ad ampie falcate, verso un totalitarismo morbido. Verso il pensiero unico.
      Quando il sistema di valori nato dalla Resistenza e tutelato dalla Costituzione va in frantumi, nell’acquiescenza generale (e la valanga di voti pro-Berlusconi nelle ultime tornate elettorali ne dà ampia conferma), i segnali di un imbarbarimento della nostra democrazia ci sono tutti. E sono gravi.
      Che lo spazio di agibilità democratica nel nostro Paese si stia assottigliando sempre di più (diciamo dal 1994 in avanti) ce lo dice anche Freedom House, l’organismo indipendente che verifica la libertà di informazione in 195 paesi del mondo e che ha giudicato l’Italia il fanalino di coda d’Europa.
      Sono d’accordo sul fatto che ci sia ancora uno zoccolo duro di sinceri democratici che, come il sottoscritto, cercano di resistere quotidianamente allo status quo.
      Tuttavia è impossibile non vedere la degerazione del sistema democratico nel nostro Paese.
      Soprattutto se si confronta lo spessore culturale e morale della classe dirigente di oggi (di destra e di sinistra) con quello che informava i padri costituenti.

  • Di Alberto (---.---.---.211) 3 maggio 2009 14:22

    I padri costituenti di cui tu parli, caro Roberto, non andavano (forse) a caccia di ragazzine. Però fra le loro file c’erano assassini che non avevano esitato ad uccidere o fare uccidere durante quella guerra civile che va sotto il nome improprio di lotta partigiana. Vogliamo poi ricordare quanto e come questi illustri padri costituenti hanno rubato (ma rubato nel senso vero del termine) in sessant’anni di repubblica? A quale sfascio hanno condotto un paese che non a caso è rimasto un paese di mediocri, dove niente funziona?
    Spiacente, ma io fra questa gente e Berlusconi, preferisco di gran lunga Berlusconi. Anche se ha un palese conflitto di interessi. Anche se corrompe i direttori dei giornali. Anche se fa gaffe a non finire. Anche se va alla festa di compleanno di una diciottenne che lo chiama papi. Con tutto questo, è ancora mille volte meglio lui della marmaglia che, da persona anziana, per tanti anni ho dovuto vedere prima di lui. Ti saluto

    • Di Mara (---.---.---.237) 3 maggio 2009 14:40

      Trovo la tua analisi molto giusta. Però permettimi una riflessione sul concetto di Mignottocrazia. Non vorrei dire, ma il mondo (ed anche l’Italia) è pieno di donne bellissime e valide che non si abbassano a certi livelli. Nel nostro paese poi, col mammismo imperante, sono proprio queste donne a pagare lo scotto maggiore, dovendosi confrontare con uomini che le temono pur essendone profondamente attratti. Il prezzo da pagare spesso è un’estrema solitudine. E poi, se ci sono delle "mignotte", ci sarà anche chi le sfrutta e questi sono sempre gli uomini

    • Di Lapoo Straparla (---.---.---.95) 3 maggio 2009 20:23

      Devo dire che, nonostante gli anni e l’esperienza vissuta che dici di avere, caro Roberto..preferire Berlusconi ai partigiani "assassini" mi fa un pò specie. Forse non sai che la guerra ti spinge a fare scelte dolorose, uccidere qualcuno per la libertà di altri..forse non sei abbastanza maturo per capire cosa spinse i partigiani e gli altri movimenti a fare quella guerra, una guerra che ha fatto troppe vittime perchè i vinti (i fascisti e quelli di Salò) hanno resistito in nome..della Patria. La patria..quella patria in cui i manager fanno profitti da capogiro e chi sta nei cantieri rischia ogni giorno di perdere la vita, la patria...in cui certi politici si riempiono la pancia in cene loculliane e la gran parte dei contratti(soprattutto per i giovani e le donne) sono a termine e rinnovabili di termine in termine in eterno (senza applicare una direttiva europea che pone un numero limite a questi), la patria...di quelli che ti chiedono il voto, trovano i nemici per i fini elettorali tra i più poveri e i più deboli nella società (immigrati, straccioni e omosessuali) e di quelli che il testamento biologico è carta straccia, di quelli senza diritti e tutele, di quelli che dopo il 2030 (periodo in cui ci sarà il picco dei pensionamenti) continueranno a pagare quelle pensioni (forse anche la tua) e non ne avranno una...
      Almeno i padri costituenti avevano un’idea della collettività, dei diritti e della serietà ma oggi il parlamento è teatro di commedie grottesche e assurde. Craxi non era un padre costituente e lo sfascio è successivo alla nascita della costituzione. Con tutto il rispetto dovuto, penso tu debba pensarci due volte prima di scrivere ciò che hai scritto.
      Saluti

    • Di Lapoo Straparla (---.---.---.95) 3 maggio 2009 20:25

      mi scuso con Roberto Calabrò ma la risposta era per Alberto..
      Saluti

  • Di malatempora (---.---.---.178) 3 maggio 2009 15:54

    Una rapida risposta per briante che si lamentava della mancanza di argomenti più interessanti. Il nostro premier ha vinto le elezioni e raccoglie tanti consensi tra la gente anche con queste cose, il gossip non è banalità e sciocchezze come tanti pensano.L’immagine di Berlusconi si è formata grazie a queste cose; tra i tanti suoi difetti un pregio bisogna riconoscergli, quello di aver saputo utilizzare i mass-media e come solleticare gli istinti più bassi di un’ampia fetta del popolo italiano, consentendogli di vincere le elezioni in modo schiacciante.Non è casuale che anche Mussolini abbia giocato su queste cose,attraverso un populismo di facciata che però gli permise di raggiungere i suoi obiettivi. Tuttavia gli interessi che proteggeva erano ben altri, quelli degli agrari e dei grupppi industriali e finanziari; lo stesso dicasi di Berlusconi anche se con qualche leggera differenza. Entrambi con la smania del consenso da ottenere a tutti i costi.Poi una risposta per Rocco Pellegrini, oggi non esistono più la censura o il divieto di esprimere le proprie opinioni ma metodi più sottili che passano attraverso il controllo dei mass-media più importanti. Non ti pubblico, non ti permetto di parlare in televisione, sei invisibile. Qualcuno dirà: esiste internet ma tra la babele di informazioni che vomita tutti i giorni, distinguere quella buona dalla cattiva richiede un impegno non da poco e riguarda una minoranza di utenti particolarmente impegnati e culturalmente preparati. Sul commento di un certo Alberto, c’è poco da dire, rappresenta bene quello che è diventata l’Italia oggi: il qualunquismo all’ennesima potenza e l’ignoranza della storia.

  • Di Leda (---.---.---.36) 3 maggio 2009 17:44

    Già in molti altri siti ho posto e mi sono posta questa domanda: ma perchè chi lavora per Berlusconi nel PdL da anni accetta di farsi superare e sorpassare da signorine iscritte al partito dall’altroieri? Perchè non si fanno avanti pretendendo maggiore considerazione e un minimo di riconoscimento? Come mai i suoi alleati sopportano e supportano atteggiamenti esecrabili che umiliano il loro legame politico, sminuendo e svalutando il lavoro decennale di tanti? Come possono ministri con anni di esperienza, di lavoro e di studio, accettare di condividere le loro cariche con donnine sconosciute saltate fuori improvvisamente da chissà dove mentre i loro colleghi parlamentari super qualificati devono accontentarsi di stare a guardare? Che la Lario si senta umiliata dalle pubbliche infedeltà del marito è naturale, è innaturale che non lo siano coloro che lavorano con lui e per lui da anni. Perchè è evidente che Berlusconi ha più considerazione per le sue compagne di letto che per i membri del suo partito! Ormai essere donna e lavorare al suo fianco da adito a pubbliche e pruriginose domande, mentre gli uomini, che non hanno i giusti attributi fisici, sembra non abbiano più la possibilità di fare carriera! Ma veramente non c’è alcun malumore nel PdL? E nessuna donna è irritata dagli atteggiamenti del suo leader? Ma la reputazione ormai non conta più per nessuno?!?

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.159) 3 maggio 2009 18:52
    Damiano Mazzotti

    Una volta le belle donne si portavano a letto e le intelligenti si portavano in parlamento.... adesso si portano in parlamento per godere di bella compagnia dato che i parlamentari non portano idee ma devono solo obbedire... e forse si portano anche a letto... le cose cambiano... In Italia, sempre in peggio...

  • Di cecco (---.---.---.105) 3 maggio 2009 19:14

    ecco la nostra seconda repubblica....
    guardateli tutti e 5

  • Di Highlander (---.---.---.16) 4 maggio 2009 08:40

    A Robbé,
    te sei scordato che prima de arrivà de arrivà alla mignottocrazia semopure passarti pe AMATO,PRODI, D’ALEMA, ARIAMATO, ARIPRODI (o vive VELTRONI) boni a nulla, ma forti a ..forchetta ...
    Vabbè, Veronica è stata na soubrette, senza "spessore culturale" come dichi tu, ma che importa, mica tutti possono avé lo spessore de rotelli o vetrone, no?

    BERLUSCONI è UN GRANDE LEADER, UNO STATISTA DI RANGO, UN REGALO DI DIO ALLA NAZIONE. Veronica non l’ha capito. Divorzi pure, se ritiene.
    MA LA STORIA DEVE ANDARE AVANTI.

    MAI PIùFORCHETTA! MAI PIù MAGNONI!

  • Di L’accidioso (---.---.---.117) 4 maggio 2009 11:19

    Fino a qualche decennio fa la società era fatta di ladri a galantuomini, ceti nettamente separati, oggi chi sono i ladri e chi i galantuomini?. Come siamo caduti in basso, facciamo ridere l’intera Europa e continuiamo a rallegrarci guardando in tv il nostro onnipresente premier con il suo sorriso stampato che continua ad impoverirci . povera Italia.

  • Di Highlander (---.---.---.16) 4 maggio 2009 12:28

    POv accidioso, che significa "facciamo ridere tutta Europa"? Se tu capisci nel caso tuo di far ridere tutta Europa, perché non la smetti di scrivere tali scemanzi sul forum?

    BERLUSCONI é UN DONO DI DIO DATO ALLA NOSTRA MARTORIATA NAZIONE!

    MAI PIù PAGNOTTA! MAI PIù SINISTRA! MAI PIù FURBACCHIONI ALLA FORCHETTA!
    VIVA LA DEMOCRAZIA! VIVA BERLUSCONI!

  • Di sara (---.---.---.228) 6 maggio 2009 10:30

    Lo sbaglio di inserire nella lista alcune donne dello spettacolo di accertata ignoranza era da criticare e fin qui ci eravamo arivati un pò tutti , anche se pochi avevano pensato che era solo un gioco per prendere maggiori consensi , cmq boigottata questa scelta non vedo ora dove stanno gli altri problemi ....
    Veronica Lario dopo tanti anni di matrimonio lascia il marito sicuramente perchè ha capito di poter aver più soldi da divorziata che da sposata non perchè all’improvviso è stata folgorata dalla vera natura del suo coniuge ....
    Inoltre non penso che sia colpa di Berlusconi se ora regna la mignottocrazia .......La mignottocrazia c’è sempre stata c’è e ci sarà sempre perchè è uno dei tanti cancri insieme alla mafia di cui il nostro paese è ammalato... e non è solo il Premier che è ammaliato dalle belle donne la lista è lunga dai politici sposati agli uomini comuni SPOSATI e ai numerosi casi di preti un pò sviati.....Dimentichiamo forse Imbriani(1840-1886) e il suo libro la Bella Bionda ?"L’autore mette in primo piano l’ignavia e la corruzione della classe politica d’allora nella figura di Mimì Squillacciotti, che, brigato perché la bella Ersilia, orfana e povera, ottenesse un posto di maestra dopo averne fatto la sua amante, e attaccato per questo dai propri avversari politici non meno corrotti di lui, crolla politicamente portandosi dietro di sé, incapace di difenderla, la sua amante, che perde il posto e la sicurezza economica conquistata"
    SARA’ ANCHE UN GRAN LEADER MA NON LE INVENTA MICA TUTTE LUI?

  • Di MIGO (---.---.---.16) 6 maggio 2009 12:06

    Suona suona tuo trombone
    Farnceschiello e papppatioria connessa mollerete la pagnotta ...

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