• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Da marzo 2013 stop ai test di cosmetici sugli animali

Da marzo 2013 stop ai test di cosmetici sugli animali

Dall'11 marzo 2013 scatta il divieto assoluto di vendita di prodotti testati su animali.

L'ultimatum è stato fissato dall'Unione Europea, attraverso un Regolamento risalente all'11 marzo 2009 (EC n.1223), che metteva al bando i prodotti cosmetici con ingredienti o combinazioni di ingredienti testati su animali, ma concedeva una proroga di qualche anno, dalla scadenza definitiva nel marzo 2013 appunto, necessaria a sperimentare metodi alternativi ai test su cavie.

Un primo regolamento dell'11 settembre 2004 già proibiva di testare su animali prodotti cosmetici finiti, ma questa recente imposizione salvaguarda anche dalle sperimentazioni su cavie delle singole componenti dei cosmetici.

Tonio Borg, eletto lunedì 21 gennaio alla carica di commissario europeo incaricato della Salute e della Politica dei consumatori (pur occupando già ad interim il posto, in seguito alle dimissioni di John Dalli il 16 ottobre 2012, per un coinvolgimento corrotto nell'industria del tabacco), il 13 novembre scorso dichiarò di essere sfavorevole a un'ulteriore posticipazione del divieto, perché "se non vi è obbligata, l’industria non farà gli sforzi necessari per sviluppare i metodi sostitutivi che permettono di sostituire gli ultimi tre test di tossicità sugli animali tuttora autorizzati".

Aveva poi annunciato che, in caso di concreta conferma della nomina, poi effettivamente ottenuta, si sarebbe impegnato a far rispettare le scadenze.



Dall'11 luglio 2013 inoltre, la presenza di nanomateriali, ingredienti di dimensioni inferiori a 100 nm la cui sicurezza è ancora oggetto di discussione da parte dei diversi comitati scientifici europei, dovrà essere obbligatoriamente indicata sulle etichette.

Nonostante le rassicurazioni di Borg, per impedire che Commissione Europea e Parlamento Europeo concedano al termine una nuova dilazione, è possibile firmare una petizione sul sito http://nocruelcosmetics.org/. Scaricando il pdf e stampandolo, si può divulgare il documento, per raccogliere un consistente numero di firme contrarie a un altro rinvio accondiscendente.



 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares