Crisi: vade retro, Tremonti!
Si chiede ai cittadini di “stringere la cinghia” ma la cosa paradossale è – da sempre – che il debito pubblico non viene generato complessivamente da spese occorse a sostegno della cittadinanza. Qualcosa sì, ma è meno di un millesimo delle cifre che ormai tutti conosciamo.
Per rappresentare con i numeri quanto possa costare metter mano alle casse per sostenere una qualsiasi fascia di cittadinanza, pensate che fino ad un paio di anni fa la percentuale dedicata ai disabili era circa il 3% degli stanziamenti per il Welfare. Percentuale che ad oggi non arriva al 2% ed ancora non sappiamo se e quanto questa percentuale subirà ulteriori tagli.
Soldi: se ne parla, forse l alla realtà delle cose. E se ne parla male, in maniera che si possa creare quel caos in cui Nietche vide a buona ragione il tutto ed il nulla.
L’attuale Ministro dell’Economia, sembra aver generato un documento che difficilmente entrerà nel dimenticatoio nazionale. Troppi e maligni tagli ed aggiustamenti. Da un lato poveri, disabili, pensionati ed impiegati, a versare copiose parti degli scarni stipendi o delle traballanti pensioni.
Insomma: una finanziaria a due corsie. Una, preferenziale, dove si rende ancora possibile a chi ha “sbagliato” – fiscalmente o a livello di certificazioni edili – di rimettersi in carreggiata senza dover subire eventuali multe e danni correlati. Oltretutto, per queste persone non vi è obbligo di auto denuncia, così che realmente le voci “condono” e “sanatoria” sono del tutto inutili collocate all’interno di quello che dovrebbe essere un documento salva casse.
Mentre una parte di Italia si affanna a proporre riflessioni e nuovi intenti in seno alla manovra, una serie di cose rimane immutata, così come questo Sistema, basato su calcoli impropri ed improduttivi, ormai da decenni porta avanti col benestare di tutto il parterre politico.
La manovra infatti, non taglia dove dovrebbe. E dove gli italiani più informati avrebbero voluto veder cadere la mannaia. Centinaia di enti inutili restano barricati al loro posto, producendo solo spese da un lato e generosi finanziamenti annuali dall’altro. Perchè Tremonti non ne ha fatto il vessillo del suo nuovo progetto anti crisi? Perchè così come vuole il Governo c’è una Legge che difficilmente verrà abrogata poichè attraverso essa, troppi parlamentari possono elargire provvidenze a destra e manca pur di vedere reitarato il loro incarico ed aumentato il loro potere sul territorio.
La Legge Mancia - fortemente voluta dal precedente Governo Berlusconi, poi messa da parte e ripresa da circa tre anni - parla di “mancette”. Date qua e la, su tutto il territotio. Con prevalenza al Nord Est, guarda caso. L’affezione di Bossi al Premier ha mille sfaccettature. Una scia di milioni di euro tolti dalle casse del Tesoro a finanziare progetti a volte del tutto inutili o persino assurdi. 165 i milioni stanziati per il triennio 2008/2011. E’ la stessa cifra che Tremonti dice di recuperare dai tagli e muri posti a vessare ulteriormente i disabili d’Italia.
Ma a quanto pare, la legge dello scambio in Italia appare sempre più prioritaria. Probabilmente il totale vuoto di contenuti in materia politico sociale fa si che ormai il consenso si basi solo sulla clientela, il voto di scambio e l’aiutino al momento opportuno. L’ideale politico in questo modo è stato del tutto cancellato dai nostri dizionari.
Tornando alla Manovra: all’articolo 10 ritroviamo le nuove norme relative al riconoscimento di assegno per invalidità civile. Ormai sappiamo tutti che la percentuale richiesta ora, a partire dal 1° Giugno 2010, dovrà essere pari o superiore all’85%. Oltre al fatto che questo articolo getta nel fuoco anni di battaglie sociali per i diritti delle fasce deboli e conseguenti piccoli passi ottenuti a volte a suon di lotte dure, essa non genererà alcunché e non fatevi fuorviare dalle parole espresse da Tremonti e dal Governo tutto in relazione a queste nuove procedure: questa NON è una metodica per smascherare i falsi invalidi.
L’altro un link davvero bizzarro: l’Ufficio Stampa del Governo, pubblica un articolo comparso sul Corriere della Sera in cui si parla della Legge Mancia e dei beneficiari... C’è da chiedersi se sia stata una “svista” o un mettere la ciliegina sopra la torta...
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