Conte ottiene la fiducia: ma la crisi non è ancora risolta
Conte ottiene la fiducia con una maggioranza assoluta ma risicata alla Camera e con una relativa in Senato, solo grazie all'astensione di Italia viva e all'intervento di senatori a vita. Le dichiarazioni a difesa di questo governo su una legge elettorale proporzionale, su una velocizzazione dei lavori fra i terremotati, la gestione della pandemia non convincono. Un accordo su un programma di governo che coinvolga le forze di centrosinistra risulta indispensabile.
Alla Camera il governo ha ottenuto la maggioranza assoluta, ma risicata con l’astensione di Italia Viva e il consenso di almeno quattro piccoli gruppi come le minoranze linguistiche o i parlamentari eletti all’estero.
Ha parlato di progressi per quanto riguarda la situazione dei terremotati grazie al recente decreto semplificazione. Ma non è ancora presto per dirlo? Oltre tremila famiglie vivono nelle casette. La ricostruzione può contare su settecento milioni effettivamente versati per uno stato avanzato dei lavori.
La pandemia da Coronavirus ha visto ottantamila morti e il vaccino somministrato registra da subito problemi per l’approvvigionamento.
I rapporti fra Stato e regioni sulla gestione della pandemia sono tutt’altro che chiariti.
Adesso Conte dovrebbe salire al Colle per riferire, ma senza una riappacificazione con Italia Viva si tratta di una vittoria di Pirro.
Sul governo ha pesato il difficile rapporto fra PD e 5stelle, al quale difficilmente si possono aggiungere pretese di altri partiti, a meno che non si elabori un programma condiviso frutto di accordi elaborati con trattative che i partiti che hanno composto il governo gialloRosso non hanno mai affrontato.
Italia Viva ha sostenuto questo governo solo in vista di un Presidente della Repubblica da eleggere e di un partito (la Lega) da tenere lontano dalle leve del potere. Con il ridimensionamento della Lega in termini di consenso questa motivazione non è più così pressante. E chiede di essere ascoltata nel merito dei dossier presenti sul tavolo della compagine governativa.
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