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Congo, ancora una volta il Mondo sorvola sui drammi d’Africa

 

 La travagliata situazione politica della Repubblica Democratica del  Congo sembra non trovare pace, ora a causa dell’eccessiva debolezza delle istituzioni congolesi e di un male organizzato esercito nazionale il Congo vive una nuova e tragica ondata di terrore. Come sempre quando si tratta d’Africa il Mondo tace indifferente.

Questa volta la crisi è causata dall’attacco subito dal Congo dalla zona di confine con il Ruanda ad opera di un gruppo ben organizzato di guerriglieri ribelli ruandesi, la città minacciata direttamente dall’attacco è Goma da cui migliaia di persone saranno costrette a fuggire per non essere coinvolte negli scontri. I ribelli ruandesi, guidati dall’ex generale Laurent Nkunda, combattono contro le truppe ufficiali del Congo con la pretesa di preservare l’integrità della popolazione Tutsi, che secondo i ribelli sarebbe minata dall’appoggio della Repubblica Democratica del Congo agli Hutu del movimento di liberazione democratico del Ruanda.

Ora nonostante la presenza dei caschi blu dell’ONU nella zona si riscontra l’assoluta pochezza dei mezzi impiegati dalle Nazioni Unite e la necessità d’intervenire con maggiori mezzi ed efficacia.

Il Congo ancora sofferente per la tremenda guerra Civile si trova impreparato a fronteggiare questo nuovo pericolo sia dal punto di vista bellico sia dal punto di vista igienico-sanitario e ciò rende questa nuova emergenza particolarmente grave e preoccupante.

Il mondo Occidentale non può ignorare ancora il grido di dolore dei Congolesi, non è possibile ripetere gli errori fatti in Ruanda all’infinito, l’invio di un massiccio contingente dell’ONU che scongiuri il peggio dovrebbe essere un atto doveroso. 

Purtroppo quando si tratta d’Africa sub-sahariana sia le istituzioni internazionali sia l’opinione pubblica sembrano del tutto indifferenti alle sorti di questi sfortunati popoli. 

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