Comune L’Aquila: il “caro” difensore civico

L'Aquila, 19 set 2011 - Batta un colpo chi di voi si è mai rivolto al difensore civico del Comune dell'Aquila. L'avvocato Vincenzo Calderoni fu eletto difensore civico il 19 marzo 2009, un mese prima del sisma e da allora è ancora in carica, ma non per molto, visto che le nuove norme sulla riduzione dei componenti del consiglio comunale a 32, hanno abrogato anche questa figura.

Assodato che esiste, sappiate che ha anche un ufficio all'ultimo piano degli uffici di Villa Gioia, tuttavia non è sempre facile incontrarlo in quanto riceve il pubblico soltanto due volte a settimana: il mercoledì e il giovedì dalle ore ore 10 alle 12. E in questi due giorni, credeteci, non occorre il “tagliacode” per parlare con lui. Un front-office da 4 ore a settimana, dunque, che diventano 16 al mese, per una indennità di 2 mila 68 euro e 22 centesimi lordi.

Lo statuto comunale approvato nel 2001 stabilisce che "Al difensore civico è assegnata una indennità di funzione pari a quella prevista dalla legge per il Presidente del Consiglio Comunale". Ancora: "Al difensore civico spetta il rimborso delle spese di viaggio ed il trattamento di missione nella misura e con le modalità previste dalla legge per gli amministratori comunali".

Nessuno mette in dubbio la competenza dell'avvocato Calderoni, stimato da tutto il Foro, tuttavia per opportunità avrebbe potuto sospendere le sue indennità almeno nell'immediato post sisma quando perfino gli uffici della Presidenza del Consiglio avevano per sede una tenda nel campo di Collemaggio. Facendo due conti in tasca al difensore le 4 ore a settimana gli sono fruttate almeno fino a oggi più di 50 mila euro.

di A.Cal.

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