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Come sconfiggere il voto di scambio politico-elettore

Sicuramente attraverso un buon funzionamento dei centri per l’impiego che attualmente sono solo uno spreco. Poi con la riduzione dei posti della politica, posti che rappresentano merce di scambio elettorale e fonte di clientelismi e scambi di favori. Riduzione dei posti della politica mirata anche alla semplificazione e a un organizzione migliore con lo scopo di raggiungere una maggiore efficienza. Inoltre l’istituzione di un reddito di cittadinanza per combattere il lavoro nero e sottopagato.

Queste le misure basilari che vanno affiancate ad altre misure ancora più importanti. Come ad esempio un piano di investimenti nella scuola, nella ricerca, nell’innovazione. E ancora un piano di investimenti per la messa in sicurezza del territorio e per la valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico del nostro paese. Misure queste mirate a creare occupazione giovanile e ridurre gli effetti di una disoccupazione tra i giovani diventata allarmante. Infatti bisogna fare differenza fra spesa pubblica “buona”, perché destinata a creare occupazione, lavoro e crescita economica e spesa “cattiva”, perché spreco e improduttiva.

Di pari passo promuovere una tassazione maggiore dei redditi alti, mirata ad una redistribuzione della ricchezza, per esempio con una patrimoniale per i redditi al di sopra di un milione di euro. L’aumento del debito pubblico non è un male se mirato a convogliare risorse per l’occupazione e la crescita!

Bisogna ridiscutere Mes e Fiscal Compact come anche il patto di stabilità. Bisogna auspicare la fine delle misure di austerità e rigore imposte dall’Europa e pretendere un’emissione di eurobond per la condivisione dei debiti sovrani.

Tutto ciò rappresenta un progetto a lungo termine mirato alla creazione di piena occupazione e allo stesso tempo mirato a debellare fenomeni come il clientelismo, il nepotismo, il familismo e i favoritismi vari. Un progetto a lungo termine che mira anche a restituire un paese più moderno, più efficiente, più innovativo, in grado di competere e di gareggiare nel mondo difficile e arduo della globalizzazione.

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