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 Home page > Tempo Libero > Incredibile ma vero! > Come prepararsi ad un’apocalisse zombie: le istruzioni del Pentagono

Come prepararsi ad un’apocalisse zombie: le istruzioni del Pentagono

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti spiega come sopravvivere a un'invasione zombie con poche semplici mosse.

La notizia è di Foreign Policy: il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha preparato un protocollo che stabilisce come comportarsi in caso di apocalisse zombie e che farebbe gola a Rick Grimes, il protagonista della serie tv The Walking Dead, un uomo che da quattro stagioni tenta di salvare lui e i suoi cari da morti viventi, psicopatici, criminali comuni, malattie infettive, incendi, deperimento e depressione, e che non ha mai ricevuto consigli utili da nessuno. L’ipotesi che i cadaveri tornino dall’al di là, secondo il Pentagono, potrebbe richiedere una risposta ben articolata e pensata nei minimi dettagli. Un po’ come il classico manuale di Max Brooks.

Il documento che Foreign Policy allega alla notizia si chiama CONOP 8888 ed è una guida militare (datata 30 aprile 2011) per affrontare l’evenienza di un’invasione zombie. Concepito dall'USSTRATCOM, il Comando Strategico degli Stati Uniti, il piano serve a definire le “operazioni per preservare gli esseri umani dai pericoli di un’orda zombie [...] e a salvaguardare la santità della vita umana, conducendo operazioni in supporto di ogni popolazione umana, compresi i tradizionali avversari”. Il protocollo prevede strategie di difesa, attacco e salvaguardia della civiltà. In effetti, la particolarità della guerra contro gli zombie è che ogni alleato che cade sul campo si trasforma in un nemico. Un bel problema.

Nel documento si procede quindi a un meticoloso censimento delle tipologie di zombie da fronteggiare: pathogenic zombies, radiation zombies, evil magic zombies, space zombies, weaponized zombies, symbiant-induced zombies e infine i migliori, i vegetarian zombies (da cui forse l’annoso scontro tra piante e zombie) e i chicken zombies.

Ora, anche se non ci crederete, i polli-zombie sono gli unici che attualmente esistono: si tratta di vecchie galline soppresse con il monossido di carbonio e quindi sepolte, che tornano magicamente in vita.

Ma perché il Pentagono avrebbe preparato una strategia di risposta a un eventuale attacco dei non morti? “Il piano serve come strumento di prova per esercizi strategici interni al Comando, per far prendere confidenza agli studenti con i concetti basilari delle risposte militari a ipotetici scenari di guerra”, fa sapere il capitano Pamela Kunze, della Marina degli Stati Uniti. 

L’alta trasmissibilità del virus e l’aggressività dei morti viventi rendono comunque utile per la Difesa statunitense avere una strategia che li renda pronti in caso di apocalisse zombie. Un’idea che potrebbe dare il via ad una serie di piani di difesa da pericoli remoti ma non sottovalutabili: insetti enormi, uragani che trasportano squali, vermi giganti che spuntano dal sottosuolo.

Non si sa mai.

 

Foto: Flickr,Flickr

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