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Claudia Del Vento

Claudia Del Vento

 
 
Napoletana, 60 anni, laureata in Materie Letterarie, ha insegnato Italiano e Storia negli Istituti Scolastici Superiori. Giornalista pubblicista è collaboratrice di Quaderni Radicali e di Nuova Agenzia Radicale, di cui cura la rubrica Eventi & Dintorni. E’ coordinatrice dell’Associazione per l’aborto farmacologico.
 

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  • Primo articolo venerdì 10 Ottobre 2011
  • Moderatore da mercoledì 02 Febbraio 2012
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Ultimi commenti

  • Di Claudia Del Vento (---.---.---.171) 11 ottobre 2011 13:43
    Claudia Del Vento

    E che dire dei computer che consentono agli speculatori di inviare ogni nanosecondo (un miliardesimo di secondo!) un input nel mercato telematico della Borsa, come ha affermato Giuseppe Vegas, presidente della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB), nella trasmissione IN ONDA di domenica 9 ottobre? Come difendersi da questi attacchi della finanza speculativa nei confronti degli inermi risparmiatori qualsiasi e nei confronti dell’economia reale? Ritornando alle vecchie “grida” borsistiche? No Regulation, No Freedom!

    Claudia Del Vento

  • Di Claudia Del Vento (---.---.---.22) 26 settembre 2011 11:09
    Claudia Del Vento

    La frase "(...) cerchiamo di capire che cosa può fare la Banca Centrale. Essa è l’unico Istituto che ha la possibilità di stampare moneta e di regalarla agli Stati ed alle banche in modo che questi soggetti la utilizzino per ripagare i propri debiti" non mi è chiara. Infatti è vero che la Banca Centrale "è l’unico Istituto che ha la possibilità di stampare moneta", ma se la fa pagare. Infatti, lo Stato, invece di crearsi il suo denaro a costo zero e senza interessi (come farebbe uno Stato Sovrano), lo acquista con titoli di Stato (indebitandosi) dal sistema bancario privato con cospicui interessi, per cui l’attuale debito pubblico è matematicamente impagabile. Infatti, per azzerare tale debito pubblico italiano bisognerebbe creare altri 1.900 miliardi di euro, che nella situazione attuale di assenza di sovranità monetaria, con la cessione della potestà di emissione delle banconote ad un sistema bancario privato, vorrebbe dire creare ulteriori titoli di Stato (di indebitamento) per 1.900 miliardi, portando così il debito pubblico a 3.800 miliardi! Ed è per questo che il debito pubblico prima o poi non può che essere ricusato, ovvero annullato: è impagabile (nella situazione di mancanza di sovranità monetaria).

    Claudia Del Vento

TEMATICHE DELL'AUTORE

Economia Recensioni Cronaca

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