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Napoli, ecco cosa succede sull’autobus C6

Succede anche questo, raccontato da un’anziana signora alla fermata dell’autobus: “Lunedì 17 ottobre 2011 alle ore 11,15 circa salgono sull’autobus C6 (diretto ad Agnano, periferia di Napoli) due controllori. 

Un giovane studente (forse di ritorno anticipato dalla scuola) ha il biglietto in mano, ma non l’ha timbrato. Allora gli chiedono un documento (che dice di non avere o effettivamente non ha) e la situazione comincia a scaldarsi. Quando alla fermata il giovane si appresta ad uscire precipitosamente, i controllori fanno chiudere la porta da parte dell’autista.

Il giovane rimane incastrato nella porta e quando a fatica riesce a svincolarsi iniziano una serie di energici spintoni da parte dei controllori. Il giovane inizia a dire che è minorenne e di non mettergli le mani addosso. I due controllori si indispongono ancora di più, mentre i passeggeri (in prevalenza donne) si mostrano attoniti ed alcuni iniziano a pensare che la situazione stia degenerando e che si possa correre il concreto rischio di far male al giovane.          

A questo punto un signore interviene dichiarandosi giornalista (mostrando il tesserino) e facendo presente che se i controllori avessero continuato con quel comportamento aggressivo ne avrebbe fatto un articolo di denuncia.

I due controllori diventano sorpresi ed esitanti, fin quando uno dei due avendo in mano il biglietto non timbrato del giovane lo oblitera e lo restituisce al giovane che appena vengono aperte le porte dell’autobus si catapulta precipitosamente fuori, continuando a correre.

I passeggeri tirano un sospiro di sollievo e qualcuno ringrazia il signore per il suo intervento che ha sbloccato la situazione, mentre qualcun altro protesta concitatamente con i controllori che esagerando (abuso di potere?) avevano innescato un’escalation che avrebbe potuto portare a conseguenze dannose. L’anziana signora termina il racconto, dicendo che i controllori fanno i forti con i deboli e non badano invece ai ritardi ed alle condizioni disagevoli degli autobus”.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.126) 21 ottobre 2011 09:54

    Senza che la fai tanto lunga, chi sale su un autobus deve pagare anche se è minorenne, come pago io

    • Di Claudia Del Vento (---.---.---.186) 21 ottobre 2011 11:13
      Claudia Del Vento

      Il commento “Senza che la fai tanto lunga, chi sale su un autobus deve pagare anche se è minorenne, come pago io” mi lascia perplessa. Nel logo di Agoravox c’è anche scritto “Il cittadino fa notizia” e la notizia non è che un minorenne non abbia timbrato il biglietto, ma che un minorenne -che non ha timbrato il biglietto- sia stato spintonato (di fatto malmenato).  Il commentatore -che si dichiara minorenne e che dunque va a scuola (c’è l’obbligo scolastico fino a 16 anni)- cosa ne direbbe se qualche suo docente lo spintonasse (o comunque malmenasse) per non aver fatto i compiti o per aver risposto da impreparato ad una interrogazione?                                                 Se è vero che anche i minorenni hanno da timbrare il biglietto, è vero pure che gli adulti hanno da proteggerli, rispettando l’integrità della loro persona ed attuando procedure che siano civili. Sono in gioco la pacifica convivenza e la qualità della vita!                   Marianna Vitiello

  • Di (---.---.---.126) 21 ottobre 2011 11:33

    Gentile signora innanzitutto le chiedo scusa per il "tu" aggressivo che ho usato nel primo commento, ero arrabbiato perché mi sento di fatto dileggiato dai tanti furbi che viaggiano a sbafo e poi se ne vantano definendo chi paga un povero fesso.
     Ma ora mi dica la prossima volta che salgo su un pulman e non pago se arrivano i controllori ho - secondo lei - il diritto di rifiutare di presentare la carta di identità e alla prima fermata di dileguarmi??? e quali sarebbero le procedure "civili" che me lo dovrebbero impedire?? se tutti fanno così la qualità della sua vita migliorerà!?!?

  • Di Lucio (---.---.---.100) 21 ottobre 2011 13:19

    Di certo "dare una lezione" non è un buon metodo per insegnare a rispettare una norma per quanto banale possa essere, forse è questo che non ti è chiaro? Premessa banale: il biglietto va obliterato ma, detto questo, quello che è importante che tu capisca è che la violenza porta solo altra violenza. A mio avviso molti impiegati di comuni e via dicendo sono frustrati che sfogano la rabbia e quel poco di potere che hanno per condurre azioni disgustose come questa. Se invece della signora giornalista ci fosse stato un mezzo guappò a prendere le parti del giovanotto minorenne lo sai come finiva? te lo sei chiesto? ... A mazzate!!! Bel modo di far capire che il biglietto si deve timbrare, no?

  • Di Lucio (---.---.---.100) 22 ottobre 2011 00:08

    Secondo me dovresti studiare e leggere un pò di più se fai finta di non capire che la "coercizione" , come dici tu, è un metodo da Gestapo!!!

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