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Chi sono e cosa fanno gli adolescenti italiani

Da un’indagine realizzata dall’Eurispes e da Telefono Azzurro, tramite la somministrazione di 1.594 questionari a ragazzi di età compresa tra i 12 e 15 anni, emerge una “fotografia” piuttosto approfondita degli adolescenti italiani. Molti i temi esaminati: dalla crisi economica ai rapporti in famiglia, passando per media e nuove tecnologie, tempo libero, comportamenti, alimentazione e rapporto con il proprio corpo.

I principali risultati sono i seguenti:

- il 29% di coloro che hanno risposto al questionario ritiene che la propria famiglia sia stata colpita dalla crisi economica

- la famiglia tradizionale sembra reggere ancora, infatti l’85% vive con entrambi i genitori

- poco più del 5% dei ragazzi dichiara di non parlare mai con i genitori delle cose che lo riguardano, a fronte del 18,3% che lo fa sempre e del 34,8% che lo fa spesso; l’argomento di conversazione preferito rimane la scuola

- gli adolescenti hanno molta paura di non essere all’altezza delle aspettative altrui: al 56,6% dei ragazzi intervistati è capitato di avere paura di deludere i genitori, al 52,4% di fare brutta figura e al 45,3% di deludere gli amici; ma vi è anche la paura di restare soli, che colpisce il 29,4% dei ragazzi, e quella di non trovare un fidanzato o una fidanzata, che riguarda il 27,1% del campione

- gli strumenti tecnologici di più largo uso risultano il computer e la televisione, entrambi utilizzati da quasi il 93% del campione, anche se il pc supera la tv per intensità dei consumi: il 12,4% lo usa per oltre 4 ore al giorno a fronte dell'8,1% dei forti consumatori di tv; quasi il 90% usa Internet e oltre un terzo degli adolescenti naviga per più di 2 ore al giorno; un quarto degli adolescenti, inoltre, usa il cellulare per più di quattro ore al giorno, ma vi è ancora un 14,2% che non possiede un telefonino

- secondo i risultati del sondaggio i ragazzi si mostrano nel complesso dei discreti lettori: il 38% afferma di leggere da uno a tre libri l'anno e un 8,1% supera i 20 libri in un anno; vi è però un 8,3% che legge mediamente dagli 11 ai 20 libri all'anno; tuttavia, a quasi un adolescente su tre (29,2%) la lettura non piace affatto

- per quanto riguarda i sentimenti verso i loro compagni di classe di origine straniera, prevalgono la curiosità (30,7%) e la simpatia (19,9%), ma il 2,3% esprime odio e disprezzo

- la larghissima maggioranza degli adolescenti afferma di non aver mai fatto uso di eroina (94,9%), di lsd/allucinogeni e ecstasy/acidi (in entrambi i casi 94,5%), di psicofarmaci (92,6%), di cocaina (92,2%), di hashish/marijuana (86,6%); quasi la meta' del campione non beve mai vino e birra, ma oltre un terzo (36,8%) lo fa occasionalmente, e ben l'11,7% lo fa spesso; esiste poi un 28% che dichiara di bere superalcolici e un 17,6% che giudica positivo o accettabile ubriacarsi

Questa indagine si rivela senza dubbio molto utile. Spesso gli stessi genitori sanno poco dei loro figli adolescenti. Figurarsi coloro i quali non hanno in famiglia degli adolescenti. E ogni contributo che viene fornito per comprendere meglio “chi sono” e “cosa fanno” i nostri adolescenti è ben venuto. Comunque occorre considerare sempre i limiti di questo tipo di indagini che si basano sulle dichiarazioni degli intervistati i quali non sempre rispondono dicendo la verità. Inoltre per comprendere gli orientamenti degli adolescenti non si potrà fare a meno di uno strumento che si è sempre rivelato indispensabile: parlare direttamente con loro, stimolarli se sono restii ad “aprirsi” e tentare di comprendere le loro “ragioni”.

Possono sembrare considerazioni banali, ma non credo affatto che lo siano: in molte famiglie non c’è la comunicazione necessaria con i figli in generale e con gli adolescenti in particolare e ciò non può che provocare conseguenze negative.

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