Chi ha visto Gianfranco Fini?

Tre giorni dopo le elezioni ci eravamo dimenticati di scrivere un commento sul Fli di Fini. Una dimenticanza imperdonabile. Ma cercate di capire. Ce ne eravamo totalmente dimenticati. Non per colpa nostra, d’altronde Fini è sempre nei nostri pensieri. Ma è sparito. Non c’è più. Si è nascosto a Montecitorio, nel suo mega appartamento da Presidente (Super Partes) della Camera dei Deputati con 13 persone al suo servizio.

I risultati di Futuro e Libertà e di tutto il Terzo Polo sono negativi. Anche se è difficile fare una analisi dettagliata, perché in realtà il Terzo Polo nemmeno esiste: si è presentato diviso quasi ovunque. Gianfranco Fini tace, sta zitto, non rilascia dichiarazioni. Ci pensa Bocchino:

“Non c’è stato travaso di voti dal PdL al Terzo Polo. Il punto è se il Terzo Polo deve sostituire un centrodestra in crisi e a me sembra di no”

Finalmente Bocchino ha capito. Intanto era impensabile che i delusi del PdL votassero Fini in massa: per come è stato costruito Futuro e Libertà era davvero inimmaginabile. E poi il Terzo Polo semplicemente non esiste. E se è esistito ora non esiste di fatto più. E’ lo stesso Casini ad archiviarlo mettendo una bella pietra sopra al Terzo Polo.

“Non funziona più”, dice Casini. A parte che non ha mai funzionato, ma ora il leader dell’UdC pensa al nuovo “Partito della Nazione”, sognando Passera e Montezemolo.

Gianfranco Fini, invece, è sempre più solo. I suoi vogliono che si dimetta dal Presidente (Super Partes) della Camera, probabilmente per affondare definitivamente quel che rimane di Fli. Resta un unico dato di fatto: Futuro e Libertà è l’ennesimo progetto fallito di Gianfranco Fini. Uno che doveva cambiare il mondo. Uno che doveva guidare il nuovo centrodestra italiano. Uno che è finito. Così. Tra l’indifferenza generale.

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