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Chi ha scritto la Bibbia? Non gli Apostoli

Bart D. Ehrman è “Distinguished Professor of Religious Studies” all’università del North Carolina e ha scritto diversi libri, pubblicati in Italia da Mondadori e Carocci, di cui si consiglia la lettura a tutti coloro che sono interessati allo studio critico dei testi considerati sacri da cristiani ed ebrei. Su Hufftington Post ha pubblicato un’interessante articolo in cui riprende un argomento affrontato in modo più approfondito nei suoi testi: l’identità di chi ha scritto alcuni dei testi biblici. Conviene riportare alcuni passi tradotti pari pari dall’articolo.

“I buoni studiosi cristiani della Bibbia, tra cui i più importanti protestanti e cattolici d’America, vi diranno che è piena di bugie, anche se si rifiutano di usare questo termine. Ed ecco la verità: molti dei libri del Nuovo Testamento sono stati scritti da persone che hanno mentito sulla loro identità, sostenendo di essere un famoso apostolo – Pietro, Paolo o Giacomo – ben sapendo di essere qualcun altro. In linguaggio moderno menzogne; e un libro scritto da qualcuno che mente sulla sua identità è un falso”. Questi libri vengono definiti con termine asettico “pseudepigrapha” che letteralmente significa “scritti eseguiti con la menzogna”. “Ed è quello che tali scritti sono. Chi ha scritto il libro del Nuovo Testamento 2 Pietro ha affermato di essere Pietro. Ma gli studiosi di tutto il mondo – eccetto che i nostri amici fondamentalisti – vi diranno che non è possibile. Qualcun altro lo ha scritto spacciandosi per Pietro. Gli studiosi possono anche dire che, nel mondo antico, quella di scrivere un libro a nome di qualcun altro era una pratica accettabile. Ma è qui che si sbagliano. Se si guarda a ciò che gli antichi hanno detto in proposito si vedrà che invariabilmente veniva chiamata menzogna e condannata come pratica disdicevole, anche negli ambienti cristiani. 2 Pietro è stato alla fine accettato nel Nuovo Testamento perché i Padri della Chiesa, secoli più tardi, erano convinti che l’avesse scritto Pietro. Ma non lo fece. Qualcun altro ha fatto. E questo qualcun altro ha mentito sulla sua identità, Lo stesso vale per molte delle lettere presumibilmente scritte da Paolo. La maggior parte degli studiosi vi dirà che mentre sette delle 13 lettere che vanno sotto il nome di Paolo sono sue, le altre sei non lo sono. I loro autori hanno semplicemente affermato di essere Paolo. Nel mondo antico, scritti come questi erano etichettati come ‘pseudoi’, bugie”.

Daniele Stefanini

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.178) 3 aprile 2011 16:00

    Mannaggia...un argomento così affascinante sviscerato in così poche parole...
    Sarebbe un grave errore sottovalutare il significato della "narrazione" contenuta nei testi sacri. Non a caso il vangelo di Giovanni esordisce con "in principio era il logos ed esso era presso dio". in principio era la parola dunque...la parola che si fa narrazione...la narrazione che costruisce l’identità, la comunità...

    Sarebbe stato possibile il cattolicesimo romano e santa romana chiesa, se non ci fosse stata la deportazione degli ebrei a Roma dopo la caduta del secondo tempio di Gerusalemme? Su quali basi sarebbe stato possibile sostituire il culto del Sole, e come far introiettare alla società romana dell’epoca valori che venivano da una delle tante popolazioni dominate, come i celti, i greci, gli illiri, gli slavi, i popoli germanici, etc.? E la stessa Torah, sarebbe stata possibile senza l’esodo degli schiavi dall’Egitto? E quell’esodo, in fondo, non era in sè una rivoluzione che si poggiava su una narrazione?

    Se ci poniamo queste domande, diventa ininfluente l’aspetto "religioso"...e forse arriviamo vicini ad una verità (storica)...

    Ciao

  • Di Piero Cappelli (---.---.---.246) 7 agosto 2011 08:32
    Piero Cappelli

    signor Stefanini, ho letto il suo articolo e non condivido la sua delegittimazione dei testi sacri del NT. lo studio della sacra scrittura cattolica e protestante fa capire nel suo insieme che la Tradizione, uella con la T maiuscola, è una cosa ben più importante dei concetti storici seppur rispettabili. occorre mettersi in ascolto della parola che secondo un credente è Parola di Dio trasmessa dagli apostoli e dagli evangelisti prima a voce e poi raccontata sempre ’secondo’ qualcuno o secondo la chiesa dove quella parola veniva annucniata, raccontata e creduta nel passaggio di bocca in bocca, di testimonianza in tstimonianza. lo sguardo come storici e come lettori e solo questo non apre il cuore ad una visione di fede dove la Parola di Dio, specie nei racconti evangelici, invece determina un coinvogimento non emotivo ma di cuore, di affetto verso una persona, Gesù Cristo la cui Chiesa continua a portare avanti nella Tradizione la bellezza di una vita spirtuale ricca di fede speranza e carità sotto il segno di un Dio che si è fatto uomo per portarci a vivere una Vita nuova e piena. certo tutto questo non lo dice la storia ma il cuore che apre quella fiducia e quell’affidarsi a Lui che è cosiderato per fde il nostro Signore dell’universo e della Storia. saluti cordiali Piero Cappelli

  • Di (---.---.---.169) 6 maggio 2012 10:17

    la risposta era prevedibile. il ridicolo sta tutto in questa frase: la Tradizione, quella con la T maiuscola, è una cosa ben più importante dei concetti storici seppur rispettabili.

  • Di Sandro kensan (---.---.---.10) 6 maggio 2012 12:54
    Sandro kensan

    @ Piero @ 169
    Un sacco di parole per dire cosa poi? Il punto è se chi ha scritto testi importanti della Chiesa sia chi dice di essere e mi pare che la risposta sia negativa. Se in chiesa viene letta la lettera del tale apostolo ma si tratta di uno scritto di un tiziolaqualunque, la cosa cambia.

  • Di (---.---.---.68) 26 luglio 2012 10:20

    Caro signor Stefanini, leggendo le sue affermazioni posso solo evincere che Lei non ha mai letto le Scritture, oppure le ha lette in modo molto superficiale, al solo scopo di poter trovare qualche contraddizione! 


    Se Lei avesse letto davvero la Bibbia, avrebbe per certo saputo che gli apostoli erano gente "popolana e senza istruzione" cosi come la Bibbia stessa afferma in Atti degli apostoli al capitolo 4 versetto 13, però avevano "qualcosa" che nessun sapientone o studioso moderno potrà mai avere perchè troppo pieni d’orgoglio e troppo gonfi di se stessi!

    Questo qualcosa che gli apostoli avevano e che tutt’ora ha chi si accosta a Dio con un cuore umile e sincero si chiama SPIRITO SANTO!! Ed è LUI che illumina le menti per capire le Scritture! Senza di Lui, l’uomo naturale che si basa solo sulle sue capacità troverà mille contraddizioni nella Bibbia! E’ normale!

    Il Signore Gesù Cristo stesso lo afferma nella sua preghiera: Ti ringrazio Padre, perchè hai nascosto queste cose ai SAPIENTI e agli INTELLIGENTI, ma le hai rivelate ai piccoli fanciulli! (matteo 11; 25)

    Eh, già.............perchè Dio ha reso vana la sapienza di questo mondo, e ha scelto le cose deboli per svergognare quelle forti,caro signor Stefanini!! 


    Tornando al punto in questione, su chi ha scritto la bibbia, io le chiedo: Supponiamo per un momento che Lei sia un analfabeta, ma, volendo scrivere un libro si rivolge a una persona che lo sa fare e quest’ultima scrive sotto Sua dettatura e mette per iscritto tutto ciò che lei detta, il "contenuto" che poi si trova nel libro di chi è? Il Suo, o di chi scrive per Lei? Se per caso è Suo, non trova che anche Lei sia un bugiardo, dal momento che chi lo scrive non è Lei, ma un altro, con un nome diverso dal Suo? O forse il "contenuto" del libro è ugualmente il Suo?


    Sappiamo benissimo che non tutti gli apostoli erano letterati e studiosi, ma Dio guarda al cuore e non alle apparenze e alle istruzioni, caro signor Stefanini, ma una volta esistevano anche gli scribi che scrivevano sotto dettatura altrui perchè Dio stesso già conosceva questo problema, molto prima di tutti gli "studiosi" moderni. Prima di scrivere articoli vani per screditare l’opera di Dio, dovrebbe riflettere molto di più! Questo è il mio consiglio! 

    distinti saluti.
  • Di Lino (---.---.---.114) 28 maggio 2016 16:40

    Quello che leggo e’ un parere personale, e di pareri personali c’è né a miliardi con parecchi centinaia combacianti. Il Suo e’ uno di questi, in quanto, in tutto quello che sta dicendo non risulta e tanto meno Lei cita un minimo di Fonte Storica Certificata......per cui le Sue rimangono semplicissimi Parole, ovvero chiacchiere , senza alcun fondamento verificabile......per cui fiato al vento.

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