Casta: il Senato non taglia il numero dei parlamentari
Nulla di fatto per la riforma che avrebbe dovuto tagliare il numero di parlamentari dagli attuali 945 (Camera e Sanato) a 758 unità. Neanche sette giorni addietro il Senato sembrava indirizzato verso l’approvazione, tuttavia l’inclusione di altre riforme costituzionali nel ddl ha condotto allo stallo legislativo; per la gioia dei nostri politici che per l’ennesima volta sembrano averla scampata.
Il famigerato taglio dei parlamentari non ci sarà. Carlo Vizzini si è dimesso da relatore per le riforme costituzionali; ancora una pagina molto triste per la politica italiana da consegnare alla storia. Mentre si è trovata la maggioranza per la riforma del lavoro e per il Senato federale, viceversa il disegno di legge che comprendeva anche la riduzione, seppur lieve, del numero di parlamentari, si è miseramente arenato. La causa del fallimento è apparentemente riconducibile all’inclusione di altre riforme nel ddl (come il semipresidenzialismo), fortemente volute da Lega e Pdl.
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