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Canone Rai in bolletta: la stangata...

Alla fine l’hanno fatto: dopo aver passato anni a proclamare l’imminente inserimento del Canone Rai nella bolletta dell’Energia elettrica, ecco che arriva la riforma del Canone Rai, il cui decreto attuativo è inserito nella Legge di Stabilità 2016.

In pratica, a Luglio prossimo, inizieremo tutti, ma proprio tutti, a pagare il canone Rai, che verrà inserito – con una voce a parte – nelle bollette dell’elettricità. 100 euro – il governo non fa che gongolare dicendo alla popolazione che hanno pure abbassato il costo, da 113,50 a 100 euro, un vero affare… - che verranno spalmati nei dodici mesi, ed essendo la bolletta bimestrale, pagheremo una quota di 20 euro a bimestre.

Qualcuno dovrà spiegare se, il canone in bolletta, è stato pensato per esser pagato per 5 bimestri e non per 6, altrimenti altro che sconto, andremmo a pagare 120 euro e non 100: 7 euro più del solito canone.

Ma attenzione, c’è una prima magagna: essendo la riforma retroattiva, a Luglio non ci arriverà la bolletta gravata di 20 euro, come sarebbe giusto pensare, ma di 60. Dovremo cioè pagare in una sola volta, i tre bimestri precedenti. E questo già appare essere un brutto colpo. Che – guarda caso – il governo ha deciso di infliggere alle famiglie nel periodo dell’inizio delle vacanze estive, quando cioè, l’attenzione generale è presa da altre incombenze, più piacevoli.

Oltre ciò, ci sono parecchie cose che scopriremo solo vivendole: siamo sicuri che questo sistema funzionerà fin da subito e non provocherà invece i soliti danni da assestamento di riforma?

I casi di errore, lo sappiamo, sono riconducibili ai possessori di casa per le vacanze: la pagano due volte? E chi di case ha la fortuna di possederne più di una, cosa gli accadrà? L’attesa della messa in atto della riforma, si riempie di dubbi, perplessità e timori.

Al di la di queste considerazioni, del tutto pratiche, c’è da fare una riflessione: questa riforma è o non è costituzionale? In molti, da tempo, se lo chiedono. E hanno ragione, dal momento che – ad esempio – la riforma sul canone si fonda sul presupposto che, se io ho in casa un abbonamento che mi consente di avere l’energia elettrica, ecco che, automaticamente, si pensa che io abbia anche un apparecchio per la ricezione del segnale televisivo.

Eppure, non è così matematico: ci sono persone che l’apparecchio televisivo non ce l’hanno, e poi, ci sono persone che oggi come oggi, seguono le trasmissioni tv in streaming, attraverso il PC e la connessione internet e non hanno la televisione: al momento, queste persone non devono pagare il Canone Rai, anche se sono certa che, a livello governativo, stanno pensando a come recuperare anche questo tipo di utenza.

Il Codacons per primo, si è scagliato contro questa riforma, che ritiene già incostituzionale. Ecco le dichiarazioni rilasciate lo scorso Ottobre: «illegittimo, incostituzionale e impugnabile». Non lasciano dubbi. E anche Adusbef-Federconsumatori non ci ha pensato due volte a bollare la riforma con queste dichiarazioni: «Non si può e non si deve addebitare a chi non ha tv, ricorreremo alla Corte Costituzionale».

Persino Assoelettrica ha dichiarato inammissibile questa novità: «Non tutti i titolari di un contratto elettrico hanno una tv e viceversa. L’operazione è impossibile e non ci compete». Insomma, una riforma che scontenta molte persone, organizzazioni e partiti politici contrari a questa ennesima imposizione che fa acqua da molte parti.

Il Codacons si dice certo che, da Luglio, fioccheranno molti ricorsi. Vedremo.

Pensiamo però anche ad altre cose che questa riforma comporta. Innanzitutto, potrebbe essere l’inizio di una nuova strategia. Oggi ti impongo il canone rai nella bolletta dell’energia elettrica. Domani, sempre in bolletta, ti inserisco le multe non pagate, le cartelle esattoriali in sospeso…

E se è pur vero che, almeno per ora, sembra che si possa intanto non pagare la quota parte relativa al Canone Rai, ma solo se non si possiede una TV e lo si comunica all’Agenzia delle Entrate e non si rischia quindi di restare senza energia elettrica, non possiamo prevedere ciò che penseranno di fare a livello istituzionale.

La cosa che si deve sapere, anche per valutare meglio quest’azione di governo, è che per ciò che riguarda invece il Canone Rai speciale, quello che dovrebbero pagare le sedi dei partiti, gli uffici pubblici e ogni luogo in cui vi sia la presenza di un televisore proposto alla pubblica visione e il cui importo arriva in alcuni casi anche a oltre 8.000 euro, è l’imposta maggiormente evasa nel nostro paese. Considerando che, quando si tratta di luoghi pubblici istituzionali, a volte non vengono pagate nemmeno le bollette della luce e del telefono, appare chiaro come, questa riforma, sia tesa non solo a batter cassa ma anche, probabilmente, a fare un’ulteriore mappatura delle proprietà immobiliari degli italiani…

Di seguito, un riepilogo di alcuni criteri relativi al Canone Rai e a ciò che può capitare da Luglio.

Ho già pagato il Canone con il bollettino. Devo ripagarlo”?

Si, può accadere. Se ad esempio uno dei due coniugi è intestatario del canone Rai e l’altro è intestatario della bolletta dell’energia elettrica, ecco che si verifica uno dei primi casi di aberrazione: quella famiglia, si vedrà inserire in bolletta anche la quota relativa al canone. Bisognerà quindi dimostrare di aver già pagato.

Sono proprietario di una seconda casa, che ho dato in affitto: devo pagare due volte”?

No, ma solo nel caso in cui l’inquilino abbia eletto domicilio presso l’appartamento, per cui si presume che abbia anche la bolletta dell’energia elettrica intestata a suo nome.

Sono proprietario di più appartamenti, quante volte devo pagare”?

All’atto pratico, il Canone Rai va pagato solo una volta. Si possono possedere più apparecchi televisivi, dislocati in diversi appartamenti, ma si paga una sola volta. Il dubbio che vi saranno invece parecchi pasticci, è alto…

Se non pago la quota del Canone Rai in bolletta, mi staccheranno la luce”?

No, ma il nominativo verrà segnalato all’Agenzia delle Entrate, che si occuperà di avviare la procedura di recupero delle somme non pagate, ovviamente gravate di interessi e sanzioni.

Ci sono categorie di cittadini che non devono pagare il Canone Rai”?

Si:

  • gli over 75enni, ma solo a patto che il reddito – cumulato con quello del coniuge, non superi gli 8.000 euro l’anno.
  • I militari delle Forze Armate italiane o di cittadinanza straniera appartenenti a forze NATO, agenti diplomatici, rivenditori e/o riparatori di apparecchi televisivi.
  • Chi guarda le trasmissioni esclusivamente sul PC
  • Chi lo ha già pagato tramite il bollettino postale
  • Chi non possiede un apparecchio che riceve il segnale televisivo

Coloro che non possiedono l’apparecchio televisivo, devono segnalarlo: l’autocertificazione, dovrà essere inviata presso la sede dell’Agenzia delle Entrate di Torino, Direzione Provinciale 1 di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1 – Sportello Sat. 

Attenzione: chi possiede uno Smartphone o un Tablet con ricezione del segnale televisivo, deve pagare il Canone Rai.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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