• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Cannabis, la legalizzazione ai tempi dell’High Tech

Cannabis, la legalizzazione ai tempi dell’High Tech

In molti stati degli USA l'uso di cannabis è stato depenalizzato o legalizzato del tutto e il business che gira intorno al consumo di marijuana a scopo farmacologico e ricreativo è in aumento. La nuova legislazione apre le porte della legalità a un mercato rimasto oscuro per lungo tempo, e gli imprenditori puntano sempre di più sulla ricerca e sull'innovazione, in modo da attrarre il maggior numero di clienti.

In un'inchiesta pubblicata su Wired, Mat Honan ha intervistato i proprietari delle compagnie che lavorano nel settore della produzione e diffusione di cannabis nella Silicon Valley. Justin Hartfield, uno dei maggiori azionisti nella start-up Ghost Group, dichiara: “Possiamo guadagnare centinaia di migliaia di dollari grazie allo sviluppo di software e servizi secondari. Aggiungete la produzione di vaporizzatori e il guadagno aumenta ancora di più”. Ma cosa intende esattamente per vaporizzatori?

Hartfield si riferisce a una sorta di “sigaretta elettronica” che viene ricaricata con oli estratti dalla cannabis, un prodotto che grazie al suo design semplice e lineare e alla facile reperibilità sul mercato dovrebbe conquistare in poco tempo il cuore dei consumatori. Per il momento il maggiore produttore di questo gadget high-tech è Ploom, che produce il più piccolo modello di vaporizzatore: Pax. Questi aggeggi al momento restano un lusso, dato che il loro prezzo di mercato si aggira ancora sui 250 dollari, ma l'obiettivo finale è quello di renderli sempre più accessibili.

Ma non è tutto. I servizi ideati per i consumatori di cannabis si moltiplicano su ogni fronte. Per esempio è stata creata un'applicazione, Weed Map, che consente di recensire attraverso una mappa i venditori (legali, s'intende) di marijuana negli Stati Uniti e in Europa. In base alla qualità del prodotto e del servizio fornito, gli utenti possono dare un punteggio che va da 1 a 5 stelline, proprio come nelle classifiche dei ristoranti o degli hotel.

Ci sono poi siti dedicati alla condivisione di foto che esaltano la cannabis, come MassRoots; oppure siti in cui i consumatori valutano e classificano le differenti varietà di marijuana, come Leafly. Ci sono poi aziende specializzate nella produzione di apparecchiature ipertecnologiche, come nel caso del MyDx, un piccolo strumento in grado di rivelare la qualità del prodotto, il tasso di THC in esso contunuto e l'eventuale presenza di pesticidi. Se state pensando a un ingombrante e complicato marchingegno, vi sbagliate. Parliamo infatti di un dispositivo piccolissimo in cui viene inserito un campione di prodotto che sarà analizzato in pochi secondi, poi i risultati dell'analisi appariranno direttamente sullo schermo del vostro smartphone.

 

 

Foto: Dank Depot/Flickr

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità