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CCSVI nella Sclerosi Multipla. Zamboni: “siamo a un passo dall’applicazione”

 La giovane Big Idea di Zamboni per la Sclerosi Multipla corre velocissima e con un “dinamismo da far paura”. I passi in avanti compiuti in questi 2 anni dai ricercatori di tutto il mondo sono “straordinari”, soprattutto in rapporto ai tempi della medicina. C’è quindi da aspettarsi un’evoluzione epocale che potrebbe cambiare radicalmente l’approccio alle malattie neurologiche, con la nuova correlazione vascolare ipotizzata da Zamboni. Alcuni dicono “sarà la scoperta del secolo”.

E’ l’interdisciplinarità, quella neurologica e quella vascolare, che ha caratterizzato il meeting annuale della ISNVD (International society for neurovascular disease) presieduta da Zamboni (Università di Ferrara). Emerge chiaramente, grazie all’esposizione dei massimi esperti, l’altissima presenza della CCSVI nei malati di Sclerosi multipla. La prevalenza è del 90% nei soggetti oppressi dalla malattia disabilitante, mentre solo l’8% dei soggetti sani riscontra una malformazione nelle vene cerebro-spinali. Il fatto constatato, spiega il dottor Thanoporn in conferenza stampa, è che la “perfusione alterata del flusso emotico” è correlata direttamente con la Sclerosi Multipla. Tutte le ipotesi di Zamboni e del neurologo Fabrizio Salvi sono state quindi finora confermate a livello scientifico. Anche il modello animale, in uno studio della Stanford University, dimostra una correlazione fra ridotta funzione venosa e ridotta abilità motoria nei roditori. La ricerca intanto compie passi da gigante, negli States con più di due milioni di dollari erogati da istituti privati, e in Italia nonostante i tagli.

Tre i metodi diagnostici affidabili per stabilire se le vene di un malato di Sclerosi Multipla sono occluse: la flebografia con catetere messa a punto dal Dott. Bastianelli (riscontro nel 90% dei casi trattati), l’ecodoppler (86%) e l’avanzatissima plestimografia cervicale, ultimo ritrovato del Prof. Zamboni insieme al consolidato metodo a risonanza magnetica. La plestimografia è uno strumento non invasivo che consente una prima diagnosi di screening con un’elevata attendibilità diagnostica, il test dura appena 5 minuti e consente nell’85% dei casi di avere un responso definitivo.

Il prof. Iacola (New York) in conferenza ha approfondito anche il ruolo del ferro (un punto focale della teoria CCSVI) nella degenerazione del sistema nervoso, osservando che il ferro si deposita attorno alle vene del cervello e nella sostanza bianca. Nuove anche sul fronte “post-trattamento” in seguito alla liberazione delle vene occluse tramite intervento di angioplastica. Il Dottor Hubbard ha misurato scientificamente la capacità cognitiva di 20 persone con Sclerosi Multipla sottoponendogli alcuni test mnemonici prima e dopo l’intervento di liberazione. A seguito della liberazione i pazienti hanno presentato capacità cognitive del tutto simili alle persone sane messe a paragone. Il dottor Metha ha condotto uno studio su un campione di 150 pazienti i quali lamentavano “affaticamento cronico”, un sintomo cui nessuna terapia ha mai donato miglioramenti. Bene, queste persone, un anno dopo l’intervento, sono state visitate da medici fisiatri non al corrente della liberazione avvenuta nei loro pazienti. Il miglioramento del punteggio della qualità della vita oscillava sul 25% in più.

Fabrizio Salvi, il neurologo che ha contributo in maniera fondamentale alla scoperta della CCSVI, conferma che se “l’intervento è riuscito. La fatica e il mal di testa si riducono in maniera significativa, migliorano la qualità del sonno e la memoria”. Tuttavia, ci tiene a sottolinearlo, “nessuno deve smettere la terapia aspettando la nostra scoperta“.

“Orologio medico” a parte, Zamboni ha lanciato un messaggio ai malati di Sm, che tempo non ne hanno: “si sta sviluppando una conoscenza a velocità incredibile su una cosa che non era conosciuta”, ha poi aggiunto “il passo da lì all’applicazione è breve”.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.1) 22 marzo 2011 15:09

    ciao Andrea,

    per caso leggo il tuo articolo.

    Mio padre, affetto da 20 anni da SM, è in lista d’attesa da novembre per l’operazione.

    Niente.

    O non ci sono, o è occupato, o non si ha la raccomandazione giusta.

    è vomitevole.


  • Di (---.---.---.18) 18 aprile 2011 14:35

    Fatto l’intervento dal dott. Gargano di Napoli e sono rinata......forza Zamboni la strada è quella giusta!

  • Di (---.---.---.118) 20 aprile 2011 13:23

    :O)) A un passo dall’applicazione?

  • Di (---.---.---.118) 20 aprile 2011 13:34

    Ad un passo dall’applicazione di cosa?

    Innanzitutto uno studio di Buffalo ipotizza che la CCSVI potrebbe essere UNA CONSEGUENZA e non UNA CAUSA della Sm.
    http://www.ctv.ca/CTVNews/Health/20110414/ms-liberation-therapy-studies-110414/

    Inoltre chi scrive l’articolo è a conoscenza del fatto che per far partire la sperimentazione di Zamboni siano necessari 2 MILIONI DI EURO, che la FISM (fondazione italiana sclerosi multipla) da mesi ha dato disponibilità di finanziare Zamboni ma che Zamboni NON HA FATTO RICHIESTA DI FIANZIAMENTO e non ha inviato la documentazione necessaria per suddetta richiesta alla FISM? E’ a conoscenza del fatto che non ci siano i soldi per far partire la sperimentazione e che se partisse su un numero ristretto di malati non avrebbe valore più di altre che ad oggi confutano la tesi di Zamboni?

  • Di (---.---.---.116) 20 aprile 2011 16:34

    Dubbio: ma può essere che Zamboni nn accetti i soldi di FISM visto l’ostilità che AISM ha sempre mostrato nei confronti di questa scoperta e viste le discussioni relative alla sperimentazione che AISM ha fatto partire sulla CCSVI, nonostante il parere di Zamboni? Nn avevano trovato l’accordo in precedenza, xk rischiare cn 1 altra sperimentazione in cui AISM vuole dettare legge sui modi?

  • Di (---.---.---.199) 20 aprile 2011 22:27

    Ma che cosa dici? Non sei affatto aggiornato. Hai mai sentito parlare del convegno di metà marzo a Bologna? Bene, durante questo convegno Roversi Monaco e quindi Hilarescere e quindi Zamboni, ha sottolineato l’importanza dello studio FISM per conoscere se ci sia correlazione fra CCSVI E SM.
    Non ci credi? Bene, puoi sentirlo dalla sua bocca.Prof. Roversi Monaco, presidente della Fondazione Hilarescere, durante il convegno di Bologna:

    “ Voi sapete perfettamente qual è l’aspettativa e quanto è stato forte l’impatto , nonostante le difficoltà,per questo metodo di cura per una malattia in precedenza ignota (ccsv ndr)e delle implicazioni che possono esserci per la cura di altre malattie ben più gravi quali la sclerosi multipla . E QUESTO LO SI VEDRA’,IN SEGUITO ANCHE ALLE SPERIMENTAZIONI che vengono fatte.

    Sotto questo profilo TENGO A RICONOSCERE IL RUOLO CHE SVOLGE L’ASSOCIAZIONE AISM E IL PROFESSOR BATTAGLIA IN PARTICOLARE, CHE LA PRESIEDE”. http://www.youtube.com/watch?v=EtxgN_sXV6IDal minuto 4,50.


  • Di (---.---.---.154) 21 aprile 2011 15:25

    UNICA NOTA STONATA ED ANTI_PTA : — “nessuno deve smettere la terapia, aspettando la nostra scoperta“. CIO’ VUOL DIRE, IMPLICITAMENTE, ASPETTATE E DOPO L’ULTERIORE RICERCA, SMETTERETE, A MONTE DELLA PTA, DI DI PRENDERE LE ATTUALI MEDICINE VELENO, CHE OGGI, PER EVITARE COMPLICAZIONI_RICERCA, NON POSSIAMO CONSIGLIARE, ECCETTO IL VOSTRO MEDICO CURANTE Mahh, vero PERCHE’, chi si oppone o consiglia controcorrente, come l’oncologo, COMENCINI, il dottor GIUSEPPE NAPPI, di TRIESTE, .... VIENE FATTO FUORI DALL’ORDINE DEI MEDICI!

    [email protected]

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