"Boyhood" fa innamorare Hollywood.

Boyhood

Un film di Richard Linklater.

Il film "Boyhood" non chiamatelo esperimento perché il regista Richard Linklater potrebbe rimanerci male.
Con molta probabilità "Boyhood" uscirà vittorioso dalla tanto acclamata notte degli Oscar e personalmente faccio fatica ad essere equilibrato nell'esprimere un giudizio sui film di Linklater. In particolare non mi stupisce il fatto che la pellicola sia stata acclamata dalla critica mentre ai box-office abbia avuto un dicreto successo.

L'opera è geniale. Solo a pensare di girare un film in 12 anni con un totale di 39 giorni di ripresa sempre nel periodo estivo (fattore luce), fa di Linklater non più l'eterna promessa che ormai era di opinione comune da parte dei critici. Insomma il resgista texano con la sua ultima opera ha fatto centro.

La storia narra le vicende di una famiglia americana "middle-class" che affronta momenti e percorsi difficili. Il tutto si svolge nei 12 anni di vita dei rispettivi personaggi del film con un focus particolare sul protagonista principale Ellar Coltrane il quale inizia il film che ha 6 anni e lo termina che ne ha 18. Viene raccontata la sua adolescenza fino a quando inizierà il college.

Le parti recitate degli attori sembrano essere cucite sulle loro pelli. Semplicemente perfetti.
Un occhio di riguardo va all'interpretazione di Patricia Arquette. Vera donna, vera mamma, veramente reale. La statuetta sarà sua come migliore attrice non protagonista. Per la regia e miglior film ci sarà da combattere ma non troppo.
Personalmente incrocio le dita. Un film che va visto ASSOLUTAMENTE.