Berlusconi inveisce su Balotelli: "E’ una mela marcia"
Silvio Berlusconi interviene sulla possibilità di vedere Mario Balotelli in maglia rossonera. Il Cavaliere definisce l'attaccante del Manchester City come "una mela marcia che potrebbe infettare lo spogliatoio milanista". Berlusconi sbatte così la porta in faccia a super-Mario, e lo fa nel modo peggiore, denotando scarsa sensibilità nei confronti del giovane calciatore di colore. Eppure da un ex-presidente del Consiglio ci si dovrebbe aspettare un minimo di riflessione in più, prima di etichettare in maniera così sommaria un talento in erba.
Non si può negare che da sempre il carattere esuberante di Balotelli ha rappresentato il suo limite più evidente, un po' come fu per Antonio Cassano, il suo futuro calcistico sembrerebbe già segnato dall’incapacità di autocontrollarsi. Tuttavia prima di definire "mela marcia" il giovane centravanti della nazionale italiana (tra l’altro tifoso del Milan) bisognerebbe interrogarsi sull’eventualità di utilizzare termini meno cruenti, maggiore diplomazia insomma; Gianni Agnelli docet.
Verrebbe da chiedersi: se un giorno Balotelli riuscisse a raggiungere la maturità psicologica, e si tramutasse in un vero campione completo, il Cavaliere cambierebbe repentinamente idea? Come fatto diverse volte in politica con la Lega Nord; spesso disprezzata, ma sempre riabilitata come alleata del Pdl. Seguendo l’incoerente logica berlusconiana, credo che non ci sarebbe da stupirsi più di tanto, se a breve il Cavaliere si scoprisse fan sfegatato dell'ex-giocatore nerazzurro; inoltre chi disprezza, talvolta compra.
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