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Berlusconi dal G8: assalto alla Giustizia "patologia della democrazia"

Dal G8, Silvio Berlusconi prima infierisce sui quotidiani italiani colpevoli, a suo dire, di aver speculato su una sua ennesima invettiva nei confronti delle fantomatiche "toghe rosse"; questo avveniva durante un piagnisteo a carico del presidente Usa, Barack Obama. Poi come un vecchio trentatre giri ingrippato, ripete ancora una volta lo stesso concetto definendo la Giustizia come "patologia della democrazia"; questa volta lo afferma davanti al resto del mondo.

Il Presidente del Consiglio appariva provato, come fosse davvero convinto di essere vittima di una congiura progettata da stampa nazionale, magistratura e opposizione. Silvio Berlusconi ha così lanciato il suo ultimo show elettorale in vista dei ballottaggi, perché di questo si tratta, e ha utilizzato il G8 in Francia come palcoscenico per l'esibizione. Il premier alle strette, ha così fatto ricorso ad una potente arma mediatica, nel disperato tentativo di recuperare consensi: dai risultati definitivi delle elezioni amministrative potrebbe dipendere il destino dell'attuale governo.

Invece di affrontare immediatamente temi improrogabili come la guerra in Libia o la crisi economica, il Cavaliere ha preferito concentrare l'attenzione sulle sue questioni personali, ponendo in secondo piano la politica internazionale. Una magra figura, che denota una debolezza istituzionale ormai palese, inoltre appare come una forma di ammissione di un'ormai manifesta incapacità a gestire il nostro Paese.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.34) 28 maggio 2011 18:01

    Capolinea >

    Scendendo in campo (1994) Berlusconi confidava che se non andava in politica lo mandavano in galera e lo facevano fallire.

    Dopo 17 anni per Bossi il Cavaliere è “un po’ bauscione”, bisognoso di riposo e “scombussolato” da Sarkozy.
    Con Berlusconi capolista il Pdl milanese ha appena perso 24mila voti rispetto all’ex Forza Italia ed i suoi consensi si sono dimezzati.
    Come mai? Una scheda elettorale, spiega a Porta a Porta, dove “era difficile” trovare il simbolo del Pdl e degli elettori che “hanno creduto” di dargli la preferenza “facendo la croce” sul simbolo con il suo nome.
    Di tutta l’intervista i media registrano il “sono senza cervello” (chi vota opposizione), il suo “grande sacrificio” di fare il Premier e le espressioni di malcelato imbarazzo e di disagio di Vespa e dei giornalisti.

    Passano 24 ore. Al G8 il Cavaliere viene colto nel tentativo di “agganciare” Obama per fargli sapere che da noi c’è “quasi una dittatura dei giudici di sinistra”.
    Con il prossimo settembre Berlusconi avrà l’età in cui non rischia più il carcere. Potrà scontare un’eventuale pena nelle sue prestigiose Ville.

    Chi ha ancora la testa la usi. La storia insegna che la Febbre del tribuno non conosce limite fino a …

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