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 Home page > Tribuna Libera > Beppe Grillo è ancora il futuro del M5S?

Beppe Grillo è ancora il futuro del M5S?

Ammesso e non concesso che ne esprima ancora il presente?

Star dietro a tutte le sortite di Beppe Grillo è impresa ardua se non impossibile. Lui si lamenta di una sorta di boicottaggio da parte dei media, ovviamente tutti strumentalizzati dal sistema partitico; la realtà è che non esiste notiziario o trasmissione di approfondimento politico in cui la sua faccia non compaia, corredata di smorfie e di tutto l'armamentario immaginifico di cui è capace, a gridarci l'apocalisse.

La rappresentazione ha uno schema fisso, lui fonte di verità assoluta, gli altri tutti mentitori spudorati che succhiano linfa vitale a danno del popolo. Non si salva nessuno, neppure quelli che in qualche misura erano entrati nell'olimpo del suo blog, vedi Romano Prodi, Milena Gabanelli e da ultimo Stefano Rodotà. Per ciascuno viene confezionato un giudizio che, a seconda se i giorni sono pari oppure dispari, può cambiare radicalmente, passando dalla lusinga al dileggio con una facilità disarmante.

Tutti e tre erano emersi dalle quirinarie svolte sul suo blog, tempio del M5S e sede organica del partito, quindi tutti e tre erano papabili come Presidenti della Repubblica. Prodi è stata più che altro una candidatura congegnata per rompere il PD, si è poi visto infatti come è finita con la famosa "carica dei 101" con la quale il PD stesso ha silurato uno dei padri fondatori.

Prodi: Ad Aprile, a Manzano, Grillo aveva dichiarato che mai avrebbe sostenuto e votato una candidatura di Romano Prodi, poi deve aver annusato l'aria che tirava attorno a Pierluigi Bersani e ha cambiato idea. A proposito della candidatura di Prodi, il Fatto Quotidiano, notoriamente vicino e intimamente legato al M5S, riporta una dichiarazione di Luigi Bisignani, novella gola profonda, in una intervista esclusiva rilasciata su La7 a Gianluigi Nuzzi, su presunte pressioni su Grillo da parte USA per non far eleggere Romano Prodi. Anche la comparsa improvvisa sulla scena politica e mediatica di questa "gola profonda", faccendiere con trascorsi inquietanti coinvolto in varie inchieste con seguiti giudiziari e ritenuto molto vicino a Silvio Berlusconi, non contribuisce certo a schiarire il quadro politico.

Gabanelli: Dopo la puntata di Report che ha sollevato dubbi sulla trasparenza della gestione dei fondi che confluiscono nel blog-partito, Grillo l'ha scomunicata declassandola al ruolo di giornalista faziosa con una dichiarazione lapidaria "fa il suo lavoro ma su di noi solo fregnacce". E certo, finché la famosa giornalista sverniciava gli altri, psiconano in testa, era come la Madonna, se però tocchi lui allora arriva puntuale la scomunica.

Per inciso la riposta di Grillo alle "insinuazioni" della Gabanelli non è stata proprio un capolavoro di chiarezza. Ha dichiarato che lui con il M5S ci rimette soltanto soldi, ovviamente senza documentare nulla a sostegno. Insomma fine della luna di miele.

Stefano Rodotà: Dopo le carezze, siccome l'illustre giurista si era permesso di criticare la linea difensiva di Grillo dopo il flop delle amministrative con la quale il comico incolpava gli italiani di essere dei meschini privi di principi etici sostenendo che quella non poteva essere una analisi giustificativa accettabile, puntuale è arrivato lo schiaffo. "Rodotà? Un ottuagenario miracolato dal web e scongelato". Poi, in un eccesso autoreferenziale ha chiesto perché Rodotà si è permesso di rilasciare la dichiarazione senza prima averlo chiamato al telefono. Insomma, la matricoletta rincoglionita ottantenne doveva prima passare al vaglio di sua maestà il comico di lungo corso. Siamo al delirio.

Naturalmente le vittime di questo arrogante signore la cui consistenza intellettuale e culturale presenta gap preoccupanti e che varia le sue peculiarità in una sorta di anisotropia politica lontana dalla coerenza anni luce, non sono soltanto loro. I suoi strali sono già piovuti sui suoi parlamentari filopensanti invitati ad allinearsi al verbo o a smammare, sugli elettori che lo avevano votato alle politiche e che però si erano "sbagliati", anch'essi invitati a cambiare cavallo (detto e fatto nelle amministrative salvo poi schiumare di rabbia), i cittadini elettori divisi in due classi A e B in una sorta di girone dei vizi e delle virtù secondo criteri che superano il ridicolo. Poi, ovviamente, la partitocrazia, le istituzioni, la società etc. dove, per la verità, trova facili e condivisibili argomentazioni arrichendole di spunti comico satirici che hanno una presa indiscutibile sul pubblico. Bisogna osservare, a questo proposito, che nella fase iniziale di spinta politica Grillo raccoglieva piazze di gente più interessata alle sue denunce antisistema che al folclore. Successivamente siamo passati a piazze di gente più interessata alle sue performance gratuite in qualità di comico brillante che non ai contenuti politici, infine e da ultimo siamo passati a piazze progressivamente sempre meno affollate, per non dire semideserte, perché la gente si è stufata dei suoi proclami al grido del "vaffa...". A "vaffa..." alla fine ci hanno mandato lui. Gli son rimasti i centurioni tipo quello che su questo sito ha argomentato, a commento di un articolo critico su Grillo, che il buon Beppe non è uno che divide e non è uno che istiga, ma è uno che "raccoglie" la protesta come un'aspirapolvere, diventandone lui stesso la sintesi perfetta. Stessa teoria del suo guru che ha dichiarato che senza di lui scoppierebbe la guerra civile, altra occasione persa per fare un fioretto alla modestia.

In sostanza il popolo ha preso le misure di questo "arruffapopolo" urlante ed inconcludente che si è montato la testa ritenendo di diventare, come lui stesso ha dichiarato, "l'ultimo Higlander", ovvero l'ultimo immortale (in senso politico) che dopo aver fottuto il PD succhiandone l'anima e quindi tutta l'energia avrebbe poi affrontato e sconfitto, in un epico scontro tra titani, anche Silvio Berlusconi, così rimanendo lui solo, con un ipotetico consenso del 100%, sulla scena politica italiana. Verrebbe da qualificarla come incipiente demenza senile se non fosse che Beppe Grillo è un mio coetaneo e che quindi questa definizione mi si ritorcerebbe contro. La cosa oltretutto curiosa è che Grillo ha accusato il PD di manovrare subdolamente per dividere il M5S, proprio lui che ha fatto di tutto per scassare il PD e per cercare di assorbine gli elettori, dal momento che suonare il piffero a raccolta dei pidiellini appare impresa molto ma molto meno agevole.

Certo è difficile scindere i contenuti o la strategia dal contesto comico farsesco, e non è quindi certamente corretto proporre un'analisi letterale puntuale delle affermazioni di questo poliedrico ed esuberante signore... Ma allora dov'è che inizia la farsa e dove il contenuto serio? Come si fa a distinguerli? Possiamo tracciare una linea di demarcazione? Io non mi sento in grado di farlo perché lo sfascismo è sicuramente facile, come sparare sulla Croce Rossa, ma la proposta politica, la visione della società, il modello di sviluppo etc. dove sono? È sufficiente dire che si vuole una società più giusta, nessun disoccupato, pensioni più congrue, il reddito di cittadinanza, l'energia pulita e via di questo passo, in una sorta di elenco dei desideri, senza tuttavia entrare nel merito dei provvedimenti che si intendono adottare e che però non siano pure e semplici enunciazioni demagogiche, spesso contradittorie e confuse? Può un popolo seguire "sulla fiducia" questo signore dalle convinzioni altalenanti dopo un ventennio gettato alle ortiche inseguendo le chimere di Silvio Berlusconi?

Adesso il M5S che aveva aperto uno spiraglio, una speranza di cambiamento della politica e delle istituzioni, dopo le incongruenti vicende che si sono succedute in questi due mesi, si è ricristalizzato sulla sua percentuale che raccoglie la gran parte del movimentismo antisistema che prima delle politiche si esprimeva nelle strade, ovvero quel 12-15% che rappresenta la sua soglia "partito" critica. Oltre sarà arduo rivederlo perché difficilmente chi lo ha votato gli darà una seconda possibilità dopo aver visto bruciata la sua speranza, soprattutto dopo le ultime performance verbali stralunate di Beppe Grillo. Rimane aperto un corridoio stretto che potrà essere percorso qualora il Governo Letta, quello dell'"inciucio immondo", dovesse miseramente fallire su tutto il fronte. Ma sia Letta che Berlusconi hanno ormai percepito il rischio e quindi, contrariamente a quanto si pensava, salvo eventi cruenti di origine giudiziaria che potrebbero far perdere la tramontana a Silvio, ben si guarderanno dal portare l'azione di governo al saldo zero.

Prendo proprio spunto dall'ultima decisione assunta dal governo Letta nel ddl di abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti (da passare poi al vaglio e alla ratifica del Parlamento) che prevede la rimodulazione a scalare con cessazione nell'arco di un triennio del finanziamento, fissando inoltre i nuovi parametri e requisiti di accesso nel corso dei tre anni.

Certo non è il massimo, ma era pensabile che istituzioni strutturate sul teritorio come gli attuali partiti potessero rinunciare d'emblée al finanziamento pubblico? Certamente no: ormai il cancro c'è e va estirpato ma certamente senza uccidere il paziente. Grillo ovviamente ha tuonato contro il provvedimento gridando alla farsa, al complotto partitocratico per uscire dalla porta e rientrare dalla finestra. "Se volevano farlo, ha dichiarato, dovevano fare come noi che ci abbiamo subito rinunciato". Ovviamente si è ben guardato dal dire che i partiti come il PD e il Pdl sono strutture che necessitano di risorse per mantenere le proprie organizzazioni sul territorio che dovranno ovviamente modificare le loro modalità organizzative con radicali ridimensionamenti, dato che è impensabile poter fare come il M5S che vive su un blog a costo zero. Insomma, è facile fare i virtuosi quando si incassa ma non si spende. Vedremo quando a breve dovrà darsi una veste giuridica di partito e quindi dotarsi necessariamente di una struttura organizzativa se il M5S sarà coerente con le sue affermazioni.

Appunto... Vedremo.

 

 

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.12) 13 giugno 2013 12:21

    Dio ce ne salvi da quel’ uomo e dalle sue esternazioni che una volta facevano pure ridere

    ora solo a guardarlo ti vien voglia di piangere ! Se poi pensiamo ai soldi che ha , che nuovo 
    intendeva proporre ? Una delusione totale , impreparato , supponente , prepotente e orientato
    a cavalcare i malcontenti delle persone come in un perverso gioco al disfattismo.Forse in questo
    momento fa veramente da ridere , basti a pensare che nel suo amato web lo hanno ribatezzato Grullo , a lui che si diverte a spregiare e soprannominare in modo maligno tutti e tutto . L sua è un evidente resa , se c’è uno che deve arrendersi e farsi da parte è proprio lui ed il suo fuoco di paglia tossica.

    Maurizio

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.60) 11 giugno 2013 15:32

    Grillo gioca per sé.


    Sa perfettamente che internet vince il troll, quello che urla di più ed è politicamente scorretto.

    E sa benissimo che in internet la popolarità è completamente scollegata dal seguito reale: puoi diventare un guru, attirare attenzione mediatica, anche se nel tuo blog scrivono in 4000. E con quei 4000, cui dai la sensazione di parlare in nome di milioni di persone, costruisci un’oligarchia in cui in pochi decidono perché parlano a nome di milioni di persone.

    Una specie di democrazia rappresentativa, insomma, in cui gli elettori invece di avere i propri rappresentanti in parlamento li hanno nel blog di Beppe Grillo. Anche questi scelti in realtà dal capo-movimento, con sapiente opera di filtro pari a quello dei piazzamenti nelle liste: basta permettere ai soli allineati di commentare per dar loro visibilità e seguito. Tanto da piazzarli addirittura in parlamento, facendoli scegliere dai commentatori, in una scelta che libera non è, perché si può scegliere solo tra i fedelissimi.

    Ovvio che dica che il Parlamento non è più rappresentativo dei cittadini: c’è il suo blog apposta per avere rappresentanza!

    Ma a Grillo interessa davvero vincere le elezioni oppure non farsi sfilare il ruolo di guru di un blog con poche decine di migliaia di visite? Cercasi Gesù versione2.0

    Grillo gioca col narcisismo dei suoi fedeli, assolvendoli e rassicurandoli della loro bontà: il mondo è cattivo, è colpa degli altri, fortuna che ci sono loro.

    Per lui sicuramente.



    • Di paolo (---.---.---.205) 11 giugno 2013 17:44

      Assolutamente d’accordo con te . Quando prima delle elezioni amministrative mi ero permesso di scrivere che se falliva l’accordo col PD sui punti fondamentali e quindi se Grillo "salvava" Silvio Berlusconi ,sarebbe piovuta merda a dirotto sul M5S ,mi hanno scherzato . Evidentemente si sentivano in una botte di ferro , mostrando anche limiti culturali stupefacenti.

      Ma hai perfettamente ragione , a Grillo (Casaleggio) non importa un fico di salvare la baracca ,a loro interessa alimentare il sogno della "democrazia liquida " ,peraltro assolutamente eterodiretta .
      Perché se ciò non fosse ,ovvero se Grillo avesse avuto veramente buone intenzioni ,ci troviamo di fronte ad uno degli errori strategici più catastrofici mai visti . Era nella condizione , forse unica ed irripetibile , di ammazzare il lupo cattivo e di "educare " il maialino a comportarsi bene , ma ha scelto una strada diversa .
      grazie e ciao.

  • Di (---.---.---.109) 11 giugno 2013 20:43

    Come al solito (succede da due mesi in Italia)..... si getta fango e altro sul movimento 5 stelle. Perchè non avete fatto questi commenti su dei partiti che per oltre 20 anni hanno deciso sulle sorti di un’intera nazione portandola alla rovina? Siete convinti che il PDmenoL voleva fare delle leggi contro zio silvio? siete convinti che sarebbero passate delle proposte parlamentari volute dal M5S? beh che dire, ci sono altre 1000 ragioni per dire il contrario di quello che dite voi.... ma ovviamente siamo in questa italietta felici di fare le pecore e felici di accontentarci del tozzo di pane scartato dal potente di turno e datoci in pasto con tanta benevolenza.... auguri italiani.... godetevi i frutti di questa politica tanto bramata......

    • Di (---.---.---.138) 11 giugno 2013 23:18

      Blablablablablablablabla


      Ma siete fatti in serie voi grillini, dite sempre le stesse cose? Chi ti dice che non si siano stati fatti questi commenti anche per i partiti che per oltre 20 anni hanno deciso le sorti di un’intera nazione (con il tuo voto)? Chi ti dice che stai parlando con dei loro elettori?

      Mi rendo conto che tu la passione politica l’hai scoperta con Grillo, perché prima chissà il tuo spirito critico in quale letargo era caduto. Poi un giorno il Vate ha parlato e tu hai scoperto che l’Italia è stata governata da malfattori e che sei lindo e pinto, tu non c’entri. Perché te lo dice il Vate che non è colpa tua, è colpa degli altri. Voi siete il bene, gli altri il male.

      Tra qualche mese, se va bene, ti renderai conto che parli come un berluscones. Alla stessa maniera inventi di sana pianta il tuo interlocutore attribuendogli intenzioni e pensieri di comodo che ti permettano di ripetere la solita cantilena. Alla stessa maniera difendi a spada tratta il tuo idolo, senza il minimo spirito critico. Alla stessa maniera non ascolti, perché gli altri parlano in cattiva fede, gettano fango.

      Arrivi qui e punti il dito, tronfio nell’illusione della tua pulizia morale. Ma chi ti credi di essere? Sei solo un clone convinto di avere un’individualità e fiero di ripetere a cantilena la stessa solfa stabilita dall’alto. Che barba, che noia.
    • Di (---.---.---.138) 11 giugno 2013 23:21

      E ricorda: quel pane lo mangi anche tu, lo hai sempre mangiato e continui a mangiarci, salvo sputare nel piattino in cui hai intinto la mollica.


      Se hai i soldi per accedere e perdere tempo a commentare da un sito all’altro, non fai di certo parte delle categorie che stanno pagando lo sfascio italico. Sei un privilegiato come tutti gli altri.
  • Di (---.---.---.12) 13 giugno 2013 12:21

    Dio ce ne salvi da quel’ uomo e dalle sue esternazioni che una volta facevano pure ridere

    ora solo a guardarlo ti vien voglia di piangere ! Se poi pensiamo ai soldi che ha , che nuovo 
    intendeva proporre ? Una delusione totale , impreparato , supponente , prepotente e orientato
    a cavalcare i malcontenti delle persone come in un perverso gioco al disfattismo.Forse in questo
    momento fa veramente da ridere , basti a pensare che nel suo amato web lo hanno ribatezzato Grullo , a lui che si diverte a spregiare e soprannominare in modo maligno tutti e tutto . L sua è un evidente resa , se c’è uno che deve arrendersi e farsi da parte è proprio lui ed il suo fuoco di paglia tossica.

    Maurizio
  • Di (---.---.---.156) 17 giugno 2013 02:24

    BASTA SOLO DIRE CHE IL PD HA ESCLUSO DIPIETRO... AVEVANO PAURA DI NON POTERE CONTINUARE A RUBARE

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