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 Home page > Attualità > Politica > Ballarò: Gelmini risponde a tutto... grazie al suggeritore

Ballarò: Gelmini risponde a tutto... grazie al suggeritore

Diciamoci la verità, ieri sera, quando il Ministro Gelmini ha prontamente risposto alla domanda di Maurizio Crozza - "Chi è il Premier norvegese?" ... "Stoltenberg!" - abbiamo tirato un grosso sospiro di sollievo. Incredibile, la sa!, ci siamo detti.

 

Silenzio in sala, ospiti esterrefatti, Crozza con gli occhi sbarrati. E già questa è una notizia. Sorprendersi per una cosa del genere, la dice abbastanza lunga sulla credibilità di questa classe dirigente. Assaliti da un mix di stupore e sospetto, siamo passati oltre. La sa. Oh, se la sa, la sa. Ecco, mi sa che non la sa. Ho appena letto sul blog "Indiscreto" che le cose sarebbero andate diversamente.

Quel che solo gli ospiti in studio hanno potuto constatare e oggi raccontare è che a suggerire al volo il nome è stato, alle sue spalle, il nuovo portavoce. E non a caso, essendo un esperto di politica estera di lungo corso. Si tratta di Antonio Bettanini, 65 anni, ex portavoce di Claudio Martelli e fino a pochi giorni fa consigliere del ministro degli Esteri Frattini. Ha preso giorni fa il posto di Massimo Zennaro dimessosi dopo il “caso neutrini”.

Incuriosito, mi sono andato a rivedere gli interventi del Ministro Gelmini, e ho notato che il "suggeritore" alle sue spalle non viene quasi mai inquadrato. Anche perché, furbamente, si è collocato sì alle spalle della Gelmini, ma nella poltrona sulla destra, quella protetta dallo sguardo delle telecamere. Nei primi piani del Ministro, lui non compare mai. Bisogna quindi andare a pescarlo in altre inquadrature, dall'alto, nelle panoramiche, eccetera eccetera. E, sorpresa, lo si vede sempre proteso in avanti, verso la Gelmini. E' proteso in avanti durante l'intervento di Crozza, in apertura di programma, è proteso in avanti durante gli scontri con Fini e Vendola. Lui è sempre proteso in avanti, l'unico della fila. E non mi sembra una posizione comodissima. Certo, per avere la certezza della soffiatona norvegese ci vorrebbe il video, oppure un sonoro, ma visti i precedenti, e le prove riportate in questo post, potremmo andare a naso. Sulla fiducia. Non la sapeva.


Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pratz71 (---.---.---.184) 26 ottobre 2011 18:48
    pratz71

    Un Governo presieduto da un Premier che è convinto che l’energia atomica è data dalla scissione cellulare, può mai sfornare un Ministro con due neuroni comunicanti ? Nel cervello della Gelmini c’è il nulla. Questa persona qui (quella dei neutrini) è una somara con le orecchie pelose che ha solamente il "MERITO" di aver affondato ancor più l’unica risorsa utile per salvarci dal disastro economico. La sQuola, ops.....scusate ma mi ha suggerito la Gelmini, è ridotta ai minimi termini grazie a questa somara con gli occhiali che si ringalluzzisce quando l’altro somaro dalle orecchie pelose (Mr. B.) le dice: "Sei bella".........mha.......

  • Di (---.---.---.206) 26 ottobre 2011 19:41

    non ti meraviglire se tra depravati si apprezzano, il guaio è che, purtroppo, la società italiana, cresciuta all’ombra dei media monnezza, sono impregnati proprio di monnezza nel cervello; insomma, a questi due, aggiungi i bossi, i la russa, gli scilipoti etc., e poi si capisce perchè ci deridono tutti nel resto del pianeta. 

  • Di pv21 (---.---.---.231) 30 ottobre 2011 19:27

    Forced Premier >

    Berlusconi ripete di essere stato “costretto” all’intervento in Libia da Obama, da Napolitano e dal Parlamento.
    A luglio gli impegni assunti con la UE l’hanno “costretto” a varare una manovra da 70 mld per pareggiare il bilancio nel 2014. Poi la Bce, la Francia e la Germania l’hanno “costretto” a trovare altri 60 mld per anticipare il pareggio al 2013.
    Lui ha fatto solo “ciò che doveva”.

    Il 18 ottobre affermava che per il dl sviluppo “non c’è nessuna fretta”.
    Appena 5 giorni dopo i vertici UE l’hanno “costretto” a formalizzare in 48 ore l’impegno sulle riforme per la crescita “garantite” a Barroso e Van Rompuy il 13 settembre.
    Recapitata la lettera d’intenti Berlusconi è ora “costretto” a dettagliare “urgentemente” contenuti e calendario delle riforme prospettate.
    Sarà così “costretto” a restare a Palazzo Chigi con “gran sacrificio” affinché il paese diventi “più forte e più libero”.
    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce remore fino a …

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