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 Home page > Tribuna Libera > Atene va a rotoli e l’Europa è nel caos

Atene va a rotoli e l’Europa è nel caos

La colpa è dei greci? Beh, la colpa, com'è noto, morì fanciulla. Atene ha fame e contro la forza della fame "la ragion non vale"

Ragioni e colpe contano poco, Atene ha fame e contro la foza della fame la "la ragion non vale".

Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha precisato che ad Atene non saranno concessi prestiti-ponte. Giusto. Toni intransigenti provengono anche dalla Germania e con riferimento alla cooperazione di Atene con la troika composta dall'UE, dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario internazionale. Giustissimo.

Senz'altro le autorità monetarie dell'Europa hanno tutte le ragioni del mondo. Ma serve a qualcosa? Dalle mie parti si dice che la ragione è dei bischeri, il fatto è che i greci non hanno soldi e senza soldi non si canta nemmeno la messa, figuriamoci se si può cavare sangue da una rapa o ripagare un debito se non si ha un'euro per fare la spesa di tutti i giorni.

Poco importa di chi sia la responsabilità del debito, poco importa quali siano le regole della Troika, poco importa disquisire su ciò che è giusto se ci siano responsabilità da parte del popolo greco o se il popolo sia una vittima. 

I greci sono responsabili, con l'entrata nell'euro si sono illusi di potersi permettere un livello di spesa superiore alle loro possibilità, non ci sono dubbi. E allora? Li facciamo morire tutti?

Il morto è sulla bara, Atene è allo stremo, la gente è alla fame, piuttosto che subire i greci faranno saltare tutto. Che sia giusto o sbagliato ha poca importanza, non credo che i greci siano disposti a schiattare per salvare l'euro.

Tutti sanno che la bancarotta della Grecia sarebbe un autogol continentale e quasi tutti si rendono conto che la medicina della Troika è avvelenata (nel 2009-2014 la disoccupazione è salita dal 16 a 25% e il debito dal 125 a 175,5% del Pil, che a sua volta è crollato del 25%).

Agli occhi di Bruxelles, se Tsipras vincesse la partita, dettando le condizioni all’Ue, si creerebbe un precedente che Italia, Spagna e Portogallo non tarderebbero a far valere.

D’altra parte se l'Europa abbandona la Grecia al suo destino si spezza l'unità Europea, e non è escluso che Atene scivoli nell'orbita della Russia. Dopo l’ultimatum ricevuto dalla Bce, e la bocciatura dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, il premier greco Alexis Tsipras ha avuto una lunga telefonata con Valdimir Putin. Nel corso della telefonata Tsipras e Putin hanno concordato sull'opportunità di rilanciare i rapporti tra Grecia e Russia, soprattutto sul fronte dell'energia e dell'economia.

Il Wall Street Journal, riecheggiando un tema già sollevato nei giorni scorsi da molti analisti americani, ha lanciato l'allarme: Grecia e Russia non sono così distanti né dal punto di vista culturale né dal punto di vista degli interessi. Le difficoltà economiche della Grecia, la necessità di Putin di trovare una “sponda” contro l’Europa per la questione Ucraina, le affinità tra la cultura Greco-Ortodossa e Russia Ortodossa possono favorire un’allontanamento della Grecia dall’Europa e dall’Euro.

Sono in gioco 70 anni di costruzione di una comunità europeo-occidentale che Washington vede sempre in funzione di contenimento dell'espansionismo russo.

Dagli USA, e da numerosi economisti, compreso Paul Krugman, continuano gli appelli al "perdono dei debiti” della Grecia, lo stesso “perdono” che fu praticato in passato dall’ America alla Germania, sconfitta nella seconda guerra mondiale.

 

Foto: S.Kohlmann/Flickr

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.104) 9 febbraio 2015 11:56

    Sono pienamente d’accordo con l’ex-FED Greenspan. Considerando il livello di indebitamento ed il livello dell’economia greca, l’uscita dall’euro è inevitabile e cercare di salvarla ora significa solo buttare via dei soldi che invece potrebbero servire a rivitalizzare le economie di altri Paesi europei.

  • Di (---.---.---.4) 9 febbraio 2015 15:58

    mi vergogno di avere questo presidente del consiglio . Magari sprofonda. Mi vergogno di essere italiana. Mi vergogno di essere in europa. Quel che interessa a questi delinquenti e solo la ricchezza. Hanno distrutto i popoli e la loro dignita’. Prego che tutto questo castello vada in frantumi e li maledico fino alla morte.

  • Di (---.---.---.55) 9 febbraio 2015 18:47

    Consiglio vivamente questa lettura: http://www.libero-pensiero.net/qual...

  • Di (---.---.---.58) 9 febbraio 2015 22:18

    da rino olivotti
    alla commentarice anonima (-------4) rispondo che serve a poco perdere i nervi e maledire tutti. Ma soprattutto serve a poco vergognarsi di essere Italiani od Europei.

    Sarebbe come vergognarsi di esser nati, è una completa mancanza di buon senso.
    La smetta di vergognarsi e pubblichi qui o dove vuole la Sua non rassegnata rabbia verso il Potere e chi lo rappresenta. Partecipi ad un movimento politico ed esprima la Sua opinione senza vergogna. Ma, sia detto francamente, non si vergogni a firmarsi.
    Questo è davvero il sistema migliore per sciogliere un sistema che è senza dubbio vergognoso, impopolare ed ingiusto, questp sì vergognosamente ingiusto verso le classi meno abbienti.
    Ma trovi i coraggio di firmarsi. Tutti i lettori apprezzeranno il Suo gesto.
    Altrimenti resterà nel branco, ragliando, ma nel branco.
     

  • Di (---.---.---.58) 9 febbraio 2015 22:22

    alla Direzione
     nella battitura mi scappano errori : sarebbe opportuno poter correggere il testo prima di inviarlo. Farlo leggere prima ma poi non permettere le correzioni è semplicemente idiota.
    rino olivotti

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